Il Resto del Carlino
A.31, n.1 (1 gen. 1915)-a.60, n.18 (21 gen. 1944); n.s., n.1 (4 nov. 1953)-
Nacque a Bologna il 20 marzo 1885. Il titolo fu scelto in base ad un modo di dire che indicava un regolamento di conti (il "carlino" era una moneta in uso nello Stato Pontificio).
Inizialmente il formato fu molto più piccolo delle altre testate nazionali, per sottolineare la "leggerezza" del giornale che intendeva soltanto rispondere "al quotidiano e borghese Che c'è di nuovo?", come specificato nell'editoriale del primo numero. Ma a distanza di un anno, con Amilcare Zamorani alla guida, il giornale cambiò dimensioni, assumendo contemporaneamente toni più seri.
Nel 1919 Mario Missiroli assunse la direzione della testata, ma già da tempo aveva chiamato a collaborare alla Terza personalità del calibro di Croce - che scriverà sul giornale fino al 1951 -, Gentile, Prezzolini, Amendola, Valori, Oriani.
Nel 1955 venne chiamato a dirigere la testata il giovane Giovanni Spadolini, che vi resterà fino al 1968. Spadolini, oltre a costituire un archivio di foto e articoli, dette un nuovo impulso alla Terza chiamandovi a collaborare Prezzolini, Valgimigli, Silone, Ronchey.