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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 03/06/1811 |
Luogo di nascita: | MILANO |
Data del decesso: | 02/07/1876 |
Luogo di decesso: | ROMA |
Padre: | Giovanni |
Madre: | FERRARIO Rosalinda |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Coniuge: | Celibe |
Fratelli: | Carlo |
Parenti: | FERRARI Francesco, zio, fratello del padre |
Luogo di residenza: | ROMA |
Indirizzo: | Via Cacciabove, 27 |
Titoli di studio: | Laurea in giurisprudenza |
Presso: | Università di Pavia |
Professione: | Docente universitario |
Altre professioni: | Scrittore |
Carriera giovanile / cariche minori: | Professore di Filosofia al Liceo di Rochefort-sur-mer (1840), Professore supplente di Filosofia all'Università di Strasburgo (ottobre 1841-31 gennaio 1842) (20 marzo-dicembre 1848) , Professore di Filosofia al Liceo di Bourges (dicembre 1848-giugno 1849) |
Carriera: | Professore onorario dell'Università di Napoli (9 febbraio 1862)
Professore di Filosofia della storia all'Accademia scientifico-letteraria di Milano (28 marzo 1862)
Professore ordinario di Filosofia all'Università di Torino (1864)
Professore ordinario di Filosofia della storia all'Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento di Firenze (28 giugno 1865) |
Cariche e titoli: | Direttore e fondatore della rivista "L'Ateneo" (1836)
Membro straordinario del Consiglio superiore della pubblica istruzione (6 novembre 1864)
Membro ordinario del Consiglio superiore della pubblica istruzione (6 dicembre 1865-dicembre 1866)
Membro corrispondente dell'Istituto lombardo di scienze e lettere di Milano (21 febbraio 1861)
Membro effettivo dell'Istituto lombardo di scienze e lettere di Milano (18 gennaio 1864)
Membro ordinario della Società reale di Napoli (20 maggio 1862)
Socio corrispondente della Deputazione di storia patria per le antiche province modenesi (1870)
Socio effettivo della Deputazione di storia patria per le antiche province modenesi (1880)
Socio emerito della Deputazione di storia patria per le antiche province modenesi (1895)
Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei di Roma (19 marzo 1876) |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 05/15/1876 |
Categoria: | 03 | I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio |
Relatore: | Francesco Pallavicini |
Convalida: | 06/06/1876 |
Giuramento: | 06/06/1876 |
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.:: Onorificenze ::. |
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Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia
Cavaliere dell'Ordine civile di Savoia 30 aprile 1876 |
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.:: Camera dei deputati ::. |
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Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
VII | Luino | | 25-3-1860 | Sinistra - Radicale federalista | |
VIII | Gavirate | | 27-1-1861* | Sinistra - Radicale federalista | Ballottaggio il 3 febbraio 1861 |
IX | Gavirate | | 22-10-1865** | Sinistra - Radicale federalista | Cessazione per nomina a membro del Consiglio superiore della pubblica istruzione |
X | Gavirate | | 10-3-1867 | Sinistra - Radicale federalista | |
XI | Gavirate | | 20-11-1870 | Sinistra - Radicale federalista | |
XII | Gavirate | | 8-11-1874*** | Sinistra - Radicale federalista | Cessazione per nomina a senatore |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Gennaro De Filippo, Vicepresidente
Onorevoli colleghi! La pietosa consuetudine di rammemorare da questo seggio i colleghi che andiamo man mano perdendo, mi costringe, o Signori, a rinnovarvi il dolore amarissimo della inopinata morte del senatore Giuseppe Ferrari, in cui fu rapito alla scienza uno de' suoi atleti, all'Italia un cittadino de' più illustri, a quest'Assemblea uno de' più chiari ornamenti.
Nato in Milano nel 1812 [sic] da modesta famiglia, e in tempi non punto propizi agli alti studi, da per sé vi si aprì la via, aiutatovi solo da Gian Domenico Romagnosi, il quale spese gli anni cadenti della perseguitata sua vita in un domestico insegnamento che fu un vero apostolato.
L'edizione completa che ancor giovane imprese il Ferrari delle opere di Giambattista Vico, manifestò quali fossero le sue scientifiche propensioni, e il libro che contemporaneamente diè fuori sulla Mente di quel grande divinatore di una scienza tanto nuova quanto vera, rivelò le norme e ad un tratto la potenza del suo ingegno.
Quel libro lo levò tosto in fama, onde avvenne, che condottosi in Francia, ove gli parve allora poter solo trovare un aere spirabile per suo intelletto, vi fu da Vittorio Cousin nominato professore nell'Università di Strasburgo. Così egli entrò nell'arringo del pubblico insegnamento, nel quale dovea poi in patria cogliere tanta messe di onore.
Osteggiato dalla fazione oltramontana, nobilmente si difese, invocando quella libertà della scienza, che va fra le più preziose conquiste de' tempi nostri, e della quale egli sempre si vantaggiò nel suo insegnamento e ne' suoi scritti, senza venir meno mai ai riguardi dovuti alle dottrine ed alle persone de' suoi avversari.
Giuseppe Ferrari vivrà nelle opere sue; vivrà nel ricordo di quanti l'hanno conosciuto ed amato, e di quanti hanno in pregio l'ingegno, il sapere e l'onestà pubblica e privata. Pur troppo noi non ne potemmo gioire che per giorni brevissimi; la nostra festosa accoglienza fu pari alla grande soddisfazione che egli mostrava di trovarsi in mezzo a noi; ed appunto per questo, al lutto che la morte del senatore Ferrari ha destato in tutta Italia, noi abbiamo un argomento per aggiungere un nostro speciale e più acerbo rimpianto.
(Segni d'approvazione).
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 10 luglio 1876.
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Note: | Secondo altra fonte risulta nato il 7 marzo 1811.
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Attività 0971_Ferrari_Giuseppe_IndiciAP.pdf |
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