XV Legislatura (dal 22 novembre 1882 al 27 aprile 1886)
Presidente del Senato
- Sebastiano Tecchio (22 novembre 1882-27 luglio 1884)
- Giacomo Durando (23 novembre 1884-27 aprile 1886)
Altre informazioni sulla legislatura
Nella quindicesima legislatura del Regno si svolsero in Senato 212 sedute in un’unica sessione. Sebastiano Tecchio fu confermato presidente del Senato il 16 novembre 1882 e sostituito da Giacomo Durando il 23 novembre 1884. Il discorso della Corona del 22 novembre 1882 pose l’accento sulle riforme svolte nelle legislature precedenti per ottenere un assetto stabile delle finanze dello Stato, l’alleggerimento dei tributi e lo sviluppo dell’economia. Il re inoltre auspicò la riforma dell’ordinamento dei comuni e delle province. Nel corso della legislatura si verificarono diverse crisi di governo, con l’avvicendarsi di quattro governi guidati da Agostino Depretis (dal IV al VII).
Sul piano della politica interna, continuò l’opera dei movimenti a sostegno dell’allargamento del suffragio amministrativo, tra i quali si distinse il congresso socialista a Ravenna del 5 agosto 1883. Il 16 dicembre 1883 si svolse a Napoli il “Comizio dei comizi” sull’autonomia dei comuni e sul suffragio universale amministrativo con interventi di Bovio, Costa e Maffi. Nello stesso anno si costituì la cosiddetta Pentarchia (Baccarini, Zanardelli, Cairoli, Crispi, Nicotera), il cui programma d’opposizione al governo Depretis fu enunciato da Crispi nei comizi di Palermo del 18 novembre 1883 e di Napoli del 25 novembre. Nel corso della legislatura si posero alcune premesse per la futura partecipazione dei cattolici alla vita politica: il 10 ottobre 1883 si aprì infatti a Napoli il VI congresso cattolico; il 1° novembre 1885 papa Leone XIII emanò l’enciclica sulla costituzione degli Stati.
A livello internazionale si intensificò il ricorso all’istituto delle convenzioni. Con la legge 30 dicembre 1885, n. 3590, fu data esecuzione alla convenzione monetaria di Parigi del 6 novembre 1885 fra Italia, Francia, Grecia e Svizzera, nonché all'atto addizionale alla convenzione firmata il 12 dicembre 1885 fra gli Stati medesimi e il Belgio. Il regio decreto 11 febbraio 1886, n. 3668, dava piena e intera esecuzione alla dichiarazione firmata al Cairo il 21 dicembre 1885, con la quale il governo italiano aveva aderito alla convenzione del 4 agosto 1877 tra la Gran Bretagna e l'Egitto per la soppressione della tratta degli schiavi. Il periodo fu denso di conferenze internazionali: il 26 aprile 1884 fu inaugurata a Torino l’Esposizione universale, per la cui organizzazione fu approvata la legge 8 luglio 1883, n. 1472. Roma ospitò dal 20 maggio al 13 giugno 1885 la Conferenza sanitaria internazionale e, il 16 novembre 1885, il Congresso penitenziario internazionale.
La produzione legislativa fu stimolata anche da eventi contingenti, come nel caso della legge 15 gennaio 1885, n. 2892, dettata da un’emergenza sanitaria: infatti, a seguito di una grave epidemia di colera diffusa in numerose province della penisola tra il 1884 e il 1885, fu considerato non più rinviabile il risanamento della città di Napoli, tra le più colpite dall’epidemia a causa della trascuratezza delle condizioni igieniche.
Le disumane condizioni a cui era sottoposta l’infanzia furono l’oggetto della legge 11 febbraio 1886, n. 3657, considerata uno dei primi tentativi, anche se estremamente limitati, di legislazione sociale: la cosiddetta legge Berti, che riguardava il lavoro industriale dei fanciulli negli opifici, nelle cave e nelle miniere, stabiliva il limite minimo di età a 9 anni per l’occupazione dei fanciulli negli opifici, nelle cave e nelle miniere, e a 10 anni nei lavori sotterranei. Negli ultimi mesi della legislatura fu approvata la legge 1° marzo 1886, n. 3682, per il riordino dell’imposta fondiaria (legge Messedaglia) mediante l’introduzione di un nuovo catasto geometrico particellare volto a garantire l’accertamento delle proprietà immobiliari e loro variazioni, e la perequazione dell'imposta fondiaria. Fu riconosciuta infine la personalità giuridica delle società di mutuo soccorso con la legge 15 aprile 1886, n. 3818.
Tra i dibattiti parlamentari più ampi e significativi del periodo, si segnala l’interpellanza sugli “intendimenti del governo circa le conseguenze politiche che emergono dall’inchiesta agraria”. L’interpellanza fu presentata dal senatore Jacini il 27 aprile 1885, a seguito della Relazione sull’inchiesta agraria, pubblicata nel luglio 1884 in 15 volumi. La discussione si concluse il 4 maggio 1885.
Volumi | Estremi cronologici | Sessione | Contiene | |
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Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XV, sessione 1882. - Roma : Forzani, 1882 | 23 novembre 1882 7 luglio 1883 |
unica | Discussioni - Discorso del re all'apertura della prima sessione - Resoconto dei lavori durante il primo periodo della sessione 1882-1883 - Riassunto | |
Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XV, sessione 1882-86. - Roma : Forzani, 1887 | 22 novembre 1882 14 aprile 1886 |
unica | Indice alfabetico e analitico XV legislatura sessione 1882-86 | |
Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XV, sessione 1882-83-84. - Roma : Forzani, 1884 | 26 novembre 1883 7 luglio 1884 |
unica | Discussioni - Resoconto dei lavori durante il primo e secondo periodo della sessione 1882-1883-1884 - Riassunto | |
Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XV, sessione 1882-85. - Roma : Forzani, 1885 | 27 novembre 1884 1 luglio 1885 |
unica | Discussioni - Resoconto dei lavori dal 22 novembre 1882 all'8 luglio 1883, dal 26 novembre 1883 al 7 luglio 1884 e dal 27 novembre 1884 al 1° luglio 1885 | |
Atti parlamentari della Camera dei Senatori. Discussioni : legislatura XV, sessione 1882-86. - Roma : Forzani, 1886. | 25 novembre 1885 14 aprile 1886 |
unica | Discussioni - Elenco e cenni biografici dei senatori mancati ai vivi - Resoconto dei lavori legislativi |