''I giovani calabresi e del Mezzogiorno devono ribellarsi alla criminalità organizzata, ma spetta ai politici, ad ogni livello, dare loro il buon esempio''. Lo ha detto ai giovani di Reggio Calabria, il presidente del Senato, Renato Schifani. ''La mia visita qui - ha detto Schifani, parlando nel 'Villaggio dei giovani', dell'associazione "" sito in un immobile confiscato alla 'ndrangheta e destinato alla formazione dei giovani - non è casuale. Sono fermamente convinto che le istituzioni devono essere continuamente vicine ai giovani per far capire loro che lo Stato c'è. Da quando sono Presidente - ha poi aggiunto - ho cercato di aprire il Senato alle visite dei giovani per educarli al rispetto della nostra Costituzione, delle nostre regole, della democrazia''. ''Dovete ribellarvi - ha aggiunto Schifani - all'accettazione dell'idea dell'invincibilità di ogni forma di criminalità, anche quella più strisciante e quotidiana. Ce la potete fare. So che siete già motivati ed io sono venuto per motivarvi ancora di più''.Incontrando poi i vertici delle forze dell'ordine regionali e provinciali e della magistratura reggina, il Presidente Schifani ha dichiarato che ''nella lotta per la legalità ogni risorsa in più è una riaffermazione dello stato di diritto e una crescita del Paese''. Schifani ha poi evidenziato di avere trovato a Reggio Calabria una ''grandissima ed eccezionale sinergia tra Prefettura, Questura, carabinieri e guardia di finanza ed una grande sintonia anche tra i vertici della magistratura ai quali ho prestato particolare attenzione perche' mai, come in questo momento, in Calabria si sta avviando un percorso nuovo di successi. Ma nello stesso tempo anche di intimidazioni che non vanno sottovalutate. Bisogna riaffermare l'attenzione nei confronti dei magistrati ed ascoltare le loro esigenze trasformandole in richieste e appelli come quello per avere più risorse per la legalità''. Il Presidente Schifani si è recato anche nella sede dell'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, dove ha incontrato il Prefetto di Reggio Calabria, Luigi Barratta e il Prefetto Mario Morcone.