|
.:: Dati anagrafici ::. |
|
Data di nascita: | 08/06/1819 |
Luogo di nascita: | Orvieto, Perugia - oggi Terni |
Data del decesso: | 10/02/1874 |
Luogo di decesso: | Roma |
Padre: | Lodovico |
Madre: | GUERRIERI Maria |
Nobile al momento della nomina: | Si |
Nobile ereditario | Si |
Titoli nobiliari | Marchese di Corgnolo
Nobile di Loreto e di Viterbo
Patrizio di Roma e di Orvieto
Nobiltà indipendente |
Coniuge: | DE CARDENAS Angela |
Figli: | Gualtiero
Enrico
Lodovico |
Fratelli: | Raffaele |
Parenti: | Maria, nipote, figlia di Lodovico
Enrico, nipote, figlia di Lodovico
DE CARDENAS Lorenzo, senatore, suocero |
Luogo di residenza: | |
Indirizzo: | Via Monte Giordano , 10 |
Professione: | Prefetto |
Carriera: | Intendente generale di Perugia (17 dicembre 1860-13 marzo 1862)
Prefetto di Genova (11 gennaio 1863-26 marzo 1865)
Prefetto di Palermo (26 marzo 1865-9 aprile 1866)
Prefetto di Napoli (9 aprile 1866-28 luglio 1867) |
Cariche e titoli: | Regio commissario di Perugia e Orvieto dal settembre 1860
Ministro di Stato
Socio della Società geografica italiana (1868) |
|
.:: Nomina a senatore ::. |
|
Nomina: | 01/20/1861 |
Categoria: | 20
21 | Coloro che con servizi o meriti eminenti avranno illustrata la Patria
Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria |
Relatore: | Gabrio Casati |
Convalida: | 26/02/1861 |
Giuramento: | 18/02/1861 |
Annotazioni: | Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d'inaugurazione di sessione parlamentare |
|
.:: Onorificenze ::. |
|
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 10 gennaio 1861
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 20 marzo 1865
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 31 dicembre 1866 |
|
|
.:: Camera dei deputati ::. |
|
Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
VII | Cortona | | 25-3-1860 | | |
|
|
|
.:: Governo ::. |
|
Governo: | Ministro dell'interno (27 ottobre 1867-5 gennaio 1868)
Ministro della Real Casa [post 22 dicembre 1867 - ante 24 gennaio 1868] |
|
|
|
.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
|
Francesco Maria Serra, Vicepresidente
Con lutti e con pianti si chiuse, o Signori, l’anno non ha guari trascorso, e con pianti non meno amari e legittimi si apre l’anno corrente. Sperda Dio i presentimenti tristissimi e da questo seggio nissun altro lutto venga annunziato a Voi oltre i due deplorabilissimi dei quali mi è imposto l’ingrato dovere di darvi partecipazione.
Il marchese Filippo Antonio Gualterio, membro chiarissimo di questo augusto Consesso, chiuse nel giorno 10 del corrente mese la sua carriera mortale, troppo breve in ragione della sua durata, ma assai feconda di azioni commendabili e di benemerenze verso la patria ed il Re.
Nato di antica ed illustre famiglia orvietana, ricco di censo e fornito di animo elevato e generoso, meglio che della nobiltà del nome avito, egli mostrossi sin dalla prima gioventù ambizioso di quella che è frutto del proprio merito.
Educato agli studi gravi e serii del diritto e della classica letteratura, egli, quantunque giovanissimo, comprese quali e quante sventure arrecasse alla patria lo straniero dominio e la sua influenza malefica sull’andamento dei Governi vassalli e più o meno dipendenti.
Noi vediamo perciò il giovane patrizio orvietano, già caldo patriota e liberale di convinzioni sincere e profonde, adoperarsi senza posa e con ogni mezzo a promuovere il risorgimento della patria umiliata ed oppressa, anche prima che dai singoli Governi, impotenti a resistere allo slancio d’Italia tutta, fossero state iniziate, e dai più malgrado loro, le riforme politiche.
In questo apostolato per la redenzione della patria, sostenuto spesso con sacrifizi considerevoli del retaggio avito, ebbe Filippo Gualterio seguaci più o meno palesi, ma tutti animati dallo stesso zelo, e tanto più numerosi quanto maggiore fiducia inspiravano negli animi di coloro che lo conoscevano, la nobiltà dell’animo suo, la lealtà e la fermezza del suo carattere.
Seguirlo in tutte le vicende di quell’apostolato, dir parole degne di lui, raccoglitore appassionato di patrie memorie e narratore giudizioso, imparziale ed elegante dei fasti del risorgimento italiano, fu opera dalla quale si ritrassero peritanti non pochi uomini di chiaro intelletto, ed il solo tentarla attirerebbe giustamente su me la taccia di presunzione soverchia, anzi inescusabile.
Dirò solo, cosa a voi tutti ben nota, che nel succedersi degli avvenimenti che prepararono il patrio riscatto e ne iniziarono l’attuazione, spesso interrotta per avversità di fortuna, poscia ripresa con auspicii migliori e finalmente compiuta per valore di eserciti, per lealtà incrollabile di Principe, per prudente audacia di Governanti, per senno di Parlamenti, e per abnegazione di popolo, Filippo Gualterio non disertò mai il suo posto, o nel campo di battaglia, o nelle aule parlamentari, o nei Consigli della Corona.
Vita agitata, fortunosa, poco lieta fu la sua. L’ultimo periodo di essa fu anzi infelicissimo per molti rispetti. Ciò accresce il dolore della di lui perdita immatura; legittima ancor più il nostro compianto e ne rende più cara e venerata la memoria presso tutti coloro che nutrono per la patria amore sincero e disinteressato.
[...] Il Senato sa gli onori che furono resi al compianto Senatore Gualterio, il di lui figlio scrive in proposito questa lettera di ringraziamento:
Il Senatore, Segretario, MANZONI dà lettura della lettera seguente:
Eccellenza,
"Sento il dovere di rivolgerle all'E.V., anche a nome dell'intera famiglia, le più sentite azioni di grazia per le dimostrazioni tributate alla memoria del nostro compianto genitore, da parte dell'eccelso Senato del Regno, dove egli fra tanti uguali, contava tanti sinceri amici.
Le rimetto il libretto di libera circolazione sulle ferrovie, non che le due opere, Muratori: Rerum Ital. Script., volume 3. e volume 3. Pars altera.
Villemain: Istit. de Grégoire VII, tomi 2.
Rinnovando all'E.V. i sensi del più alto rispetto e gratitudine, ho l'onore di sottoscrivermi,
Dell'E.V.
Devotissimo, obbedientissimo
GUALTIERO GUALTERIO"
Roma, li 13 febbraio 1874.
PRESIDENTE. Il Municipio di Orvieto manifesta sentimenti di condoglianza per la perdita dell'illustre concittadino Senatore Gualterio, associandosi al lutto del Senato. Altrettanto fa la Società di Mutuo Soccorso di Orvieto, associandosi essa pure al lutto del Senato per la morte del compianto nostro collega.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 24 febbraio 1874.
|
|
|
Attività |
|
|