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Senato della Repubblica
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MARTINI Tommaso

  
  


    .:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:09/02/1822
Luogo di nascita:ORIA (Lecce) - oggi (Brindisi)
Data del decesso:24/04/1893
Luogo di decesso:NAPOLI
Padre:Giuseppe
Nobile al momento della nomina:No
Nobile ereditarioNo
Coniuge:GATTINI Isabella, dei nobili
Figli: Elena, che sposò Gennaro CARISSIMO, genero, senatore (vedi scheda) e madre di Maria ISABELLA
Maria Annina, che sposò Gennaro CARISSIMO dopo la morte della sorella Elena
Parenti:GATTINI Francesco, conte, suocero, senatore (vedi scheda)
Luogo di residenza:LECCE
Professione:Industriale-agricoltore
Cariche politico - amministrative:Sindaco di Oria (7 dicembre 1854-14 giugno 1856)
Presidente del Consiglio provinciale di Lecce (1860)
Cariche amministrative:Decurione di Oria (14 maggio 1847-16 agosto 1853) (23 ottobre 1855-24 novembre 1855) (26 luglio 1858-8 luglio 1861)
Consigliere comunale di Oria (1860)
Consigliere comunale di Lecce (1887)
Consigliere provinciale di Lecce per il mandamento di Oria (21 settembre 1879-confermato sino al 17 luglio 1891)
Membro della Deputazione provinciale di Lecce (7 dicembre 1887, confermato sino al 16 novembre 1890)
Cariche e titoli: Membro del Consiglio d'amministrazione dell'Opera di mendicità di Lecce (16 febbraio 1864)
Fondatore dell'Ospedale civile di Oria (27 maggio 1887)
Subeconomo della Diocesi di Oria
Censore della Banca nazionale, sede di Lecce
Presidente della Congregazione di carità di Oria
Luogotenente della Guardia nazionale
Membro del Consiglio d'amministrazione dell'Educatorio "Vittorio Emanuele" di Lecce
Membro del Consiglio d'amministrazione dell'Orfanotrofio "Principe Umberto" di Lecce
Presidente del Consiglio d'amministrazione dell'Orfanotrofio "Principe Umberto" di Lecce
Membro del Consiglio d'amministrazione dell'Asilo infantile di Lecce

    .:: Nomina a senatore ::.

Proponente:Prefetto di Lecce30/10/1890
Prefetto di Lecce
    Silvagni David
13/06/1892
Nomina:11/21/1892
Categoria:21 Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria
Relatore:Salvatore Majorana Calatabiano
Convalida:12/12/1892
Giuramento:12/12/1892

    .:: Onorificenze ::.

Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia marzo 1879


    .:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
      Marco Tabarrini, Vicepresidente

      Signori senatori! Anche il breve periodo di tempo che trascorse dall'ultima adunanza del Senato, fu contristato dalla perdita dolorosa di quattro nostri colleghi: il commendatore Tommaso Martini, il conte Enrico Fossombroni, il prof. Arnaldo Cantani, il prof. Antonio Ciccone.
      Tommaso Martini nacque in Oria, nel circondario di Brindisi, il 2 di settembre del 1822. Il largo censo da lui ereditato non gli fu tentazione d'ozio, ma sprone ad opere egregie. Gli studi afforzarono e diressero al bene i suoi sentimenti liberali e la naturale generosità del suo animo. Amministratore solerte del suo, raddoppiò la diligenza nell'amministrare il patrimonio degli istituti di beneficenza a lui confidati. Fu eletto sempre dal 1860 in poi al Consiglio della provincia [sic]; ed in tale qualità governò con cura paterna l'ospizio di santa Filomena di Lecce. Non pago di dare l'opera sua agli istituti esistenti, fondò in Oria uno spedale, dotandolo del suo di ben 100 mila lire. E tanto era l'affetto per questa umile terra ove era nato, che ne scrisse una storia, ricca di ricerche erudite, da lui pubblicata in Lecce nel 1884.
      Nell'ultima crisi vinicola ed agraria che desolò la Provincia di Lecce, gran numero di contadini e di braccianti erano rimasti senza lavoro e senza pane. Il cuore del Martini non resse a quello spettacolo, e tosto mise mano ad un cospicuo edifizio sulle mura di Lecce, ove trovarono lavoro le braccia inoperose. Non è quindi meraviglia se all'annunzio della sua morte, avvenuta in Napoli il 25 di aprile ultimo, tra i primi a far giungere condoglianze alla famiglia, fossero gli operai da lui così generosamente soccorsi.
      Era stato nominato senatore con decreto del 21 novembre 1892, e prestò giuramento nel successivo 12 dicembre. La sua nomina ebbe il plauso universale, perché il Martini meglio che dissertare sui mali delle classi lavoratrici, le soccorse largamente del suo, facendo benedire la ricchezza spesa in modo così generoso ed umano. (Benissimo). [...]
      LACAVA, ministro di agricoltura, industria e commercio. Domando la parola.
      PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
      LACAVA, ministro di agricoltura, industria e commercio. Il Governo si associa a quanto testé dicevano l’onorevole Presidente e gli altri senatori, per la morte dei compianti senatori Enrico Fossombroni, Tommaso Martini, Arnaldo Cantani e Antonio Ciccone.
      Io temerei di turbare gli elogi tributati, per quanto commoventi, altrettanto veri ed esatti dal nostro Presidente, se io ne aggiungessi altri. [...]
      Per il Martini aggiungo che egli aveva una qualità molto rara, cioè che per quanto grande era la sua modestia, altrettanto era grande il suo amore per le opere filantropiche. Il suo luogo natio, la sua provincia hanno perduto un grande benefattore. [...]
      PRESIDENTE. Il signor senatore Sprovieri ha proposto che siano inviate le condoglianze del Senato alle famiglie dei senatori defunti.
      Chi approva questa proposta è pregato di alzarsi.
      (È approvata).
      Le condoglianze saranno inviate alle famiglie quanto prima.

      Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 6 maggio 1893.


Attività 1401_Martini_Tommaso_IndiciAP.pdf