La Commissione Lavori pubblici, riunita in sede deliberante, ha approvato in via definitiva il ddl n. 3121 sulla circolazione stradale nelle aree aeroportuali, già approvato dalla Camera. Il testo prevede che al fine di gestire i flussi veicolari in entrata e in uscita negli aeroporti aperti al traffico civile, la direzione aeroportuale dell'Ente nazionale per l'aviazione civile (ENAC) competente per territorio, sentita la società o ente di gestione aeroportuale, può, con ordinanza, "istituire corsie o aree nelle quali è limitato l'accesso o la permanenza, tenendo conto delle specifiche caratteristiche infrastrutturali e del traffico dell'aeroporto".
Nella seduta antimeridiana l'Assemblea ha approvato una mozione sulle agenzie di rating - firmata dai senatori Gasparri, Finocchiaro, D'Alia, Viespoli, Rutelli, Pistorio, Quagliariello, Barbolini, Boldi, Augello, Azzollini, Baldassarri, D'Ubaldo, Fontana, Leddi, Garavaglia Massimo, Gustavino e Musso - che impegna il Governo «a sostenere, nelle sedi istituzionali dell'Unione europea, ogni opportuna iniziativa affinché le proposte della Commissione europea in materia di regolamentazione dei mercati finanziari vengano discusse ed approvate nel più breve tempo possibile».
La mozione ricorda che «nel 2008, la crisi dei mutui subprime e dei derivati ed il fallimento della banca Lehman Brothers hanno evidenziato la fragilità di tale sistema e hanno fatto emergere, non senza sorprese, un livello di trasparenza e di qualità delle informazioni prodotte dalle agenzie del tutto insoddisfacente. I clamorosi errori di valutazione commessi dalle principali agenzie internazionali di rating, ripetuti anche dopo il 2008, hanno provocato significative perdite di capitali nei mercati internazionali con ricadute pregiudizievoli su cittadini, banche ed imprese, e aperto un ampio dibattito a livello internazionale volto a correggere e rimuovere le cause di tale situazione».
La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, riunitasi martedì 6 marzo, ha approvato modifiche e integrazioni al calendario corrente e il nuovo calendario dei lavori fino al 22 marzo 2012. Fermi restando gli altri argomenti previsti per la settimana corrente, nella giornata di giovedì 8 marzo sarà esaminata la mozione n. 576 sul riequilibrio della rappresentanza politica. Le mozioni sul contrasto alla violenza sulle donne, già previste dal calendario precedentemente approvato, saranno esaminate in altra data.
La prossima settimana, a partire dalla seduta pomeridiana di martedì 13 marzo, sarà discusso il disegno di legge di ratifica della convenzione penale contro la corruzione. Nella giornata di mercoledì 14 saranno esaminati il decreto-legge in materia di elezioni amministrative di maggio 2012 e la relazione della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari sull'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni telefoniche del senatore Vizzini. La seduta pomeridiana di mercoledì 14 marzo avrà inizio alle ore 17, in relazione alla convocazione del Consiglio di Presidenza alle ore 15. In avvio di seduta, il Ministro della salute renderà un'informativa sulla situazione delle strutture di pronto soccorso. I Gruppi potranno intervenire in replica per 5 minuti ciascuno.
Per la prossima settimana, il calendario dei lavori prevede poi l'esame del disegno di legge in materia di diritti sindacali del personale del Ministero degli affari esteri, oltre all'eventuale seguito degli argomenti non conclusi.
Nella settimana dal 20 al 22 marzo, l'Assemblea discuterà il disegno di legge in materia di spazi verdi urbani, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati - già previsto per la settimana corrente - ratifiche di accordi internazionali definite dalla Commissione esteri, nonché mozioni sui requisiti patrimoniali delle banche.
Mercoledì 7 marzo la Commissione Affari costituzionali ha licenziato per l'Aula i ddl cost. 2963 e 3057 sulla composizione dell'Assemblea della Regione Friuli-Venezia Giulia.
Il nuovo testo sostituisce l'articolo 13 della legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1 (Statuto speciale della regione Friuli-Venezia Giulia) e prevede che Consiglio regionale sia composto da quarantotto consiglieri. Secondo la previsione statutaria tutt'ora in vigore, invece, "il numero dei consiglieri regionali è determinato in ragione di uno ogni 20.000 abitanti o frazioni superiori a 10.000 abitanti, secondo i dati ufficiali dell'ultimo censimento" (art. 13 co. 3).
Mercoledì 7 marzo alle ore 15 la Commissione Sanità ha approvato in sede deliberante il testo modificato del ddl n. 2515 in materia di registro delle protesi mammarie. Il testo ritorna ora alla Camera.
Il provvedimento dispone l'istituzione, da parte del Ministero della salute e delle Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, rispettivamente, di un registro nazionale e di registri regionali degli impianti protesici mammari effettuati in Italia, nell'ambito della chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, sia per il monitoraggio clinico del soggetto sottoposto a impianto, sia per il monitoraggio epidemiologico, a scopo di studio e ricerca scientifica. Il disegno di legge prevede inoltre che l'impianto di protesi mammaria a soli fini estetici sia consentito solo su coloro che abbiano compiuto la maggiore età.
Mercoledì 7 marzo la Commissione Affari costituzionali ha licenziato per l'Aula i ddl cost. 2923 e 2991 sulla composizione dell'Assemblea della Regione Sardegna.
Il nuovo testo proposto modifica lo Statuto speciale per la Sardegna, di cui alla legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3, introducendo, tra l'altro, la riduzione del numero di consiglieri regionali (attualmente sono ottanta). Nella nuova riformulazione dell'articolo 16 dello Statuto, il Consiglio regionale è composto da sessanta consiglieri e la sua composizione "non può variare, neppure in relazione alla forma di governo e al sistema elettorale prescelto, se non mediante il procedimento di revisione del presente Statuto".
L'Assemblea di Palazzo Madama ha approvato le mozioni e l'ordine del giorno presentati da diversi Gruppi sulla crisi del settore ippico. I sen. Tomassini (PdL), Piscitelli (CN:GS-SI-PID-IB-FI), Mura (LNP), Di Nardo (IdV) e Legnini (PD) hanno illustrato gli strumenti con cui si chiede al Governo di impegnarsi per rivitalizzare un settore in lenta agonia.
Tra le richieste delle mozioni figurano quella di istruire immediatamente una sede di confronto con il mondo dell'ippica italiana presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali; il reperimento delle risorse necessarie a scongiurare la chiusura delle attività a partire dell'anno 2012 e la definizione dei controlli necessari ad evitare che scuderie ed allevatori senza scrupoli si rendano complici di macellazioni clandestine e di tutelare l'occupazione dei lavoratori e operatori del settore. Si chiede inoltre di intensificare i controlli per impedire infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, inasprendo le sanzioni per chi organizza o partecipa a corse clandestine, e di assicurare rigorosi controlli fiscali sulle attività di compravendita dei cavalli dismessi per prevenire il loro riutilizzo in corse clandestine o macellazioni abusive
L'Assemblea ha poi avviato la discussione di mozioni sulle accise sui carburanti nelle zone di confine, la cui votazione è stata rinviata alla prossima settimana su richiesta del Governo.
Mercoledì 7 marzo la Commissione Affari costituzionali ha licenziato per l'Aula i ddl cost. 2962 e 3073 sulla composizione dell'Assemblea Regionale Siciliana.
Il testo del provvedimento prevede la riduzione del numero di consiglieri regionali da novanta a sessanta, e prevede la sostituzione dell'articolo 16 dello Statuto regionale con il seguente:
«Art. 16. - 1. Il Consiglio regionale è eletto a suffragio universale con voto personale, uguale, libero e segreto, ed è composto da sessanta consiglieri. La composizione del Consiglio non può variare, neppure in relazione alla forma di governo e al sistema elettorale prescelto, se non mediante il procedimento di revisione del presente Statuto.
2. La legge elettorale per l'elezione del Consiglio regionale può disporre al fine di assicurare la rappresentanza di determinate aree territoriali dell'Isola, geograficamente continue e omogenee, interessate da fenomeni rilevanti di riduzione della popolazione residente. Al fine di conseguire l'equilibrio tra uomini e donne nella rappresentanza, la medesima legge promuove condizioni di parità nell'accesso alla carica di consigliere regionale.»