Partecipazione all'evento: Garibaldi agricoltore: un'esperienza di economia circolare
In occasione dell'evento Garibaldi agricoltore: un'esperienza di economia circolare che si è svolto nella sala degli Atti parlamentari della Biblioteca del Senato il 29 aprile 2019, l'Archivio storico del Senato ha esposto una selezione di documenti che testimoniano il ruolo propulsivo esercitato da Garibaldi nel processo di modernizzazione nazionale. Dopo pochi mesi dalla conquista di Roma, la nuova capitale del Regno d'Italia fu flagellata da una devastante inondazione. Da qui nacque tempestivamente l'interesse di Garibaldi per la salvaguardia di Roma, concretatosi nella presentazione in veste di deputato del disegno di legge sulle Opere idrauliche per preservare la città di Roma dalle inondazioni del Tevere, poi divenuto la legge n. 2583 del 6 luglio 1875: il fascicolo del disegno di legge esposto documenta la fase del lavoro parlamentare, della discussione e dell'approvazione in Senato.
Fautore non solo di grandi opere, Garibaldi fu sostenitore anche di innovazioni tecnologiche di portata più circoscritta, come testimonia la sua lettera all'amministrazione del Senato, conservata in Archivio storico nel fondo Michela-Zucco, finalizzata a esortare la divulgazione del nuovo ed efficace sistema meccanizzato di stenografia parlamentare da poco ideato.
Come Garibaldi ebbero un ruolo politico, ben oltre le vicende militari risorgimentali, svariati garibaldini, alcuni dei quali fecero parte anche del Senato del Regno. Tra questi si contano dieci partecipanti diretti alla spedizione dei Mille e una dozzina di altri garibaldini che contribuirono all'impresa: dei senatori Giuseppe Cesare Abba, Luigi Miceli (entrambi fecero parte dei Mille) e Giulio Adamoli è stato esposto, in occasione dell'evento, il fascicolo personale che veniva formato ad opera dell'amministrazione del Senato a seguito della nomina a senatore.
Il neonato Stato italiano volle gratificare l'opera dei garibaldini che collaborarono al compimento dell'unificazione nazionale conferendo loro una pensione e vari sussidi, come ben testimonia un altro documento esposto, il fascicolo del disegno di legge sulla Pensione vitalizia di lire 1000 a titolo di riconoscenza nazionale a ciascuno dei Mille della spedizione di Marsala, divenuto la legge n. 2119 del 22 gennaio 1865.