Atti Parlamentari - Commemorazione
Luigi Federzoni, Presidente
Prima di riprendere le nostre discussioni, rivolgiamo il pensiero ai compianti colleghi, che insieme con Tommaso Tittoni ci hanno lasciato durante l'interruzione dei lavori dell'Assemblea. [...]
E non vedremo più fra noi la dolce e onoranda figura di Emanuele Greppi, che fu tra i migliori uomini di questa Assemblea, relatore competente, acuto e preciso di bilanci e di importanti disegni di legge, oratore ascoltato nell'efficace semplicità del suo piano e meditato ragionare, che rispecchiava tutta la schiettezza e tutta la finezza di quella serena tempra lombarda. Nella sua Milano aveva lottato con indomito fervore per il benessere della città, per la causa dell'ordine e per le idealità nazionali.
Sindaco indimenticabile, aveva risanato il bilancio comunale. Scoppiata la guerra, di fronte al disfattismo talora sfacciatamente violento, talora morbidamente insidioso dei sovversivi dominanti l'Amministrazione del comune, fu ancora il vero capo della cittadinanza, primo dei milanesi per coraggio civico, provvida alacrità e animatrice passione patriottica. La dipartita di Emanuele Greppi è stata ugualmente rimpianta da Milano e dal Senato, che di lui non possono ricordare e non ricorderanno se non il molto bene ch'egli fece e i luminosi esempi ch' egli ha lasciati.
MUSSOLINI, capo del Governo. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MUSSOLINI, capo del Governo. Il Governo si associa alle nobili parole di rimpianto pronunziate dal Presidente della vostra Assemblea.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 17 marzo 1931.
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