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Senato della Repubblica
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LANZA (DI SCALEA) Giuseppe

  







   Indice dell'Attività Parlamentare   

   Fascicolo personale   


    .:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:01/18/1870
Luogo di nascita:PALERMO
Data del decesso:20/10/1929
Luogo di decesso:PALERMO
Padre:LANZA SPINELLI Francesco, senatore (vedi scheda)
Madre:MASTROGIOVANNI TASCA E NICOLOSI Rosa
Nobile al momento della nomina:Si
Nobile ereditarioSi
Titoli nobiliariNobile dei principi di Scalea
Principe
Coniuge:ROUSSEAU Valentina
Figli: Rosa
Fratelli:Pietro (1863-1938), deputato e senatore (vedi scheda), che sposò Dorotea FARDELLA baronessa di Moxharta, ed era padre di Francesco, Rosa, Concetta, Beatrice, Giulia, Maria, nipoti
Lucio, che sposò Antonietta MORTILLARO dei marchesi di Villarena;
Niccolò, che sposò Annita DROGO
Parenti:MASTROGIOVANNI TASCA E NICOLOSI Giuseppe, zio, fratello della madre, senatore (vedi scheda)
LANZA DI TRABIA Pietro, cugino, senatore (vedi scheda)
LANZA BRANCIFORTE Ottavio, cugino, senatore (vedi scheda)
Luogo di residenza:PALERMO
Indirizzo:via Villareale
Professione:Possidente
Cariche politico - amministrative:Sindaco di Palermo (18 aprile 1902-25 dicembre 1903) (14 marzo 1906-10 luglio 1907) (19-21 maggio 1920)

    .:: Nomina a senatore ::.

Proponente:Deputato03/1924
Nomina:09/18/1924
Categoria:21 Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria
Relatore:Giuseppe Tanari
Convalida:23/11/1924
Giuramento:23/11/1924




    .:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Luigi Federzoni, Presidente
                "PRESIDENTE. (Si alza; contemporaneamente si alzano senatori e ministri).
                Adempiamo, onorevoli colleghi, il doloroso dovere di ricordare coloro che ci lasciarono durante il tempo dell'interruzione dei nostri lavori.[...]
                Colpito da malore improvviso mentre si recava ai funerali di Pietro di Trabia, mancava due giorni dopo il cugino di lui, senatore Giuseppe Lanza dei principi di Scalea. Gentiluomo coltissimo, amministratore apprezzato, per quattro anni sindaco della sua Palermo, ne curò con amore e con sagacità lo sviluppo edilizio ed economico insieme col risanamento delle finanze comunali, conseguendo risultati di progresso civico, morale e materiale, che i concittadini ricorderanno sempre riconoscenti. [...]
                MUSSOLINI, Capo del Governo. Chiedo di parlare.
                PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
                MUSSOLINI, Capo del Governo. Il Governo si associa alle nobili parole di rimpianto pronunciate dal Presidente di questa Assemblea".

                Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 11 dicembre 1929.