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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 01/04/1807 |
Luogo di nascita: | Torino |
Data del decesso: | 16/09/1877 |
Luogo di decesso: | Torino |
Padre: | Sebastiano |
Madre: | ARIOTTI Giuseppina |
Nobile al momento della nomina: | No |
Coniuge: | Nigra Giuseppina |
Parenti: | NIGRA Giovanni, suocero, senatore (vedi scheda) |
Luogo di residenza: | Torino |
Professione: | Avvocato |
Altre professioni: | Prefetto |
Carriera: | Prefetto di Reggio Emilia (11 settembre 1862-24 giugno 1863)
Prefetto di Piacenza (24 giugno 1863-12 settembre 1866) |
Cariche politico - amministrative: | Vicesegretario del Consiglio provinciale di Torino
Segretario del Consiglio provinciale di Torino
Sindaco di Torino |
Cariche amministrative: | Consigliere comunale di Torino |
Cariche e titoli: | Maggiore della Guardia nazionale di Torino (1848) |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 02/29/1860 |
Categoria: | 03 | I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio |
Relatore: | Giuseppe Marioni |
Convalida: | 11/04/1860 |
Giuramento: | 02/04/1860 |
Annotazioni: | Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d'inaugurazione di sessione parlamentare |
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.:: Onorificenze ::. |
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Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 8 maggio 1853
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 31 dicembre 1854
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 20 marzo 1865
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 1° ottobre 1871 |
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.:: Camera dei deputati ::. |
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Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
IV | Lanusei | | 2 febbraio 1850 | | Ballottaggio il 3 febbraio 1850 |
V | Torino IV | | 8 dicembre 1853 | | |
VI | Torino IV | | 15 novembre 1857 | | |
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.:: Senato del Regno ::. |
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Commissioni: | Membro della Commissione di contabilità interna (5 marzo 1861-21 maggio 1863) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Sebastiano Tecchio, Presidente
Signori Senatori!
[...] Giovanni Notta, nato a Torino il 4 gennaio 1807.
Tra gli avvocati, che molti erano e valentissimi nella metropoli, acquistò nome onorato per non comune dottrina, per sottile prudenza, per eloquio facile e chiaro.
In fatto di lealtà, altri senza dubbio gli tornavano eguali, ma nessuno l’ha mai superato. Di qui la grande fiducia che in lui ponevano clienti e amici elettissimi.
Sin dai primi mesi del ‘48 fu nominato Maggiore della Guardia nazionale in Torino e si segnalò tra coloro che, antivedendo come i servigi della Guardia si manifesterebbero necessarî subitoché il regio esercito corresse al Ticino, efficacemente provvidero alla istruzione, alla disciplina, alle esercitazioni degli ufficiali e dei militi di quelle numerose legioni.
Chiamato ben tosto alla Camera dei Deputati, sedette vicino a quei del centro sinistro. Nelle questioni, che diceano ecclesiastiche, non cedea nulla nulla delle prerogative naturalmente proprie dello Stato e del Principe: nelle altre, che riguardavano le libertà interne, zelava con grande amore la osservanza dello Statuto, ed incitava i governanti a interpretarne gli articoli con qualche larghezza: nella più momentosa, che andò sotto il nome di questione italiana, era infuocato così da poterlosi per avventura appaiare agli audaci.
Sindaco di Torino dal ‘56 [sic] al ‘59, fece prova di soda perizia nelle cose amministrative, e di speciale sollecitudine ai rispetti della finanza e delle scuole primarie; due capitali bisogne, nel governo delle quali il Municipio torinese non indarno aspirava alla gloria di porsi tipo e modello ad altri Municipî moltissimi e forse a tutti.
Dopo il ‘59, Prefetto a Reggio Emilia, e quinci a Piacenza. Soprastette a quelle cospicue provincie così equamente, che anche oggidì, passato assai tempo, il suo nome vi è ricordato con sinceri sensi di stima e di gratitudine.
Nel 29 febbraio del 1860, assunto alla dignità senatoria. Nella tornata del 16 marzo 1861, discutendosi uno schema di legge sulla istruzione elementare, portò in mezzo parecchi consigli, a lui dettati dal lungo affetto e dalla esperienza.
Visse gli ultimi anni nel ritiro e nella quiete domestica. Stava per giungere al settantesimo primo, quando una breve, ma incurabile malattia, lo assalì nella sua villetta di Moncalieri; e addì 16 del settembre lo condusse alla pace perpetua.
Nei suoi concittadini permane vivissimo il desiderio dell’ottimo amministratore, del cittadino liberale, dell’uomo integerrimo.[...]
Signori, [...]
Così non corre giorno che non dica:
Vitae summa brevis spem nos vetat inchoare longam.(1)
Così non corre giorno che non ci stimoli ad affrettare i lavori che il Senato porge in tributo al Re ed alla patria.
(1) Horat., Od., IV, 1, 15.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 17 dicembre 1877.
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Attività 1591_Notta_IndiciAP.pdf |
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