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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 11/24/1831 |
Luogo di nascita: | TORINO |
Data del decesso: | 24/05/1900 |
Luogo di decesso: | PIANEZZA (Torino) |
Padre: | Bartolomeo |
Madre: | GIANNINI Giuseppa |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Coniuge: | Celibe |
Fratelli: | Gabrielli di Pianezza, contessa |
Luogo di residenza: | Pianezza |
Indirizzo: | Via Torino |
Titoli di studio: | Scuola militare |
Scuole militari: | Accademia militare di Torino dal 18 ottobre 1847 |
Professione: | Militare di carriera (Esercito) |
Carriera giovanile / cariche minori: | Sottotenente (Regno di Sardegna) (5 agosto 1853), Tenente (Regno di Sardegna) (8 agosto 1857), Capitano (Regno di Sardegna) (6 novembre 1859), Maggiore (2 novembre 1862), Tenente colonnello (11 dicembre 1873) |
Carriera: | Colonnello (15 luglio 1874)
Maggiore generale (3 luglio 1884)
Tenente generale nella riserva (4 luglio 1892) |
Cariche e titoli: | Direttore generale del genio militare (27 giugno 188[4]) |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Proponente: | Prefetto di Torino | | 10/10/1890 |
Nomina: | 10/27/1890 |
Categoria: | 03 | I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio |
Relatore: | Salvatore Majorana Calatabiano |
Convalida: | 13/12/1890 |
Giuramento: | 10/12/1890 |
Annotazioni: | Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d’inaugurazione di sessione parlamentare |
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.:: Onorificenze ::. |
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Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 1° maggio 1868
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 12 settembre 1877
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 31 dicembre 1884
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 3 febbraio 1887
Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 6 gennaio 1867
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 15 gennaio 1885
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 5 maggio 1892
Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia 3 ottobre 1860 |
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.:: Servizi bellici ::. |
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Periodo: | 1859 seconda guerra d'indipendenza
1860-1861 campagna d'Ancona e Bassa Italia
1866 terza guerra d'indipendenza | |
Arma: | Esercito: genio |
Decorazioni: | medaglia commemorativa per la campagna d'Italia 1859 (Francia), medaglia a ricordo delle guerre combattute per l'Indipendenza e l'Unità d'Italia, medaglia col motto "Unità d'Italia 1848-1870" | |
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.:: Camera dei deputati ::. |
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Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
XIII | Bricherasio | | 7-1-1877* | Centro-sinistra | Cessazione per nomina a colonnello. Rielezione il 19 agosto 1877 |
XIV | Bricherasio | | 16-5-1880 | Centro-sinistra | |
XV | Pinerolo
(Torino IV) | | 29-10-1882** | Centro-sinistra | Cessazione per nomina a maggiore generale. Rielezione il 3 agosto 1884 |
XVI | Pinerolo (Torino IV) | | 23-5-1886 | Centro-sinistra | |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Saracco, Presidente
Signori senatori, [...] Nel giorno 24 maggio moriva in Pianezza presso Torino, in età di sessant'otto anni, quel fiore di patriota che rispondeva al nome di Gioan Battista Enrico Geymet. Nato di padre che appartenne al Parlamento subalpino, e lo educò al culto della libertà e della indipendenza nazionale, si diede, ancor giovanetto, alla carriere delle armi, ed entrato allievo nell'Accademia militare di Torino, ne usciva nel 1854 ufficiale dello Stato maggiore del genio, la sua arma prediletta nella quale percorse tutti i gradi, fino a quello di maggior generale, che gli fu conferito nel 1884, quando copriva la carica di direttore generale del genio presso il Ministero della guerra. Le condizioni della salute non gli consentirono sgraziatamente di rimanere più oltre in attività di servizio, ed egli stesso fu costretto, col dolore nell'anima, a domandare il collocamento in posizione di servizio ausiliario. Più tardi entrò nella riserva col grado di tenente generale.
Non gli era tuttavia mancata l'opportunità di pagare largamente il suo tributo alla patria. Già nel 1859 si era distinto nella direzione dei lavori sotto Peschiera, ed aveva perciò ottenuta la menzione onorevole al valore militare. Ma nella campagna di Ancona e della bassa Italia, poi nell'assedio di Gaeta, rifulse talmente il coraggio e l'intelligenza del giovine capitano, che ottenne altre due volte la menzione d'onore, e venne decorato della croce di cavaliere dell'ordine militare di Savoia, in premio dell'intrepidezza con cui condusse la sua compagnia contro la porta di Santa Margherita a Perugia, e l'impeto col quale spinse i suoi soldati alla pugna. Prese parte finalmente alla campagna del 1866, col grado di maggiore. Ma i fati così vollero che gli fu negato di dare novella prova sul campo di battaglia del suo incontrastato valore.
Più tardi, cioè nel 1877, gli elettori del collegio di Bricherasio lo inviarono a sedere nella Camera dei deputati, dove si mostrò talmente degno, per coltura di mente, per indipendenza di vita e per assiduità ali lavoro, di sedere nei Consigli della nazione, che gli stessi elettori gli confermarono il mandato nella successiva legislatura, ed altre due volte fu eletto a scrutinio di lista fra i rappresentanti del quarto collegio di Torino.
SENATORE del Regno dal 27 ottobre 1890, il degno uomo partecipò ai nostri lavori con quella diligenza che soleva portare nell'adempimento de' suoi doveri; ma il giorno doveva venire e giunse troppo presto, in cui i malanni lo costrinsero a ritirarsi nella sua villa diletta, dove serenamente morì.
Onorevoli colleghi! Gioan Battista Geymet sarà lungamente ricordato con onore, qui e per tutto altrove, nella sua vita di soldato e di patriota. Ma quello spirito eletto non si dorrà se i colleghi e gli amici numerosissimi rimpiangono anche più amaramente la perdita del cittadino dal cuor d'oro, dall'anima candida e buona, che anche in mezzo alle vicende politiche non conobbe odî né invidie, e passò su questa terra senza aver pur sospettato, che veruna creatura umana fosse capace di intendere e di operare il male. Tale fu il nostro bravo e caro Geymet, che Dio giusto avrà certamente raccolto nel suo seno in premio delle sue specchiate virtù. (Benissimo).
PONZA DI SAN MARTINO, ministro della guerra. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PONZA DI SAN MARTINO, ministro della guerra. Con sincero rimpianto io mi associo all'illustre nostro Presidente per commemorare il generale Geymet, la cui vita, tutta dedicata al bene dell'esercito e del paese, lascia in tutti noi una memoria simpatica ed onorata. (Approvazioni).
DI SAN MARZANO. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DI SAN MARZANO. Mi permetto, come compagno nell'esercito, collega alla Camera dei deputati, collega in Senato, di aggiungere una parola di compianto a quelle dette dall'illustre nostro Presidente e dal ministro della guerra in memoria del generale Geymet.
Soldato, diede prova di valore in battaglia; ufficiale del genio, lasciò traccia in lavori di ingegneria; deputato, lasciò ottima memoria nella Camera in cui sedeva. In Senato, finché poté intervenire, fu così ben visto e stimato, che ogni mia parola è assolutamente superflua.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 19 giugno 1900.
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Note: | Il nome completo risulta essere: "Giovanni Battista Enrico"
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Attività |
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