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Senato della Repubblica
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GERARDI Bonaventura

  







   Indice dell'Attività Parlamentare   


.:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:12/27/1826
Luogo di nascita:LIMONE S.GIOVANNI (Brescia) - oggi LIMONE SUL GARDA (Brescia)
Data del decesso:19/03/1898
Luogo di decesso:TREMOSINE (Brescia)
Padre:Giovanni
Madre:CARETTONI Domenica
Nobile al momento della nomina:No
Nobile ereditarioNo
Coniuge:BRIARAVA Sofia
Fratelli:Luigi, che sposò Palmira LAMPERTI
Margherita coniugata CANTONI
Amalia Orsolina, che sposò Luigi PREALTA
Orsola Maria, che sposò Giuseppe PEREGO
Enrico Bortolomeo
Maria Teresa, che sposò Lorenzo BARETTO
Adelaide Teresa Oliva (morta infante)
Adelaide Teresa, che sposò Giuseppe CASARI
Matilde, che sposò Paolo NAVA
Titoli di studio:Laurea in giurisprudenza
Professione:Avvocato
Altre professioni:Notaio
Cariche politico - amministrative:Vicepresidente del Consiglio provinciale di Brescia (8 agosto 1881-1889)
Cariche amministrative:Consigliere comunale di Brescia (24 luglio 1862)
Assessore comunale di Brescia (31 gennaio 1867)
Consigliere provinciale di Brescia (1860-19 marzo 1898)
Cariche e titoli: Segretario della Camera di commercio di Brescia (2 novembre 1851)
Segretario della Società di navigazione a vapore sul lago di Garda di Brescia (6 maggio 1860)
Commissario della Camera di commercio di Brescia (11 novembre 1864)
Membro supplente della Camera di commercio di Brescia (23 gennaio 1867)
Presidente della Commissione degli orfanotrofi e pie case di lavoro di Brescia (19 giugno 1877)
Segretario generale del Ministero delle finanze (17 aprile 1887-29 febbraio 1888)

.:: Nomina a senatore ::.

Nomina:10/27/1890
Categoria:03 I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio
Relatore:Salvatore Majorana Calatabiano
Convalida:13/12/1890
Giuramento:13/04/1891
.:: Onorificenze ::.

Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 23 gennaio 1867
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 15 gennaio 1888
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia giugno 1887

.:: Camera dei deputati ::.

Legislatura
Collegio
Data elezione
Gruppo
Annotazioni
XIII
Brescia
5-11-1876*
Sinistra
Ballottaggio il 12 novembre 1876
XIV
Brescia
16-5-1880**
Sinistra
Ballottaggio il 23 maggio 1880
XV
Brescia
29-10-1882***
Sinistra
Ballottaggio il 5 novembre 1882
XVI
Brescia
23-5-1886****
Sinistra
Ballottaggio il 30 maggio 1886. Cessazione per nomina a segretario generale del Ministero delle finanze. Rieletto l'8 maggio 1887


.:: Governo ::.

Governo:Sottosegretario di Stato al Ministero delle finanze (1° marzo-19 luglio 1888)
Sottosegretario di Stato al Ministero del tesoro (ad interim) (1° marzo-19 luglio 1888)

.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazioni
    Tancredi Canonico, Vicepresidente

    PRESIDENTE. [...]
    Signori Senatori. Nel breve intervallo corso dall’ultima nostra adunanza, tre colleghi ci furono dalla morte rapiti.
    [...]
    Il 19 marzo corrente moriva in Limone San Giovanni (provincia di Brescia), ove era nato il 27 dicembre 1826, il senatore Bonaventura Gerardi. Laureatosi in giurisprudenza, si diede all'esercizio del notariato, professione che esercitò sempre con grande valore e probità esemplare.
    Patriota sincero ed ardente, cooperò all'indipendenza ed alla libertà del nostro paese.
    Deputato di Brescia per ben quattro legislature (dal 1876 al 1890), prese parte attiva nelle discussioni relative a materie di agricoltura e più ancora in quelle di finanze; nelle quali, specialmente quando si trattò della perequazione fondiaria, pronunziò discorsi ascoltatissimi, che rivelarono in lui una grande competenza in siffatte questioni e gli acquistarono nella Camera un'autorità incontestata.
    Con regio decreto del 17 aprile 1887 fu nominato segretario generale (come allora si diceva) al Ministero delle finanze ed interim del Tesoro, ufficio da cui si dimise il 19 luglio 1888.
    Il 27 ottobre 1890 fu fatto senatore.
    Le sue occupazioni e lo stato della sua salute non gli permisero di spiegare nella Camera vitalizia quell'attività che aveva mostrato sì vigorosa ed efficace nella Camera elettiva. Ma la sua nobile figura di cittadino intemerato, dotto ed operoso, rimase sempre come un centro simpatico di attrazione morale che gli acquistava la reverenza e l'affetto di quanti lo conoscevano.
    Egli era nel picciol numero di coloro che si studiano di essere, non di parere: di fare del bene più che di parlarne: di non agire per agire, ma gi agire soltanto allorché lo reputano doveroso ed utile.
    È quindi uno schietto sentimento di affettuoso compianto ch'io esprimo a nome del Senato per la morte del senatore Gerardi.(Benissimo)
    GRIFFINI. Domando la parola.
    PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
    GRIFFINI. Come amico personale ed anche politico del senatore Gerardi, come appartenente al medesimo gruppo di provincie, come legale, senza adesso misurare la distanza che può esservi stata su questo rapporto tra me e lui, e come amante di cose agrarie, nelle quali il senatore che noi perdemmo era versatissimo, quale si è addimostrato nei lavori del Senato, io esprimo il mio rammarico per la perdita che il Senato ha fatto, perdita che certamente sarà riconosciuta grave, malgrado che il Gerardi non abbia, come è stato detto opportunamente nella commemorazione fatta dall’onorevolissimo Presidente, non abbia avuto agio di spiegare le sue alte doti in questo Consesso come le aveva spiegate antecedentemente.
    Io concludo pregando il Senato, non solo ad associarsi alla commemorazione che ha fatto l’onorevole nostro Presidente, ma ben anche a voler inviare le sue condoglianze alla vedova, la quale è stata privata di un uomo di grande valore per il proprio paese e altamente affezionato alla sua famiglia.
    PRESIDENTE. Come il Senato ha udito, il signor senatore Griffini ha proposto che s’inviino alla vedova del senatore Gerardi le condoglianze del Senato.
    Chi intende approvare questa proposta è pregato di alzarsi.
    (Approvata).
    DI SAN MARZANO, ministro della guerra. Domando la parola.
    PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
    DI SAN MARZANO, ministro della guerra. A nome del Governo aggiungo che esso sente vivamente la perdita dei senatori stati testé commemorati dal nostro presidente, e la sente vivamente per le esimie qualità dei defunti, quali oltre alle qualità pregevoli individuali, hanno reso servizi eminenti al paese in funzioni governative ed in missioni, nelle quali lasciarono larga traccia dell'opera loro. (Bene).

    Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 23 marzo 1898.


Attività 1096_Gerardi_IndiciAP.pdf