La Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale, martedì 25 settembre alle ore 14 ha ascoltato il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco, Nello Martini, nell'ambito dell'inchiesta sulla verifica e lo sviluppo del settore farmaceutico in Italia e sul ruolo dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA).
Domani, mercoledì 26 settembre 2007, alle ore 8,30 si svolgerà l'audizione dell'assessore alla sanità della regione Lazio, Augusto Battaglia, nell'ambito dell'inchiesta sugli aspetti strutturali, igienico-sanitari, tecnologici e organizzativi degli ospedali italiani, con particolare riguardo a quelli di insegnamento.
L'Assemblea ha approvato la Legge comunitaria 2007 (ddl 1448) che passa ora all'esame della Camera. Il provvedimento, come di consueto, contiene tutte le disposizioni atte ad adeguare la legislazione italiana alle normative comunitarie. «La caratteristica della legge comunitaria 2007 - ha sottolineato in Aula il relatore Federico Enriques (Ulivo) - è quella di prevedere al suo interno per la prima volta in maniera esplicita l'attuazione di tutte le direttive in scadenza entro i termini di validità della legge». La prima parte della legge, che si ripete negli anni in maniera abbastanza costante, contiene due elenchi di direttive, nel primo caso da attuarsi senza il controllo parlamentare, nel secondo invece da sottoporre al controllo delle competenti Commissioni parlamentari. Il primo elenco, quello cioè di direttive che non passano attraverso il controllo parlamentare, di anno in anno si restringe e dopo l'esame della Commissione è ridotto ad una sola direttiva. Viene fissato per la prima volta un termine per l'emanazione dei decreti legislativi in coincidenza con la data di recepimento delle direttive. Questo dovrebbe consentire di essere puntuali nel recepimento delle direttive comunitarie stesse. Un'altra novità è costituita dalla possibilità data al Governo di emanare non solo Testi unici, ma anche codici di materia sugli argomenti toccati dalle direttive stesse.
La Commissione Ambiente ha ascoltato oggi, martedì 25 settembre:
L'Assemblea ha approvato in via definitiva il ddl (1695), già approvato dalla Camera, recante "Disposizioni in materia di modalità per la risoluzione del contratto di lavoro per dimissioni volontarie della lavoratrice, del lavoratore, nonché del prestatore d'opera e della prestatrice d'opera". Il disegno di legge, come ha spiegato in Aula la relatrice Colomba Mongiello (Ulivo), «si pone l'obiettivo di eliminare la pratica molto diffusa delle false dimissioni, cioè delle dimissioni in bianco fatte sottoscrivere al lavoratore o alla lavoratrice nel momento dell'assunzione, quando il rapporto di forza tra i contraenti è a favore del datore di lavoro. Il condizionamento prodotto da tale atto - ha sottolineato la relatrice - produce una pesante ricaduta sia sulla vita lavorativa, con la costante riduzione o rinuncia totale dei diritti in quanto lavoratrici o lavoratori, sia sulla propria vita affettiva, familiare e sociale».