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Senato della Repubblica
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D'ANCONA Alessandro

  







   Indice dell'Attività Parlamentare   

   Fascicolo personale   


    .:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:02/20/1835
Luogo di nascita:PISA
Data del decesso:08/11/1914
Luogo di decesso:FIRENZE
Padre:Giuseppe
Madre:DELLA RIPA Ester
Nobile al momento della nomina:No
Nobile ereditarioNo
Coniuge:NISSIM Adele
Figli: Giuseppe
Paolo
Matilde, madre di Nello, Lina, Sandro, Giulia
Giulia
Fratelli:Sansone, senatore (vedi scheda)
Parenti:NISSIM Giacomo, suocero
NISSIM Giulia, suocera
Titoli di studio:Frequentò i corsi all'Università di Torino ma non si laureò
Professione:Docente universitario
Carriera:Professore di Letteratura italiana all'Università di Pisa (1860-1900)
Professore incaricato di Esegesi dantesca all'Università di Pisa (1900-1907)
Professore emerito dell'Università di Pisa
Cariche politico - amministrative:Sindaco di Pisa (1906-1907)
Cariche e titoli: Collaboratore de "Il Genio" (Firenze) (1853-1854)
Collaboratore del periodico "Lo Spettatore" (Firenze) (s.d.)
Direttore del giornale "La Nazione" (Firenze) (1859-30 aprile 1860)
Collaboratore del periodico "Rivista di Firenze"
Collaboratore de "Il Passatempo"
Collaboratore della rivista "Nuova Antologia"
Collaboratore della rivista "Rassegna settimanale" (Firenze)
Collaboratore del periodico l'"Illustrazione italiana"
Collaboratore del periodico "Il Borghini" (Firenze)
Collaboratore del periodico "Il Propugnatore" (Firenze)
Collaboratore de "Il Giornale storico della letteratura italiana" (Torino)
Fondatore e direttore della rivista "Rassegna bibliografica della letteratura italiana" (1893-1900)
Segretario nell'Intendenza militare dell'Emilia (1859)
Direttore della Scuola normale superiore di Pisa (1892-1900)
Membro del Consiglio superiore della pubblica istruzione (1° giugno 1885-31 maggio 1889) (1° giugno 1890-31 maggio 1894)
Membro della Giunta del Consiglio superiore della pubblica istruzione (1° giugno 1890-31 maggio 1894)
Membro corrispondente dell'Istituto lombardo di scienze e lettere di Milano (4 febbraio 1869)
Socio corrispondente dell'Accademia delle scienze di Torino (1° febbraio 1885)
Socio effettivo dell'Accademia delle scienze di Torino (20 febbraio 1898)
Socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei di Roma (12 agosto 1885)
Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei di Roma (6 agosto 1891)
Socio fondatore della Società dantesca italiana (31 luglio 1888)
Membro corrispondente della Società reale di Napoli (31 dicembre 1895)
Membro ordinario della Società reale di Napoli (30 dicembre 1907)
Socio corrispondente della Deputazione di storia patria per le Venezie (16 ottobre 1887)
Socio ordinario della Deputazione di storia patria negli Abruzzi (1896)
Socio dell'Accademia della Crusca di Firenze
Membro del Comitato nazionale per la storia del Risorgimento
Socio della Deputazione di storia patria per la Toscana

    .:: Nomina a senatore ::.

Nomina:03/04/1904
Categoria:18 I membri della Regia accademia delle scienze
dopo sette anni di nomina
Relatore:Carlo Municchi
Convalida:21/03/1904
Giuramento:09/05/1904

    .:: Onorificenze ::.

Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 13 gennaio 1867
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 11 giugno 1891
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 1° novembre 1900
Cavaliere dell'Ordine civile di Savoia 1° maggio 1902

    .:: Servizi bellici ::.

Periodo:1859 seconda guerra d'indipendenza


    .:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
      Giuseppe Manfredi, Presidente

      Onorevoli colleghi! [...]
      Giorno funestissimo fu l'8 novembre; nel mattino si spense il senatore Finali, a sera il senatore D'Ancona. [...]
      L'altro collega, che finì i suoi giorni l'8 novembre, Alessandro D'Ancona, l'esimio letterato, il chiaro scrittore, lustro dell'insegnamento italiano, fu anche il pensatore dantesco del patrio risorgimento.
      Nato in Pisa il 20 febbraio 1835, fatti i primi studi in Firenze, diciottenne pubblicò il Saggio sulla vita e dottrina politica di Tommaso Campanella. In Torino, studiato diritto, si laureò. Ospitando in quell'asilo della libertà e delle speranze d'Italia, con il suo ardente amor patrio, divinò il pensiero del conte di Cavour, accolse il programma della Società nazionale italiana, che propagò; e rientrato nel 1859 in Toscana, fu intermediario a prepararla all'annessione al Regno di Vittorio Emanuele. Giornalista liberale dall'età di ventiquattro anni, dopo la pace di Villafranca prese la direzione del giornale La nazione sotto gli auspicî del Ricasoli e del Salvagnoli, con la cooperazione di Silvio Spaventa; e la tenne sino al 1860; nel quale anno, a ventisei appena di età, fu nominato professore di letteratura all'Università di Pisa e salì quella cattedra, che illustrò. Fondò una scuola rinnovatrice della critica letteraria; e non di critica solamente fu ristauratore, ma di storia letteraria maestro. Ritiratosi dalla cattedra nel 1900, l'università lo volle in qualche modo conservato senza dargli grave peso; e propose ed ottenne che splendesse ancora il suo valore in un corso complementare di esegesi dantesca. Fu di oltre sessant'anni il prodotto di quel forte ed acuto intelletto, di quella ricchezza di dottrina ad onore d'Italia, con l'amor patrio sentito sino all'estremo. Nel quarantesimo anno del suo insegnamento gli fu dedicata una Raccolta di studi critici dai dottori Ferrari, Manacorda e Pintor, suoi discepoli, con premessavi bibliografia, nella quale notate sono settecentoventiquattro sue pubblicazioni, che presentemente ammontano ad oltre 1200, tra libri, libretti ed articoli di storia civile e letteraria d'Italia.
      Il Senato, cui appartenne dal 4 marzo 1904, ebbe prova del suo affetto in doni notevoli alla Biblioteca: oggi dobbiamo gratitudine anche maggiore alla memoria del compianto collega per un legato di oltre duecento opere di storia del risorgimento; e del tesoro di un pugnetto delle ceneri di Dante, pervenute alle sue mani, come è detto nell'unitovi foglio. Era Alessandro D'Ancona accademico della Crusca, ben degno del posto, che occupava in quello de' Lincei, di portare la Croce del merito civile di Savoia e di sedere nel Consiglio superiore della pubblica istruzione. Poco ho detto di lui: più sanno e diranno i letterati; e la stessa storia, della quale fu maestro, darà al suo nome quello cui non bastano le accademie ed i cavalierati, la celebrità oltre la tomba. (Benissimo).

      Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 3 dicembre 1914.


Attività 0701_D'Ancona_Alessandro_IndiciAP.pdf