Sala dello Struzzo
L'elegante Sala dello Struzzo, già Sala Umberto, si caratterizza per un raffinato soffitto a cassettoni del secolo XVI - il più suggestivo di tutto il Palazzo - con stucchi dipinti e dorati, al centro del quale campeggia uno struzzo con una corona sulla testa e l'emblema della casata de' Medici, collegato con un nastro al collo.
Alcuni suppongono che la figura si riferisca alla casata di origine di Margherita d'Austria, secondo gioco di parole Autriche (Austria) e autruche (struzzo): simbolo del passaggio del Palazzo (e del casato) dalla sfera di influenza francese a quella ispano-austriaca. Altri invece sostengono che questo animale fu scelto all'epoca quale simbolo araldico di giustizia e di capacità di gestire le difficoltà.
Alle pareti si trovano due pregiati arazzi fiorentini: uno del '600, che raffigura Alessandro che sigilla con l'anello la bocca di Focione; l'altro, più antico, raffigurante i pellegrini in Emmaus.
Nella Sala sono esposti l'olio su tela "Pentesilea morente" del 2003 di Vito Tongiani e il "Ratto d'Europa" di Placido Fabris (1802-1859).
Al centro della Sala, sul tavolo, una preziosa ceramica di Faenza, della fine dell'800.