Il 9 dicembre 2008 si è svolto nella Libreria - Centro di informazione del Senato un incontro tra le classi di V ginnasio e II liceo del Liceo Classico "Giovan Battista Vico" di Nocera Inferiore (Salerno) e i senatori Pietro Marcenaro, recentemente eletto Presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, e Rossana Boldi, Presidente della 14a Commissione permanente (Politiche dell'Unione europea). Entrambi i senatori, insieme ad alcuni deputati, sono membri della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.
L'incontro si iscrive in una serie di iniziative che il Senato della Repubblica, e in particolare l'Ufficio comunicazione istituzionale, ha avviato per celebrare il 60mo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani (10 dicembre 1948), aderendo in tal modo alla campagna "Conosci i tuoi diritti" promossa dall'ONU.
Il senatore Marcenaro ha svolto un ampio intervento introduttivo, soffermandosi in particolare sulle funzioni di promozione e tutela dei diritti umani attribuite al Consiglio d'Europa. Tale organismo, istituito nel maggio del 1949, ha il compito di contrastare, tra le altre, le violazioni concernenti la tratta degli esseri umani, la schiavitù e il razzismo ed è tra le poche organizzazioni internazionali a prevedere espressamente un sistema sanzionatorio, attivabile anche dai privati cittadini, che può portare alla condanna degli Stati. Il senatore ha poi evidenziato come i diritti umani tendano a precedere le stesse Costituzioni statali, così come le Costituzioni statali precedono la legislazione ordinaria. Passando ad affrontare la questione del sessantenario della Dichiarazione universale dei diritti umani, il senatore Marcenaro ha sottolineato come essa, pur essendo priva di valore normativo cogente, abbia rappresentato una tappa fondamentale nella storia dell'umanità perché, subito dopo la tragedia della seconda guerra mondiale, ha riconosciuto a ciascun individuo la titolarità dei diritti umani essenziali ed ha messo in evidenza il ruolo primario svolto nella redazione della Dichiarazione da Eleanor Roosevelt, vedova del Presidente americano Franklin Delano Roosevelt e all'epoca Presidente della Commissione per i diritti umani dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, e dal giurista francese René Cassin.
La senatrice Boldi ha accennato alla storia della Commissione straordinaria del Senato per la tutela e la promozione dei diritti umani, di cui ha fatto parte nella XIV legislatura, già costituita nell'ancora precedente XIII legislatura come Comitato contro la pena di morte. Sulla tematica della pena capitale l'Italia si è infatti a lungo e fortemente impegnata, dapprima per stimolare il Parlamento europeo e le altre istituzioni comunitarie a sostenere l'iniziativa e farsene promotori e successivamente, nel dicembre 2007, per far approvare dall'Assemblea generale dell'ONU la risoluzione per la moratoria universale della pena di morte. La senatrice ha quindi approfondito l'attività che la Commissione per i diritti umani del Senato ha sviluppato nel corso degli anni, ricordando in particolare il successo ottenuto, insieme con altre istituzioni, in merito al caso di Amina Lawal, una ragazza nigeriana condannata a morte per adulterio nel 2002 in base alla legge islamica della sharia e successivamente assolta anche grazie ad un'imponente mobilitazione dei mass media internazionali. La senatrice Boldi ha poi raccontato di essere reduce da una visita in Israele, nel corso della quale ha potuto riscontrare le terribili condizioni di vita della popolazione civile israeliana, sottoposta al tiro dei razzi Qassam provenienti dalla striscia di Gaza, lamentando la parzialità - a suo dire - delle organizzazioni non governative e più in generale della comunità internazionale nei riguardi del conflitto israelo-palestinese.
Le due classi hanno quindi rivolto alcune domande ai senatori e successivamente hanno assistito ad una seduta di Assemblea di Palazzo Madama.