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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 08/22/1801 |
Luogo di nascita: | Torino |
Data del decesso: | 27/03/1874 |
Luogo di decesso: | Torino |
Padre: | Giovanni Baldassarre |
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Nobile al momento della nomina: | No |
Professione: | Magistrato |
Carriera: | Avvocato presso il Magistrato d'appello di Piemonte
Avvocato patrimoniale di SM il Re |
Cariche politico - amministrative: | Sindaco di Torino (11 febbraio 1866-31 marzo 1869) |
Cariche amministrative: | Consigliere comunale di Torino (1848-1874) |
Cariche e titoli: | Presidente del Consiglio generale della Società nazionale d'Assicurazioni sulla vita
Membro della Camera di agricoltura e commercio di Torino
Ministro di Stato |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 02/29/1860 |
Categoria: | 03 | I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio |
Relatore: | Luigi Sanvitale |
Convalida: | 11/04/1860 |
Giuramento: | 02/04/1860 |
Annotazioni: | Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d'inaugurazione di sessione parlamentare |
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.:: Onorificenze ::. |
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Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 31 dicembre 1849
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 24 maggio 1852
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia 22 aprile 1868 |
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.:: Camera dei deputati ::. |
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Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
I | Montechiaro d'Asti | | 27 aprile 1848 | | |
III | Torino III | | 16 settembre 1849 | | Ballottaggio il 17 settembre 1849. Convalida dell’elezione sospesa il 21 settembre non essendo ancora accertato il numero dei deputati impiegati |
IV | Torino III | | 9 dicembre 1849 | | |
V | Torino III | | 8 dicembre 1853 | | Ballottaggio l’11 dicembre 1853 |
VI | Torino III | | 15 novembre 1857 | | |
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.:: Senato del Regno ::. |
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Commissioni: | Membro della Commissione per la revisione del regolamento interno del Senato (14 aprile 1860)
Membro della Commissione per l'esame del progetto di legge sul Codice civile (2 luglio 1860) (27 febbraio 1861)
Membro della Commissione per il progetto di legge sul Codice della marina mercantile (30 gennaio 1863) |
| Membro della Commissione di vigilanza alla Cassa ecclesiastica (31 maggio 1860) (27 febbraio 1861) (19 febbraio 1863) (16 dicembre 1865) |
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.:: Governo ::. |
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Regno di Sardegna post 04 Marzo 1848 - Regno d'Italia: | Ministro dei lavori pubblici e ministro dell'agricoltura (29 marzo-20 ottobre 1849)
Ministro dell'interno (20 ottobre 1849-26 febbraio 1852)
Ministro dell'agricoltura e del commercio ad interim (13 maggio-7 giugno 1850)
Ministro dell'agricoltura ad interim (7 agosto-12 ottobre 1850)
Ministro di grazia e giustizia ad interim (7 aprile-7 luglio 1851) (26 febbraio-21 maggio 1852) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Francesco Maria Serra, Vicepresidente
Signori Senatori,
Il mio voto ardentissimo perché tra la sospensione e la ripresa dei nostri lavori il Senato e l’Italia non avessero a deplorare nuovi lutti restò sventuratamente insoddisfatto, e tocca a me ancora una volta l’ingratissimo officio di annunziarvi la perdita dolorosa di altri tre nostri egregi Colleghi.
Il Commendatore Giovanni Filippo Galvagno, Ministro di Stato e Senatore del Regno, cessò di vivere in Torino il 27 dello scorso mese.
Uomo di mite e gentile costume, d’animo aperto e benefico, di carattere onoratissimo, distinto per dottrina, specialmente nel giure commerciale, egli era, all’esordire delle nostre riforme politiche, uno dei più chiari ornamenti dell’Ateneo e della Curia torinese, uno dei cittadini più stimati per le loro opinioni moderate e sinceramente costituzionali.
Eletto Deputato al primo Parlamento sardo, egli fu strenuo difensore di quelle opinioni, e neppure nei momenti più pericolosi e difficili vacillò la sua fede politica.
Scelto a collega dell’illustre e mai abbastanza compianto Massimo D’Azeglio, assunse la sua parte di responsabilità nell’atto più memorando di quella amministrazione, la quale, come fu giustamente scritto di questi giorni, quietò il paese, rassicurò gli animi, guarentì la libertà in Piemonte, rese possibile l’opera successiva del celebre Statista, Camillo di Cavour.
Rientrato nella vita privata, e disimpegnato con lode l’uffizio non lieve, né facile, di Sindaco dell’antica capitale, Giovanni Filippo Galvagno riconobbe meno florida che per lo innanzi non fosse la sua domestica finanza e riprese l’esercizio del patrocinio avanti i collegi giudiziari.
Della nobilissima sua professione Egli aveva il concetto che tutti coloro che la esercitano dovrebbero averne. Egli credeva, e ben con ragione, che l’avvocato patrocinante è il primo giudice della causa, e che sua missione è quella di aiutare i magistrati nella scoperta del vero onde assicurare il trionfo della giustizia; ed appunto perché così pensava e credeva, Giovanni Filippo Galvagno, ed io lo affermo con informata coscienza, portava nella trattazione degli affari giudiziari quel savio, ponderato e sobrio metodo che colloca il vero avvocato tanto al disopra del pericoloso e molesto sofista.
Il cittadino probo ed onorato, il dotto giurista, l’uomo politico di merito distintissimo non è più. L’esanime spoglia di Lui fu accompagnata all’ultima dimora da quanto v’ha nella nobile Torino d’Illustre e di Eletto negli ordini più elevati della Magistratura, dell’Amministrazione e dell’Accademia. Al compianto universale ci associamo sinceramente noi tutti per la perdita di un Collega cotanto benemerito della Patria e del Re.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni , 9 aprile 1874.
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Note: | Il nome completo risulta essere: "Giovanni Filippo".
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Attività |
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