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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 01/14/1806 |
Luogo di nascita: | Parigi (FRANCIA) |
Data del decesso: | 06/03/1878 |
Luogo di decesso: | Torino |
Nobile al momento della nomina: | Si |
Nobile ereditario | Si |
Titoli nobiliari | Conte di Salmour |
Coniuge: | Torisana Antonietta |
Scuole militari: | Accademia militare di Torino |
Professione: | Uomo di corte |
Altre professioni: | Funzionario amministrativo |
Carriera: | Capitano (14 aprile 1832-20 aprile 1833) |
Cariche e titoli: | Gentiluomo di camera onorario (18 luglio 1837)
Membro del Consiglio generale dell'Amministrazione del debito pubblico negli Stati di Terraferma
Membro del Consiglio generale dell'Amministrazione del debito pubblico
Membro del Consiglio di reggenza della Banca nazionale degli Stati sardi di Torino
Membro del Consiglio della Direzione generale dei Teatri del Regno
Governatore della Banca di credito italiano di Torino
Vicepresidente dell'Associazione agraria subalpina (1842-1846)
Socio fondatore dell'Accademia d'agricoltura di Torino (17 marzo 1847)
Socio corrispondente della Società reale di Napoli (3 novembre 1863)
Socio onorario della Società d'agricoltura, industria e commercio di Torino (23 maggio 1865)
Socio fondatore della Società di economia politica di Torino (1860-1866)
Socio onorario del Museo industriale italiano di Torino |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 02/29/1860 |
Categoria: | 03 | I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio |
Relatore: | Luigi Casati |
Convalida: | 11/04/1860 |
Giuramento: | 02/04/1860 |
Annotazioni: | Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d'inaugurazione di sessione parlamentare |
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.:: Onorificenze ::. |
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Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia
Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 4 gennaio 1852
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 6 marzo 1856
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 14 gennaio 1857
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 26 agosto 1859
Ufficiale dell'Ordine di Leopoldo (Belgio)
Commendatore dell'Ordine di Leopoldo (Belgio)
Ufficiale dell'Ordine della Legion d'onore (Francia)
Commendatore dell'Ordine della Legion d'onore (Francia)
Grande ufficiale dell'Ordine del Leone e del Sole (Persia)
Cavaliere dell'Ordine di S. Stanislao (Russia)
Commendatore dell'Ordine di S. Stanislao (Russia)
Gran cordone dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna) |
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.:: Camera dei deputati ::. |
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Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
I | Caselle | | 27 aprile 1848 | | Ballottaggio il 29 aprile 1848 |
IV | Cuglieri II | | 2 marzo 1851 | | Ballottaggio il 3 marzo 1851 |
V | Canale | | 22 gennaio 1854 | | Cessazione per nomina a segretario generale del Ministero delle finanze |
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.:: Senato del Regno ::. |
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Commissioni: | Membro della Commissione di contabilità interna (1865) (1866) |
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Deputazioni: | Membro della Deputazione incaricata di presentare l'indirizzo a SM (1860) |
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.:: Governo ::. |
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Regno di Sardegna post 04 Marzo 1848 - Regno d'Italia: | Segretario generale del Ministero delle Finanze (2 luglio 1855-5 maggio 1856)
Segretario generale del Ministero degli Affari esteri (5 maggio 1856-23 aprile 1859) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Sebastiano Tecchio, Presidente
Prego i signori Senatori a ripigliare il loro posto per udire le meste letture delle quali son debitore all’Assemblea.
Signori,
Nell’intervallo di circa un mese, tra la prima e la seconda Sessione della presente Legislatura, scesero nel sepolcro cinque Senatori:[...] il conte Ruggero Gabaleone di Salmour [...].
La vita e i meriti di ciascheduno di codesti nostri Colleghi vengo oggi a commemorarvi per sommi capi, come vuole la consuetudine, come comporta il dolore. [...].
Il conte Ruggero Gabaleone di Salmour, di schiatta piemontese, è nato in Parigi il 14 gennaio 1806. Pare che primo lustro dei Salmour sia stato un cavaliere Gabaleone, Generale delle Poste degli Stati del Duca di Savoia verso la fine del secolo XVI. Due altri cavalieri Gabaleone nel seguente secolo furono uccisi, combattendo a difesa di Vienna: d’onde alla famiglia il privilegio di inquartare nel proprio stemma l’aquila imperiale. Zio del conte Ruggero fu il marchese di Andezeno, Governatore della Savoia, cavaliere del Supremo Ordine dell’Annunziata.
Ruggero, entrato di buon’ora nell'Accademia militare di Torino, fu camerata del conte Camillo di Cavour. Sin d’allora, i due alunni si strinsero nei nodi di quell’amicizia che non è mai scemata per mutar di tempi e di casi. Compiuti che ebbero gli studi delle armi dotte, entrambi diventarono Uffiziali nel Corpo del genio militare. Ruggero vi prese il grado di Capitano; e poi ne uscì, col titolo di Gentiluomo di Camera del Re.
S’ingegnò di miglioramenti agrari: e volle farne un modello nel suo podere di Villa Cristina presso Torino; ma il tentativo non finì in bene.
Nella prima Legislatura fu Deputato alla Camera subalpina pel Collegio di Caselle; nella quarta pel Collegio di Cuglieri II; nella quinta pel Collegio di Canale. Propugnò davanti la Camera nel ‘48 la diminuzione del prezzo del sale.
Attendeva di proposito alle istituzioni del credito fondiario: sul quale argomento abbiamo di lui tre volumi; l’uno che s’intitola: Notizie sopra le principali Istituzioni di credito agrario; l’altro Del credito fondiario negli Stati Sardi; l’ultimo Del credito fondiario e del credito agricolo in Francia e in Italia; tutti e tre stampati a Torino; il primo nel 1845, per cura dell’Associazione agraria; il secondo nel 1853, per cura del Ministero delle Finanze; l’ultimo nel 1862, per cura del Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio. Quello del 1853 dovea servire alla discussione del progetto di legge del conte di Cavour sopra le Società di credito fondiario. Quello del 1862 risguardava al progetto di legge dei Ministri Pepoli, Conforti e Sella, circa la Convenzione stipulata tra il Regio Governo e una grande Società che appellavasi Fondatrice del Credito fondiario e agricolo d'Italia.
Ebbe l’ufficio di Segretario generale, dapprima nel Ministero delle Finanze, e poi nel Ministero degli Affari Esteri, quando quei portafogli stavano in mano al conte di Cavour. Corse voce che nella state del 1858 il conte Ruggero si imbattesse nell’Imperatore Napoleone a Biarritz; e colà siansi prese le mosse alle trattative dell’alleanza franco-sarda che poco appresso furono dal conte di Cavour suggellate a Plombières.
Prima che scoppiasse la guerra del 1859, andò quale inviato straordinario alla Corte di Napoli, colla istruzione di guadagnare quel Re alla causa italiana. Fu opera inutile. Ond’egli, appena rotte le ostilità tra Piemonte ed Austria, se ne partì, non senza allegrarsi della fallita missione.
Fu creato senatore il 29 febbraio 1860.
Il barone Ricasoli, Presidente del Consiglio de’Ministri, costituendo nel febbraio 1862 una Commissione per l’esame di vari quesiti relativi alle materie penitenziarie, scrisse tra i membri di quella il conte di Salmour, del quale erano noti i pazienti studi e le visite fatte alle case penali nel Belgio e altrove.
Alla Commissione, ch’era presieduta dal conte Des Ambrois, gli avvedimenti del conte di Salmour furono assai profittevoli. La Relazione, onde l’eletto ingegno di Amedeo Lavini pose termine ai lavori della Commissione, fu pubblicata nel 1862 (1): né sarà tempo perduto se a quella gli uomini di Governo facciano ricorso per averne norme e consigli nelle indispensabili riformagioni del nostro sistema penale.
In quel torno di tempo il conte di Salmour parlava all’Assemblea senatoria sul progetto di legge per la costruzione di un carcere cellulare giudiziario nella città di Sassari; ed era Relatore dell’altro progetto di legge per la costruzione di un carcere cellulare penitenziario presso la città di Cagliari.
Tenne inoltre discorso nel 1861, sul disegno di legge per la istituzione di una Cassa invalidi della marina mercantile; e sull’altro, per le Camere di Commercio: nel 1862, sul disegno di legge per l’esercizio della mediazione; e sull’altro per la costruzione del canale Cavour: nel 1864, sul trasferimento della capitale da Torino a Firenze. Nel 1866 fu Relatore del progetto di legge per la istituzione del credito fondiario nelle provincie continentali del regno. Poco poi, una crudele malattia lo fece pressoché estraneo agli affari; e tuttavia l’animo suo teneva dietro ai prodigiosi eventi del patrio rinascimento.
La vita da due anni gli si andava mano mano estinguendo. L’ingegno sempre sveglio, salvo nell’ultimo mese, che era di moribondo.
Il 5 marzo è stato l’ultimo dei suoi giorni.
(1) Relazione al Ministero dell’Interno della Commissione instituita con Reale Decreto 16 febbraio 1862 e Disegno di legge preparato dalla medesima. Torino, 1863, per gli eredi Botta.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 15 maggio 1878.
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