Mercoledì 30 marzo la Commissione per il federalismo fiscale riunita con la Commissione Bilancio della Camera ha svolto l'audizione di Gianfranco Viesti, rappresentante del CERPEM, Centro Ricerche per il Mezzogiorno, e di rappresentanti della Corte dei conti. Giovedì 31 marzo, invece, si è svolta l'audizione del Comitato di rappresentanti delle autonomie territoriali. Entrambe le audizioni rientrano nell'ambito dell'esame dello schema del ddl recante disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione degli squilibri economici e sociali. nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione degli squilibri economici e sociali (atto n. 328).
Nella seduta antimeridiana di mercoledì 30 marzo l'Aula ha avviato la discussione della disciplina della rappresentanza istituzionale locale degli italiani residenti all'estero, proposta dai ddl 1460 e connessi, contenuta in un testo unificato costituito da un Comitato ristretto nell'ambito della Commissione Affari esteri. Nel pomeriggio è stato quindi deciso il rinvio del provvedimento in Commissione per trenta giorni.
Il relatore, sen. Tofani, nell'illustrare il provvedimento ha evidenziato come il testo risultante tenga conto del contenuto dei singoli ddl presentati e di quanto emerso nelle numerose audizioni svolte in sede di Comitato ristretto; le disposizioni contenute riguardano sia la disciplina dei Comitati degli italiani all'estero (Comites) sia del Consiglio generale degli italiani all'estero (Cgie).
E' stato presentato giovedì 31 marzo, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, il volume "Dipinti dal Quattrocento al Settecento nelle Raccolte d'Arte del Senato". La pubblicazione, frutto di un lungo lavoro scientifico, ripropone, rivisitandola, una parte dell'importante patrimonio culturale custodito e conservato nei Palazzi ora sedi di uno dei rami del Parlamento.
L'Assemblea di Palazzo Madama, nella seduta antimeridiana del 30 marzo, ha approvato in via definitiva il ddl n. 2568 sulla tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori, già approvato dalla Camera. Il ddl ha ricevuto il voto favorevole di tutti i gruppi ad eccezione del gruppo Pd che si è astenuto.
Martedì 29 marzo la sen. Gallone aveva riferito sul ddl, illustrandone l'importanza in quanto "non solo affronta nuovamente, con la finalità di potenziarli, i diritti che vanno riconosciuti alle donne madri in stato di detenzione ma, soprattutto, cerca di consolidare le tutele inalienabili dovute avanti a tutto, prioritariamente, ai figli minori di queste donne".
"L'obiettivo di questo provvedimento - ricorda la senatrice - è quello della tutela del minore ed è anche la prima risposta concreta a una volontà espressa non molto tempo fa dal ministro guardasigilli Alfano, che disse: «Mai più bambini in carcere»".
Il provvedimento approvato innalza da tre a sei anni l'età del bambino al di sotto della quale non può essere disposta o mantenuta la custodia cautelare della madre in carcere, salvo esigenze di eccezionale rilevanza. Tra le disposizioni previste c'è anche la possibilità per le madri di scontare un terzo della pena o almeno quindici anni in case famiglia protette e istituti di custodia attenuata e la disciplina del diritto di visita al figlio infermo o gravemente malato.