Sulle vittime dell'esplosione verificatasi a Roma
(Seduta n. 78 del 27 novembre 2001)
(Si leva in piedi e con lui tutta l'Assemblea). Onorevoli colleghi, sfortunatamente in questi ultimi tempi accade di frequente che dobbiamo ricordare vittime di disgrazie a carico di nostri concittadini.
Dalle prime e non ancora perfettamente chiare notizie di agenzia, di cui dispongo come voi, risulta che questa mattina, a causa presumibilmente - da quello che si comprende - di una fuga di gas in un edificio di Roma, una signora è deceduta per uno scoppio, a seguito del quale, essendo intervenuti vigili del fuoco, un altro scoppio, presumibilmente, oppure il crollo dell'edificio - questo ancora non è chiaro - ha causato la morte anche di tre vigili del fuoco (tre, riporta l'ultima notizia di agenzia, e non quattro, come si era detto precedentemente). È una grave disgrazia, è una sciagura; purtroppo, ripeto, troppo spesso ci troviamo di fronte a episodi come questo. La dinamica del fatto non è ancora chiara. Risulta che il Ministro dell'interno sia anch'egli sul posto per esaminare la situazione.
Naturalmente io, a nome mio personale e vostro, vorrei esprimere le condoglianze ai familiari della signora deceduta e ai familiari dei tre vigili del fuoco che con l'abnegazione a loro consueta - e anche eroica, sfortunatamente, come mostrano casi come questo - si sono prodigati per fornire le prime cure e la prima assistenza. Vi ringrazio e naturalmente auspico, come tutti voi, che non dobbiamo più - o comunque non così frequentemente - trovarci in circostanze come queste, che sono decisamente angoscianti per ciascuno di noi.