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Senato della Repubblica
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ASSANTI Damiano

  
  


    .:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:07/09/1809
Luogo di nascita:CATANZARO
Data del decesso:27/02/1894
Luogo di decesso:ROMA
Padre:Francesco
Madre:Rhodio Maddalena
Nobile al momento della nomina:No
Nobile ereditarioNo
Coniuge:TARCHIANI Emilia
Figli: Roberto
Fratelli:ASSANTI Cosmo
Parenti:PEPE Florestano, zio
PEPE Guglielmo, zio
Luogo di residenza:ROMA
Indirizzo:Via dell'Esquilino, 12
Altra residenza:NAPOLI
Indirizzo:Strada Costantinopoli, 19
Professione:Militare di carriera (Esercito)
Carriera giovanile / cariche minori:
Carriera:Colonnello (Esercito dell'Italia meridionale) (11 luglio 1860), poi (Esercito italiano) (13 aprile 1862)
Maggiore generale (22 aprile 1868-8 dicembre 1872)
Cariche e titoli: Commissario civile della spedizione comandata da Guglielmo Pepe (20 aprile 1848)
Sottoispettore della Guardia nazionale delle provincie calabresi (2 agosto-28 ottobre 1861)
Prefetto di Bari (17 agosto 1862-11 gennaio 1863)
Comandante in seconda della Guardia nazionale di Napoli (10 luglio 1864-28 aprile 1865)

    .:: Nomina a senatore ::.

Nomina:11/06/1873
Categoria:03 I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio
Relatore:Tommaso Spinola
Convalida:19/11/1873
Giuramento:01/06/1874

    .:: Onorificenze ::.

Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia 12 giugno 1861
Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 9 novembre 1862
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 25 gennaio 1863
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 7 settembre 1864
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 22 aprile 1868
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 12 febbraio 1871

    .:: Servizi bellici ::.

Periodo:1848-1849 prima guerra d'indipendenza,
1860-1861 campagna per l'indipendenza e l'unità d'Italia,
1866 terza guerra d'indipendenza,
Arma:Esercito: fanteria
Decorazioni:Medaglia a ricordo delle guerre combattute per l'Indipendenza e l'Unità d'Italia

    .:: Camera dei deputati ::.

Legislatura
Collegio
Data elezione
Gruppo
Annotazioni
VIII
Chiaravalle Centrale
27-1-1861*
Destra
Ballottaggio il 3 febbraio 1861
IX
Chiaravalle Centrale
31-12-1865**
Destra
Ballottaggio il 7
gennaio 1866. Elezione in corso di legislatura
X
Pozzuoli
10-3-1867***
Destra
Ballottaggio il 17 marzo 1867. Cessazione per nomina a maggiore generale. Rieletto il 24 maggio 1868 con ballottaggio il 31 maggio 1868
XI
Pozzuoli
20-11-1870****
Destra
Ballottaggio il 27 novembre 1870. Cessazione per nomina a senatore


    .:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
      Domenico Farini, Presidente

      Signori senatori! Un forte, un venerato patriotta, il senatore Damiano Assanti è morto stamani, alle dieci, in Roma. (Impressione).
      Per amor di libertà cacciato in carcere con Carlo Poerio nel 1844; a fianco di Guglielmo Pepe combattente valoroso nella gloriosa difesa di Venezia; uno dei prodi che seguirono Garibaldi alla liberazione del Mezzodì, Damiano Assanti, consacrò la lunga vita di quasi ottantacinque anni al culto ed alle opere per redimere la patria.
      Nato a Catanzaro l'anno 1809, era stato in gioventù guardia d'onore di Re Ferdinando, riprese le armi nel 1818 fra i volontari napoletani accorrenti in Lombardia. Commissario civile presso il comandante le truppe napoletane nel Veneto, il suo valore lo elevò a tenente colonnello. Colonnello nell'esercito dell'Italia meridionale, poi comandante di brigata, nella battaglia durata i primi due giorni di ottobre sotto Capua si segnalò tanto da meritare la croce dell'ordine militare di Savoia. (Benissimo).
      Ispettore della guardia nazionale nelle Calabrie; il suo nome, le sue aderenze, la popolarità che vi godeva operarono efficacemente a dare ordine alla milizia, pace alle popolazioni. Né fu da meno, nel supremo intento di procacciare contentezza e benessere alle provincie che egli tanto aveva contribuito a fare libere, o quando resse, per breve tempo, nel 1862 la prefettura di Bari, o quando nel 1864 comandò in secondo la guardia nazionale di Napoli.
      Alla guerra del 1866 anelò invano di partecipare a capo dell'ottantaduesimo reggimento di fanteria di cui aveva impetrato il comando: cessò di militare l'otto dicembre 1872 col grado di maggior generale.
      deputato al Parlamento per quattro legislature (VIII-XI) stette fra quegli imperterriti che nessuna piccola considerazione fece deviare mai dal grande scopo di dare alla patria, liberata per fortuna di eventi e saviezza d'uomini, tale robusto assetto che né sventure, né passioni, né insipienze potessero infirmare.
      Senatore dal novembre 1873 in poi era in quest’Aula dei più assidui, dei più stimati, dei più amati.
      Qui egli rammentava più d'una epica pagina del nostro risorgimento; la sua maschia figura, la sua rubesta vecchiaia, il suo animo nobilissimo, ammonivano, confortavano.
      Aveva, per l'Italia, sfidato la bieca tirannide e le orrende prigioni, il piombo micidiale; nessuno dei patimenti che infrangono il corpo e tormentano l'animo lo aveano vinto: nulla lo aveva mosso o scosso.
      Era un grande esempio!
      Al feretro che rinserra il cittadino purissimo, il soldato valoroso che a Napoli, in carcere, in esilio, in Parlamento con tenacia invitta, con carattere da antico volle la indipendenza e l'unità nazionale il Senato addolorato manda l'estremo addio! (Approvazioni vivissime e generali).
      PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l’onorevole Cavalletto.
      SENATORE CAVALLETTO. Ad isfogo dell’animo addoloratissimo per la perdita dell’illustre amico Damiano Assanti, io sento il bisogno di tributare alla sua memoria venerata e gloriosa una parola di compianto, di affetto e di riconoscenza.
      Io lo conobbi nella difesa di Venezia del 1848-1849 e fui colà suo compagno d’armi, lo riconobbi qui in Senato, e qui la nostra amicizia di allora si riaffermò, perché egli buono e cortese mi onorava di una amicizia affettuosa, cordiale della quale io gli era assai riconoscente.
      Io saluto e onoro la sua memoria, in nome di Venezia, alla cui difesa egli strenuamente combatté con un’eletta di ufficiali napoletani, guidati dall’illustre generale Guglielmo Pepe, e concorse a rialzare l’onore delle armi italiane e vendicare coi Veneti l’offesa straniera del 1827. Quest’eletta di prodi non solo rialzò l’onore italiano, ma ispirò nella generazione presente quel sentimento di sicurezza nei destini d’Italia che doveva poi condurci alla rivincita e a compiere destini della patria nostra.
      A questo illustre, a questo generoso soldato e patriota sia perenne la riconoscenza di Venezia e dell’Italia.
      Io prego il Senato di voler mandare ai suoi figli, che egli educò nell’amore d’Italia, una parola di compianto e di affetto (Bene, benissimo, bravo).
      PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l’onorevole Sprovieri Francesco.
      SENATORE SPROVIERI F. Dopo le parole dette dal nostro illustre Presidente e quelle del nostro collega Cavalletto, non aggiungo altro e mi associo alla proposta di mandare le condoglianze alla famiglia, tanto più che l’onorevole Assanti è stato mio superiore nel lungo assedio di Venezia.
      PRESIDENTE. Pongo ai voti la proposta dell’onorevole Cavalletto, cui si è associato l’onorevole Sprovieri, perché piaccia al Senato mandare alla famiglia Assanti le proprie condoglianze.
      Chi l’approva è pregato di alzarsi. (Approvato).
      I signori senatori saranno più tardi avvisati del giorno e dell’ora in cui avranno luogo i funerali del senatore Assanti.

      Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 27 febbraio 1894.

Note:Il nome completo risulta essere: "Damiano Felice Gaetano".
Secondo altra fonte risulta nato il 16 luglio 1809.


Attività 0100_Assanti_IndiciAP.pdf