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Senato della Repubblica
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SOLE Nicola

  
  


    .:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:07/01/1833
Luogo di nascita:SENISE (Potenza)
Data del decesso:28/08/1901
Luogo di decesso:SENISE (Potenza)
Padre:Alessandro
Madre:ARONNE Antonia
Nobile al momento della nomina:No
Nobile ereditarioNo
Coniuge:Celibe
Fratelli:Vincenzo, padre di Nicola
Giuseppe
Domenica
Luisa
Parenti:Nicola, nipote
SOLE Nicola, zio
Luogo di residenza:SENISE
Titoli di studio:Laurea in giurisprudenza
Presso:Università di Napoli
Professione:Avvocato
Cariche politico - amministrative:Sindaco di Senise
Cariche amministrative:Consigliere provinciale di Potenza

    .:: Nomina a senatore ::.

Nomina:12/04/1890
Categoria:03 I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio
Relatore:Salvatore Majorana Calatabiano
Convalida:13/12/1890
Giuramento:10/12/1890
Annotazioni:Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d’inaugurazione di sessione parlamentare


    .:: Camera dei deputati ::.

Legislatura
Collegio
Data elezione
Gruppo
Annotazioni
X
Chiaromonte
5-5-1867*
Sinistra
Ballottaggio il 12 maggio 1867. Elezione in corso di legislatura
XI
Chiaromonte
20-11-1870
Sinistra
XII
Chiaromonte
8-11-1874
Sinistra
XIII
Chiaromonte
5-11-1876
Sinistra
XIV
Chiaromonte
16-5-1880
Sinistra
XV
Lagonegro (Potenza II)
29-10-1882
Sinistra


    .:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
      Giuseppe Saracco, Presidente

      Signori senatori! Nel volgere di quattro mesi, fra il 7 luglio ed il 15 corrente mese, la morte ci ha tolto sette colleghi, nelle persone dei senatori Buttini, D'Errico, Mirabelli, Piccioni, Morelli Domenico, Sole, Pallavicini Emilio. [...]
      Il mese di agosto si chiuse colla scomparsa di un cittadino che onorò la Provincia di Potenza. L'avvocato Nicola Sole, collega nostro dal dicembre 1890, si spense in Senise, dove era nato, in età di sessantotto anni.
      Nella sua gioventù l'avvocato Sole s'era avviato alla carriera della magistratura, ma travolto dalla politica militante, prese larga parte agli avvenimenti del 1860, che gli cagionarono seri fastidi dalla polizia borbonica, e lo additarono perciò alla riconoscenza de' suoi compaesani, i quali, per ben cinque volte, gli affidarono il mandato di rappresentare il collegio di Chiaramonte nella Camera dei deputati.
      Di Nicola Sole non si può dire in verità che abbia levato molto rumore intorno a sé, ma i suoi elettori si tennero sempre, e con ragione, soddisfatti della condotta del loro deputato, poiché sapevano che, animato da sentimenti di libertà e di indipendenza, attendeva scrupolosamente al dover suo, e negli atti suoi obbediva agli impulsi della coscienza, non mai all'interesse personale.
      Anche questa, ai dì nostri, non è sempre una virtù comune, che gli procacciò in ogni tempo le maggiori simpatie de' suoi conterranei, e di quanti ebbero con esso famigliarità di ufficio e di vita.
      Fu anche sindaco del paese nativo, e consigliere della provincia.
      Senatore dal dicembre 1890, non poté, a suo malgrado, perché affranto da assai tempo da crudele malattia, assistere alle nostre sedute con quella diligenza che in lui era costume, e ben egli si affliggeva che più non gli fosse concesso attendere al dover suo, come avrebbe desiderato di poter fare.
      Nicola Sole fu un vero patriota, e servì nobilmente il suo paese. Che la terra gli sia leggera, come noi di gran cuore gli auguriamo. (Bene). [...]
      LAMPERTICO. Domando la parola.
      PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
      LAMPERTICO. Non sapendo dire meglio di quello che ha detto il presidente, mi associo alle parole da lui pronunciate, come certo vi si associa il Senato.
      Rimane la consuetudine, sempre bella, di manifestare i nostri sentimenti alle famiglie. Però a me pare superfluo esprimere questo voto, non essendovi dubbio che il nostro Presidente lo compia, se già non lo ha prevenuto.
      PRESIDENTE. Mi sento in dovere di dichiarare al collega Lampertico che vennero già inviate le condoglianze del Senato alle famiglie dei defunti.
      COCCO-ORTU, ministro di grazia e giustizia e dei culti. Domando la parola.
      PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
      COCCO-ORTU, ministro di grazia e giustizia e dei culti. In nome del Governo, mi associo alle eloquenti parole di mesto rimpianto, al tributo di omaggio reso dal nostro Presidente agli eminenti cittadini, rapiti alle arti, al foro, alla magistratura, all'esercito, alla cosa pubblica; i quali furono tutti vanto e decoro del Parlamento, onore del nome italiano. (Approvazioni).

      Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 27 novembre 1901.


Attività 2108_Sole_IndiciAP.pdf