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Senato della Repubblica
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DI PRAMPERO Antonino

  







   Indice dell'Attività Parlamentare   

   Fascicolo personale   


    .:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:04/01/1836
Luogo di nascita:UDINE
Data del decesso:27/12/1920
Luogo di decesso:ROMA
Padre:Giacomo
Madre:TARTAGNA Vittoria
Nobile al momento della nomina:Si
Nobile ereditarioSi
Titoli nobiliariConte,
Nobile di Udine
Nobile parlamentare del Friuli
Signore di Gemona, Prampero e Ravistagno
Coniuge:KECHLER Anna Teresa
Figli: Giacomo Carlo, che sposò Bianca del Torso ed era padre di Antonino e di Artico, nipoti,
Costanza Vittoria
Bianca Natalia
Carlo Gaetano
Francesco Roberto, che sposò Vittoria BESA ed era padre di Anna, Bruno, Costanza, Emanuela
Bruno Vittorio
Fratelli:Pisana
Ottaviano, che sposò Giulia LOVATTI ed era padre di Pisana, Vittoria, Enrico, Lodovico
Parenti:TARTAGNA Ottaviano, avo materno
DI PRAMPERO Antonino, avo paterno
DI PRAMPERO CAISELLI Pisana, ava paterna
DI PRAMPERO Pietro Enrico, zio, fratello del padre
DI PRAMPERO Caterina, zia, sorella del padre
DI PRAMPERO Francesco, zio, fratello del padre
DI PRAMPERO Luigi, zio, fratello del padre
KECHLER Carlo, suocero
KECHLER Chiozza Angela, suocera
Luogo di residenza:ROMA
Indirizzo:Via Campo Marzio, 57
Titoli di studio:Laurea in giurisprudenza (1)
Scuola militare
Presso:Università di Bologna (1)
Scuole militari:Accademia militare di Ivrea
Professione:Militare di carriera (Esercito)
Altre professioni:Possidente
Carriera:Tenente (Regno di Sardegna) (1860)
Capitano (1863)
Tenente colonnello (1881)
Colonnello nella riserva (1895-1901)
Cariche politico - amministrative:Sindaco di Udine (1871-1878) (1900-1901)
Segretario del Consiglio provinciale di Udine (1872)
Vicepresidente del Consiglio provinciale di Udine (1874-1886)
Presidente del Consiglio provinciale di Udine (1887-1892)
Sindaco di Tavagnacco (Udine) (1892-1894)
Cariche amministrative:Consigliere comunale di Udine (1867)
Assessore comunale di Udine (1867)
Consigliere provinciale di Udine (1869)
Consigliere comunale di Tavagnacco (1876)
Consigliere comunale di Magnano in Riviera (1882)
Cariche e titoli: Vicepresidente del Comizio agrario di Udine [1873-1881ca]
Colonnello della Guardia nazionale di Udine (1866)
Ufficiale d'ordinanza onorario di SM il Re (1866)
Ispettore per gli scavi e monumenti del Friuli (1887-1904)
Presidente del Consiglio superiore del catasto (1900)
Membro della Commissione d'inchiesta sull'andamento della Biblioteca del Senato (ottobre 1902-23 febbraio 1903)
Socio della Società geografica italiana (1868)
Socio corrispondente della Consulta araldica (1871)
Socio della Deputazione di storia patria [per le Venezie] (1880)
Socio ordinario dell'Accademia di Udine (1858)
Socio onorario della Deputazione di storia patria [per le Venezie] (1897)

    .:: Nomina a senatore ::.

Proponente:Deputato18 luglio 1890
Nomina:12/04/1890
Categoria:16 I membri dei Consigli di divisione
dopo tre elezioni alla loro Presidenza
Relatore:Piero Puccioni
Convalida:13/12/1890
Giuramento:10/12/1890
Annotazioni:Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d’inaugurazione di sessione parlamentare

    .:: Onorificenze ::.

Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 1867
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 24 settembre 1883
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 16 febbraio 1896
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 29 dicembre 1904
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 29 febbraio 1920
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 1875
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia agosto 1900

    .:: Servizi bellici ::.

Periodo:1859 seconda guerra d'indipendenza
1866 terza guerra d'indipendenza
Arma:Esercito: fanteria, corpo di Stato maggiore
Decorazioni:Medaglia francese commemorativa della campagna d'Italia 1859, medaglia d'argento al valor militare, medaglia di bronzo [al valor militare]

    .:: Camera dei deputati ::.

Legislatura
Collegio
Data elezione
Gruppo
Annotazioni
IX
Udine
25-11-1866*
Liberale conservatore
Ballottaggio il 2 dicembre 1866


    .:: Senato del Regno ::.

Cariche:Segretario (19 dicembre 1896-2 marzo 1897) (6 aprile 1897-17 maggio 1900) (18 giugno 1900-18 ottobre 1904) (3 dicembre 1904-8 febbraio 1909) (26 marzo 1909-29 settembre 1913) (29 novembre 1913-18 novembre 1918)
Vicepresidente (18 novembre 1918-29 settembre 1919) (4 dicembre 1919-27 dicembre 1920)
Commissioni:Membro della Commissione speciale per i centesimi addizionali (12 marzo 1891)
Membro della Commissione per la verifica dei titoli dei nuovi senatori (25 novembre 1892-27 dicembre 1920)
Segretario della Commissione per la verifica dei titoli dei nuovi senatori (5 dicembre 1904-8 febbraio 1909) (29 marzo 1909-11 marzo 1910. Dimissionario, 18 marzo 1910-29 settembre 1913) (2 dicembre 1913-29 settembre 1919) (5 dicembre 1919-27 dicembre 1920)
Membro della Commissione speciale per l'esame dei disegni di legge relativi alle eccedenze dei limiti legali delle imposte dirette (4 marzo 1893)
Membro della Commissione dei Cinque per l'esame dei documenti presentati al Senato in seguito all'ispezione governativa degli Istituti di emissione (23 dicembre 1893-13 gennaio 1895)

    .:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
      Fabrizio Colonna, Vicepresidente

      .
      Onorevoli colleghi! Lutti dolorosissimi ci hanno colpito durante la breve sosta dei nostri lavori. [...]
      Onorevoli senatori, una profonda commozione riempie il mio animo nel darvi l'annunzio ben triste della improvvisa, fulminea scomparsa, avvenuta ieri in Roma, di uno dei nostri più venerandi colleghi, del conte Antonino Di Prampero, che fino all'ultima settimana abbiamo visto fra noi con assiduità impari ai suoi tardi anni.
      Egli nacque in Udine il 1° aprile 1836 da antica e nobile famiglia friulana e di severi studi nutrì la sua giovinezza conseguendo brillantemente la laurea in giurisprudenza nella Università di Bologna. Ancora studente s'infiammò del santo entusiasmo di amor patrio, che lo animò poi in tutta la sua vita, e nel 1859, volontariamente abbandonando gli agi della famiglia per le fatiche e i pericoli del campo, prese parte gloriosa alle guerre dell'indipendenza nazionale, guadagnandosi una medaglia d'argento al valor militare nella battaglia di Castelfidardo ed una di bronzo nell'assedio di Gaeta.
      Tutti i gradi ei percorse nell'esercito da soldato, nella battaglia di San Martino, a colonnello, fino a quando colpito dai limiti di età cessò dal servizio attivo.
      Il conte Antonino Di Prampero fu fecondo scrittore nelle branche più disparate, in tutte addimostrando un ingegno vivace ed una profonda coltura. Delle numerose pregevoli sue opere meritano speciale menzione: "La proporzionalità delle rappresentanze e le elezioni politiche nel Friuli", "Le memorie sull'ultima dominazione austriaca e la liberazione del Veneto nel 1866", "Il glossario geografico friulano", "Un saggio di tavole dei logaritmi quadratici" da lui inventati; ed, ancora più preziosa, la pubblicazione ed illustrazione di moltissimi documenti e statuti antichi del Friuli, nella quale opera rivelò uno spirito acuto di ricerca.
      Parte non meno attiva prese alla vita pubblica nella quale fu adamantino conservatore, e quel medesimo entusiasmo, che lo aveva appassionato nel cooperare alla formazione dell'Italia una, ebbe per l'organizzazione e l'amministrazione degli enti pubblici, con una onestà ed integrità di carattere, dinanzi alle quali anche gli avversari più ostinati si inchinavano riverenti. Nel 1866 venne eletto deputato per il collegio di Udine, e dal 1867 partecipò intensamente alla vita locale della sua regione, occupando tutte le cariche pubbliche del comune e della provincia, da consigliere comunale a sindaco, da membro a presidente del Consiglio provinciale, posto che tenne per molti anni dal 1887 con sommo onore. Numerose altre cariche pubbliche egli coprì, in tutte portando la sua grande operosità.
      Nominato senatore il 4 dicembre 1890, fu parlamentare di eccezionale attività, intervenendo spesso nelle più importanti discussioni. Tenuto sempre da noi nella maggiore considerazione, circondato dalla stima e dall'affetto di quanti lo conoscevano, fu nel 1896 eletto segretario di questo Ufficio di Presidenza e tale carica ebbe costantemente confermata fino al novembre del 1918, quando l'alto senso di ammirazione e di venerazione che in tutti era venuto sempre più crescendo, gli meritarono la nomina a Vicepresidente, confermatagli nella presente legislatura a seguito della unanime designazione del Senato.
      Gli ultimi anni non furono, invero, per il conte Di Prampero di sereno riposo, come bene egli avrebbe meritato dopo una vita sì operosa, nella quale tutte le energie egli aveva dato al suo paese: e quasi che il destino avesse voluto mettere la sua anima invitta a nuova e più dura prova, egli vide la sua cara Udine di nuovo occupata dall'antico dominatore, e dei suoi cinque figli, che all'inizio della nuova guerra egli aveva tutti dati alla patria, non potendo egli stesso per la tarda età coprirsi di novella gloria sui campi di battaglia, i due più a lui diletti, l'unica figlia, dama della Croce rossa, ed il più giovane, ufficiale, lasciare la vita per la grande causa. Ma di tale sacrificio, che pur lo privava di esistenze a lui tanto care, egli fu sempre orgoglioso ed i suoi discorsi tenuti in varie occasioni palpitarono sempre del medesimo entusiasmo per il raggiungimento pieno delle aspirazioni nazionali, e mai si appartò dai nostri lavori, al paese dedicando fino all'ultimo tutte le sue energie. Così scompare il conte Di Prampero, lasciando un senso di profonda mestizia ed un vuoto immenso fra noi, che avevamo imparato ad apprezzarne le grandi doti di mente e di cuore. Candida figura, noi l'avremo ognora presente quale esempio mirabile di cittadino e patriota da additare alle generazioni future.
      Innanzi alla inesorabilità del fato che ci priva così crudelmente di sì venerando uomo, noi ci raccogliamo in profondo dolore e mandiamo alla memoria dell'illustre estinto un commosso saluto, esprimendo alla famiglia desolata le più vive condoglianze. (Vive approvazioni).
      GIOLITTI, presidente del Consiglio, ministro dell’interno. Domando di parlare.
      PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
      GIOLITTI, presidente del Consiglio, ministro dell’interno. La splendida commemorazione fatta dal Presidente dell’Assemblea ha ricordato i grandi servizi resi dai due uomini ora scomparsi; essa dimostra la gravità della perdita che il Senato ha fatto.
      Il Governo si associa veramente di cuore al compianto per questi due uomini che resero tanti servizi alla patria, ricordando specialmente il senso d’alto patriottismo del senatore Di Prampero, e augurando che le nuove generazioni si ispirino a questi nobili esempi. (Approvazioni).
      MORPURGO. Domando di parlare.
      PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
      MORPURGO. Ho chiesto di parlare unicamente per proporre che, oltre alla famiglia del compianto Vicepresidente Di Prampero, il Senato voglia compiacersi di inviare condoglianze anche al Comune ed alla Provincia di Udine. (Approvazioni).
      PRESIDENTE. Non credo che sia necessario di mettere in votazione la proposta del senatore Morpurgo, poiché il Senato non potrebbe che approvarla. Saranno inviate condoglianze, secondo il desiderio espresso dall’onorevole Morpurgo, anche al Comune e alla Provincia di Udine. (Approvazioni).

      Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 28 dicembre 1920.

Note:Il cognome risulta essere: "Di Prampero Ravistagno".

Attività 0863_Di_Prampero_IndiciAP.pdf