La Camera dei deputati ospiterà giovedì 17 marzo una cerimonia solenne per il 150mo anniversario dell'Unità d'Italia. In Aula prenderanno la parola, nell'ordine, il Presidente della Camera, il Presidente del Senato e il Presidente della Repubblica, alla presenza di deputati, senatori e autorità dello Stato.
Palazzo Madama sarà straordinariamente aperto al pubblico dalle ore 20 di mercoledi' 16 marzo alle ore 2 di giovedi' 17 marzo; un "Tricolore di luci" nelle stesse ore illuminerà la facciata della sede del Senato della Repubblica e dalla Libreria di via della Maddalena 27, per l'intera giornata di giovedì 17 marzo, sarà possibile accedere e assistere dalle ore 16, dagli appositi schermi, alla diretta della cerimonia solenne che si svolgerà a Montecitorio.
Martedì 15 marzo l'Ufficio di presidenza della Commissione Giustizia ha svolto alcune audizioni informali relative al ddl 2568 (disposizioni a tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori - rinviato dall'Assemblea). Verranno ascoltati, tra gli altri, il Direttore del Carcere di San Vittore, il Capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria; il Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Roma; rappresentanti dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e dell'UPI (Unione delle Province d'Italia).
La senatrice Gallone aveva riferito il 1° marzo in Commissione Giustizia sulla proposta che intende modificare, tra l'altro, l'articolo 275, comma 4, del codice di procedura penale il cui testo attuale prevede che, quando gli imputati siano donne incinta o madri di prole di età inferiore ai tre anni con lei convivente, non possa essere disposta la custodia cautelare in carcere salvo che sussistano esigenze cautelari di eccezionale rilevanza. Nel nuovo comma si aumenterebbe da tre a sei anni l'età del bambino e, al di sotto di questa età, non potrebbe essere disposta o mantenuta la custodia cautelare della madre in carcere, salvo che sussistano esigenze cautelari di eccezionale rilevanza. //
Il Senato il 15 marzo ha approvato con 203 voti a favore, 14 contrari e 33 astenuti il ddl sulla parità di accesso nei consigli di amministrazione delle società quotate (ddl 2482); il provvedimento, licenziato dalla Commissione Finanze in sede redigente, torna alla Camera.
Nella sua relazione la sen. Germontani ha ricordato le parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per il quale «il grado di impegno delle donne per affermare la parità è tra i principali indicatori della maturità e dello stato di salute dei sistemi democratici». Secondo il Presidente della Repubblica, «le donne italiane sono "lontane" dal raggiungimento della parità in vari campi». La senatrice ha inoltre riferito che la Commissione, modificando il testo approvato dalla Camera, ha deciso che l'entrata in vigore della legge avvenga 12 mesi dopo la pubblicazione. La relatrice ha inoltre evidenziato il lavoro di mediazione per quanto riguarda la messa a regime, vale a dire l'arrivo alla quota del terzo di genere meno rappresentato nei consigli di amministrazione e comunque negli organi di governo delle società quotate e delle società pubbliche. Si è inoltre deciso che al primo rinnovo del consiglio di amministrazione e degli organi di governo ci dovrà essere almeno un quinto di donne, mentre al secondo si dovrà arrivare al terzo di donne; questa legge vale per tre rinnovi, cioè si tratta di un regime transitorio.