Sulla nomina a senatore a vita di Rita Levi Montalcini
(Seduta n. 31 del 1° agosto 2001)
(Si leva in piedi e con lui tutta l'Assemblea). Onorevoli colleghi, comunico che ho ufficialmente ricevuto, tramite il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, il decreto di nomina da parte del Capo dello Stato a senatore a vita della signora Rita Levi Montalcini. (Vivi, prolungati applausi).
Esprimo la soddisfazione dell'Assemblea, che già si è manifestata con questo applauso, per l'onore che ci viene fatto, a noi come Senato e a tutta la Nazione. Esprimo anche il mio compiacimento personale essendo la senatrice Rita Levi Montalcini persona che conosco direttamente e di cui apprezzo le qualità scientifiche, di organizzazione culturale, di impegno civile e anche di donna impegnata e dal grande calore umano.
Noi tutti la conosceremo personalmente tra poco. Ricordo che Rita Levi Montalcini iniziò i suoi studi a Torino, allieva del famoso professor Giuseppe Levi, che continuò lì i suoi studi dopo la laurea e che poi fu costretta ad abbandonare questi studi a seguito delle leggi razziali.
Prima impiantò una sorta di laboratorio personale privato in casa propria e poi si trasferì all'estero, prima in Belgio, a Bruxelles, e poi negli Stati Uniti, nella Washington University di Saint Louis nel Missouri. Fu proprio lì che la signora Levi Montalcini, con le sue ricerche, scoprì il fattore di crescita neuronale, noto con la sigla NGF, che poi le procurò il premio Nobel nel 1986. Già quando era negli Stati Uniti cominciò a dirigere il laboratorio di biologia cellulare del CNR in Italia; rientrata poi definitivamente in Italia nel 1977, divenne anche presidente del prestigioso Istituto della Enciclopedia Italiana. Credo che sia stata l'unico presidente donna di questo istituto. Famosa per il suo impegno civile e per un libro di grande divulgazione e di grande interesse che esprime davvero un grande calore umano, il cui titolo è "L'elogio dell'imperfezione".
Rinnovo sinceramente i ringraziamenti al Capo dello Stato che fa a noi, come Senato, come istituzione, un regalo così prezioso. Rivolgo altresì un ringraziamento e le mie congratulazioni, veramente cordiali, alla signora Levi Montalcini.
Sono certo che noi tutti ci prepariamo ad accoglierla al suo primo ingresso con quel rispetto, quel calore e quella amicizia che merita. Sono certo si tratti di una nomina che onora una persona di grandi capacità. Una donna che ha ricevuto la massima onorificenza scientifica in campo mondiale onora anche questo Senato e di ciò siamo particolarmente orgogliosi. Ringrazio pertanto la signora Levi Montalcini e il Capo dello Stato. (Generali, prolungati applausi).