La Commissione Sanità, in Ufficio di Presidenza giovedì 29 settembre, ha svolto l'audizione del coordinatore del gruppo di studio di bioetica della Società Italiana di Anestesi, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI), Giuseppe Gristina, nell'ambito dell'esame del ddl n. 10-B e connessi, recante disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento.
Come riferito il 27 settembre dal Presidente della Commissione Tomassini, in Ufficio di Presidenza si è convenuto all'unanimità, di svolgere un ciclo di audizioni da tenersi dinanzi all'Ufficio di Presidenza integrato, in merito al disegno di legge sul testamento biologico, all'esame in sede referente. Si è quindi stabilito di ascoltare i seguenti soggetti: la Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (SIAARTI), la Società italiana di nutrizione enterale e parenterale (SINPE), il Centro nazionale trapianti, la Società italiana di medicina legale e delle assicurazioni (SIMLA), la Federazione italiana medici di medicina generale (FIMMG), la Federazione nazionale dell'ordine dei medici chirurghi e odontoiatri (FNOMCeO), la Società italiana di cure palliative (SICP), la Commissione nazionale cure palliative e terapie del dolore, la Società italiana di neurologia (SIN) e un esperto dell'Istituto neurologico "C. Besta" di Milano.La Conferenza dei Capigruppo, riunitasi il 27 settembre, ha approvato il calendario dei lavori fino al 6 ottobre
La prossima settimana l'Aula sarà impegnata nell'esame del ddl n. 2422, sull'attività venatoria in ambiti territoriali diversi da quello di appartenenza e del ddl n. 1969-B, sulla Convenzione Consiglio d'Europa per la protezione dei minori. E' inoltre in agenda lo svolgimento delle relazioni della Commissione antimafia sul riciclaggio e le infiltrazioni mafiose nel gioco lecito e illecito.
Il Parlamento in seduta comune è convocato martedì 4 ottobre, alle ore 15, per l'elezione di un giudice della Corte Costituzionale e di un componente del Consiglio Superiore della Magistratura. La chiama avrà inizio dagli onorevoli Senatori.
Da mercoledì 5 ottobre alle ore 14 la Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei Diritti umani avvierà un ciclo di audizioni sul tema "Politica estera e diritti umani", che sarà inaugurato dal Sen. Lamberto Dini, già Ministro degli Affari esteri.
Alle audizioni parteciperanno personalità che hanno o hanno avuto responsabilità di governo in Italia e in Europa, rappresentanti della diplomazia italiana portatori di esperienze particolarmente significative, studiosi e esponenti della cultura e della società civile, tra i quali: il Sottosegretario Enzo Scotti (11 ottobre), l'Avvocato iraniana Shirin Ebadi (18 ottobre), l'Onorevole Massimo D'Alema (26 ottobre), la Vicepresidente del Senato, Emma Bonino (8 novembre), l'Onorevole Bernard Kouchner (29 novembre), l'Ambasciatore Laura Mirachian (6 dicembre).
Le conclusioni saranno affidate al Ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini.
Scrive in una nota di presentazione il Presidente della Commissione, Pietro Marcenaro: "Nel corso degli ultimi anni la questione dei diritti umani si è generalmente presentata nella forma dell'emergenza umanitaria e spesso ha dovuto affrontare il dilemma tra ricorrere alla forza e all'azione militare o assistere impotenti a crimini contro l'umanità o a veri e propri genocidi.È possibile che i diritti umani divengano un aspetto strutturale e sistematico della politica estera che, senza ignorare le emergenze ricorrenti, guardi al medio e lungo periodo e si proponga di prevenire con l'azione politica il ricorso alla forza? E questo cosa comporterebbe nella definizione delle strategie generali di politica estera e nelle stesse direttive alla nostra struttura diplomatica? E quali sono le possibilità di concreti passi in avanti su questo terreno nelle grandi organizzazioni internazionali a partire dalle Nazioni Unite e nella stessa Unione Europea? Come si può affrontare la contraddizione che sovente si manifesta tra principi e interessi, e come si può ricercare un equilibrio più convincente tra Realpolitik e valori? Che relazione esiste tra difesa dei diritti umani e affermazione dello stato di diritto e della democrazia e quali sono le possibilità e i limiti di azione in questo campo? Queste sono solo alcune delle domande che poniamo ai nostri testimoni e ai colleghi che intenderanno partecipare. Da ultima la vicenda libica segnala l'urgenza di approfondire la ricerca e la discussione su questo tema".