Convegno " Quale futuro per il volontariato?"
Intervento del Presidente del Senato, Pietro Grasso, nella Sala Zuccari, all'incontro culturale Erasmus 2015
Autorità, cari ragazzi, gentili ospiti,
sono molto lieto di partecipare a questo "Incontro Culturale Erasmus 2015", con il quale il Senato della Repubblica accoglie, attraverso di voi, i giovani di tutta Europa. L'Associazione Erasmus Student Network, infatti, fornisce da oltre vent'anni un supporto fondamentale agli studenti stranieri che scelgono il nostro Paese come meta per un periodo di studi all'estero. Per dare un'idea dell'importanza del programma "Erasmus" cito solo due dati: sono più di 3 milioni gli studenti europei che vi ha preso parte, e da uno studio della Commissione europea risulta evidente che chi ha partecipato corre la metà del rischio di rimanere senza lavoro rispetto ai coetanei che non lo hanno fatto.
I vostri volontari non si limitano certo ad assisterli sotto il profilo burocratico e logistico. Fate molto di più: con la vostra passione ed impegno li coinvolgete in tante attività culturali e sociali. E' così che moltissimi degli oltre 20.000 ragazzi e ragazze che ogni anno vengono a studiare in Italia da tutte le parti d'Europa si innamorano delle nostre città, della bellezza della nostra cultura, della nostra storia millenaria.
E' anche grazie a voi che si realizza pienamente il più profondo obiettivo del progetto Erasmus: contribuire alla creazione dei cittadini di domani, uomini e donne pienamente consapevoli della dimensione politica, culturale e professionale dell'Europa unita. Immagino che nessuno dei tre milioni di uomini e donne che hanno partecipato all'Erasmus guardi con favore ai muri che si stanno costruendo in Europa e ai tanti, troppi rigurgiti di nazionalismo che negli ultimi mesi soffiano tra i Paesi dell'Unione.
L'incontro di oggi si concentra su una necessaria e non più rinviabile riflessione sulla natura giuridica del volontariato, sulle prospettive future, sul ruolo che esso può giocare nella rinascita dell'Italia. Negli anni bui della crisi, dominati da incertezza e paure, sarebbe stato legittimo aspettarsi una generale diminuzione delle attività e del numero di persone che dedicano parte del proprio tempo agli altri. Invece, numeri alla mano, nel nostro Paese abbiamo registrato un tasso di crescita superiore al 30% negli ultimi dieci anni. Questo significa che, ogni giorno, milioni di cittadini si impegnano con passione nei più diversi progetti, uniti però dalla stessa spinta ideale di solidarietà verso il prossimo: ciascuno di loro rappresenta una incredibile ricchezza e, al tempo stesso, una grandissima speranza.
Sono numeri che personalmente non mi sorprendono e del quale sono orgoglioso: siamo una nazione capace di grandissime cose e le Istituzioni dovrebbero fare il possibile per incoraggiare queste esperienze attraverso un sostegno reale, continuo e orientato al futuro. Per questo sono così felice di avervi qui oggi a Palazzo Giustiniani. Buon lavoro.