Convegno "Il primo soccorso entra nella scuola italiana"
Discorso pronunciato dal Presidente del Senato, Pietro Grasso, in Sala Zuccari
Cari colleghi, gentili ospiti,
è per me un grande piacere ospitare nella Sala Zuccari del Senato questo incontro con il quale si presenta un significativo traguardo legislativo: "Il primo soccorso entra nella scuola italiana".
Consentitemi di ringraziare tutti gli organizzatori di questa giornata e i relatori che a breve interverranno. Un ringraziamento particolarmente sentito al dottor Balzanelli, Direttore del Sistema di Emergenza territoriale 118 della ASL di Taranto, e Segretario nazionale della Società Italiana dei Sistemi 118 ma soprattutto promotore e determinato sostenitore dell'importanza e della necessità dell'introduzione dell'insegnamento obbligatorio del Primo Soccorso nella scuola italiana, una svolta davvero importante nella cultura sanitaria nazionale.
Un ringraziamento ulteriore ai colleghi Senatori e Deputati che hanno sostenuto l'iniziativa legislativa popolare finalizzata all'introduzione obbligatoria dell'insegnamento del primo soccorso nel percorso formativo degli studenti.
La novità legislativa introdotta al comma 10 dell'art. 1 della legge di riforma della scuola (legge n. 107 del 13 luglio 2015 - legge sulla Buona scuola) ha una valenza straordinaria laddove sancisce l'obbligatorietà dell'insegnamento delle tecniche di primo soccorso nelle scuole secondarie di primo e secondo grado ed è frutto di una lunga rielaborazione cominciata con l'iniziativa legislativa popolare che, partita da Taranto, dieci anni fa, ha raccolto circa 93 mila firme depositate in Senato nel 2008.
L'iniziativa, fin da subito e velocemente, ha ricevuto l'attenzione e l'adesione non solo dell'ambiente medico, ma anche dell'ambiente politico e istituzionale e di tutta l'Italia. Cosi il nostro Paese si allinea finalmente alle migliori esperienze internazionali, in cui le manovre salvavita vengono insegnate obbligatoriamente in età scolare.
Pochi secondi per salvare una vita, pochi secondi per essere salvati. Un intervento di primo soccorso tempestivo può contribuire in modo significativo a salvare le persone in difficoltà per traumi o arresto cardiaco. Ma fino ad oggi molti cittadini italiani si sono trovati nell'impossibilità di intervenire efficacemente perché ben pochi conoscono le tecniche e le modalità d'intervento. E quindi sia la scarsa conoscenza delle manovre di primo soccorso che l'inevitabile lasso di tempo necessario al 118 per intervenire, hanno ridotto finora le possibilità di salvezza. E' per questo che sono felice che il primo soccorso entri finalmente in un bagaglio di conoscenza comune e diffusa a partire dagli studenti.
Far comprendere l'importanza del primo soccorso nelle scuole aiuta a formare nei giovani una coscienza civile che percepisca il soccorso come un dovere imprescindibile, riaffermando quei valori di solidarietà e di responsabilità che caratterizzano una società moderna. Gli studenti di oggi sono coloro che già domani potrebbero trovarsi ad essere testimoni e protagonisti di un tentativo di salvare una vita umana. La tutela della salute è un imperativo di civiltà che ciascuno di noi deve contribuire a rispettare.
Buon lavoro.