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Senato della Repubblica
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GANDOLFI Antonio

  







   Indice dell'Attività Parlamentare   

   Fascicolo personale   


.:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:02/20/1835
Luogo di nascita:CARPI (Modena)
Data del decesso:20/03/1902
Luogo di decesso:BOLOGNA
Padre:Giovanni Battista
Madre:FERRARI CORBOLANI Elisabetta
Nobile al momento della nomina:Si
Nobile ereditarioSi
Titoli nobiliariNobile di Carpi
Coniuge:BURATTI Emma
Figli: Carlo Alberto, marito di Giannina DAL PERO
Arnaldo
Fratelli:Clementina, sorella, nata da Elisabetta FERRARI CORBOLANI
Lodovico, nato dal matrimonio del padre con Aglae FRANCHINI
Parenti:BURATTI Antonio, suocero
Titoli di studio:Laurea in ingegneria
Presso:Università di Modena
Scuole militari:Accademia militare di Modena (1° novembre 1853)
Professione:Militare di carriera (Esercito)
Carriera giovanile / cariche minori:Sottotenente (Governo delle province dell'Emilia) (3 ottobre 1859), Tenente (Regno di Sardegna) (24 giugno 1860), Capitano (23 marzo 1862), Maggiore (22 novembre 1871), Tenente colonnello (15 luglio 1877)
Carriera:Colonnello (8 novembre 1880)
Maggiore generale (8 aprile 1888)
Tenente generale (8 marzo 1894-20 marzo 1902. Data del collocamento a riposo)
Cariche politico - amministrative:Governatore civile e militare della Colonia eritrea (4 giugno 1890-28 febbraio 1892)
Cariche e titoli: Aiutante di campo onorario di SM il Re (2 gennaio 1881)

.:: Nomina a senatore ::.

Nomina:11/21/1901
Categoria:03 I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio
Relatore:Antonino Di Prampero
Convalida:04/12/1901
Giuramento:09/12/1901

.:: Onorificenze ::.

Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 30 dicembre 1872
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 5 gennaio 1882
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 30 dicembre 1888
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 17 marzo 1892
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia 27 maggio 1900
Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 27 gennaio 1878
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 12 gennaio 1890
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 4 giugno 1896
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 24 gennaio 1901
Ufficiale dell'Ordine della Legion d'onore (Francia)
Commendatore dell'Aquila rossa (Prussia)

.:: Servizi bellici ::.

Periodo:1860-1861 campagna d'Ancona e Bassa Italia
1866 terza guerra d'indipendenza
1870 annessione di Roma al Regno d'italia
1890-1891 campagne d'Africa
Arma:Esercito: genio, fanteria, corpo di stato maggiore
Decorazioni:Medaglia d'argento al valor militare, medaglia a ricordo delle guerre combattute per l'Indipendenza e l'Unità d'Italia, medaglia col motto "Unità d'Italia 1848-1870", medaglia a ricordo delle campagne d'Africa, croce d'oro per anzianità di servizio, medaglia mauriziana al merito militare di dieci lustri

.:: Camera dei deputati ::.

Legislatura
Collegio
Data elezione
Gruppo
Annotazioni
XII
Carpi
8-11-1874*
Sinistra
Ballottaggio il 15 novembre 1874
XIII
Carpi
5-11-1876**
Sinistra
Cessazione per nomina a tenente colonnello e rielezione con ballottaggio il 2 settembre 1877
XIV
Carpi
16-5-1880
Sinistra
XV
Modena
29-10- 1882
Sinistra
XVI
Modena
23-5- 1886
Sinistra
XVII
Modena
23-11- 1890
Sinistra
Cariche:Questore (8 marzo-3 ottobre 1876)


.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
    Giuseppe Saracco, Presidente

    Signori senatori! Ancora un lutto per il Senato, io scrivevo ieri. Oggi ho il dolore di dover aggiungere, dappresso ad un triste annunzio ricevuto pur dianzi che una seconda perdita è sopraggiunta a contristare il Senato. [...]
    Di Bologna, dove esercitava le funzioni di comandante del VI corpo di Armata, giungeva poche ore addietro la dolorosa notizia della morte che colpì d'improvviso nella scorsa notte il nostro bravo collega Antonio Gandolfi, in età di sessantasette anni appena compiuti.
    Io non saprei dire di lui, nei pochi cenni che mi sono imposti dalla brevità del tempo, quel che voi già non sappiate.
    Uscito fuori nel 1853 dalla regia Accademia militare estense, con la qualità di cadetto, egli aveva nei venti anni scorsi di poi raggiunto il grado di maggiore nel corpo di Stato maggiore, quando nel 1874 gli elettori politici di Carpi, sua patria, lo inviarono a sedere, quale rappresentante di quel collegio, nella Camera dei deputati. Ed egli, che insofferente d'ozio, aveva, nel frattempo, frequentato l'Università di Modena, riportando nel 1858 la laurea di ingegnere, fece così lunga e felice prova della perizia acquistata così nelle armi, come nelle materie attinenti alla ingegneria, che gli elettori di Carpi, poi quelli di Modena, fecero a gara a riconfermargli il mandato, fino a che la Maestà del Re nel novembre 1901 lo chiamò a sedere nel Senato del Regno: tanta era l'estimazione in cui era venuto appresso i colleghi, in considerazione dei molti e dotti lavori da esso compiuti nel giro di così lunghi anni che rimarranno negli atti del Parlamento, in memoria ed onore del nostro bravo collega!
    Ma Antonio Gandolfi fu soprattutto un soldato, ed un prode soldato; e quando l'alto grado raggiunto nella milizia gli impose nuovi e maggiori doveri, diede tutto se stesso all'esatto e fedele compimento delle nobili e delicatissime funzioni di comandante di corpo di Armata, sempre esercitate con altissimo onore.
    La strettezza del tempo non mi consente parlare più ampiamente di Antonio Gandolfi parlamentare, soldato e scrittore insigne di cose militari. Ma come gli atti del Parlamento stanno lì ad attestare quanto egli abbia bene meritato dalla patria quale rappresentante del popolo nei Consigli della nazione, gli stati di servizio del nostro ottimo collega nella carriera delle armi bastano a dimostrare, quale e quanto grave sia la perdita che la patria deve lamentare con la dipartita del valoroso e dotto soldato.
    Insignito della medaglia Mauriziana pel merito militare di dieci lustri, decorato della medaglia d'argento al valor militare per essersi distinto alla presa di Civitella del Tronto, combattente nella campagna del 1866 ed in quella della occupazione di Roma nel 1870, governatore e duce nell'Eritrea nel 1890 e nel 1891, Antonio Gandolfi ha bene meritato che il di lui nome sia lungamente ricordato con onore alle generazioni che si presentano sulla scena del mondo, come degno di essere imitato da chi ama la patria, ed intende dedicarle la vita.
    Noi del vecchio tempo, ci sentiamo fieri di averlo avuto fra noi, ed auguriamo fidenti che dove si dovesse correre alle armi per la difesa dell'unità e della libertà della patria, sieno sempre per sorgere altri uomini della tempra e del valore di Antonio Gandolfi, nostro compianto collega ed amico, a tener alta ed inviolata la bandiera della nazione. (Approvazioni).
    PONZA DI SAN MARTINO, ministro della guerra. Domando la parola.
    PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
    PONZA DI SAN MARTINO, ministro della guerra. In nome del Governo e dell'esercito, io mi associo vivamente alle nobili parole dette dal nostro Presidente in commemorazione del senatore generale Gandolfi.
    La sua vita, spesa tutta a pro del paese, lascia dietro di sé non solo un vivo rimpianto in tutti quelli che furono compagni o dipendenti del defunto, ma eziandio una traccia duratura in tutti i rami di azione politica e militare in cui si è spiegata la sua attività. Il Senato poi perde in lui un lavoratore prezioso su cui poteva fare un grande affidamento. (Bene). .

    Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 21 marzo 1902.

Archivi:Il fondo Antonio Gandolfi è consrvato presso la Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna

Attività 1067_Gandolfi_IndiciAP.pdf