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Il Presidente: Intervento in Assemblea

Giornata delle Marche - Marchigiani vincenti: esempio di sacrificio, coraggio e passione

Castelraimondo

Buongiorno a tutti.
Ringrazio il Presidente della Giunta Regionale, Francesco Acquaroli, per l'invito molto gradito ad aprire questo importante evento.
Saluto i Sottosegretari di Stato Valentina Vezzali e Rossella Accoto, il Presidente del Consiglio Regionale, Dino Latini, i Parlamentari, il Sindaco di Castelraimondo, Patrizio Leonelli, e tutte le Autorità territoriali.
Saluto i rappresentanti delle tante associazioni e realtà marchigiane presenti e gli straordinari atleti che oggi saranno premiati.

Celebriamo oggi assieme la Giornata delle Marche, istituita con la Legge regionale n.26 del 2005.
Un'iniziativa di grande valenza simbolica e identitaria, che testimonia come la dimensione regionale, che si è affermata in ritardo nel cammino repubblicano e che ha da poco celebrato i suoi primi cinquant'anni, sia ormai diventata una componente fondamentale del Sistema Paese, un elemento vitale di quella comunità nazionale che è insieme il punto di incontro e la sintesi del pluralismo culturale, sociale, economico italiano.

La Giornata delle Marche è davvero un unicum nel suo genere, per la visione che essa racchiude e il messaggio istituzionale che intende alimentare.
Nata su impulso delle Associazioni dei marchigiani di Argentina per comprendere e valorizzare il contributo delle comunità di corregionali nel mondo, è diventata un appuntamento per riscoprire i fondamenti della comune appartenenza, promuovere e rilanciare i fattori di forza dell'essere marchigiani.

È molto bello vedere come il cammino dell'emigrazione marchigiana, che racchiude una storia lunga e importante, sia diventato lo spunto per tutelare e promuovere, in una logica di continuità tra passato, presente e futuro, quel comune patrimonio di storia, tradizioni, valori e testimonianze che è alla base dell'eccellenza di questa Regione.
Lo testimonia in primo luogo la data scelta per questa celebrazione, il 10 dicembre, che è insieme la solennità della Madonna di Loreto, la Giornata della Pace promossa dal Consiglio regionale delle Marche e l'anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite.
La spiritualità profonda e plurisecolare racchiusa nella Santa Casa di Loreto, il "cuore mariano della Cristianità", diventa l'emblema dell'apertura dell'identità marchigiana ai valori dell'accoglienza, del dialogo, della solidarietà, del pluralismo e della tolleranza.
Valori e ideali di cui il popolo marchigiano sa dare al Paese e al mondo continua ed esemplare testimonianza.
Anche nelle circostanze più difficili e drammatiche.

Penso - e il luogo dove ci troviamo lo sottolinea con grande forza simbolica - al terribile sisma che nel 2016 ha coinvolto il 40% del territorio regionale, colpendo in particolare le province di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo.
Centinaia di vittime, migliaia di edifici pubblici e privati distrutti: una ferita profonda che ha lacerato il Paese.
Ma la vostra forza, la vostra determinazione, la vostra capacità di reazione non sono state piegate.
Con coraggio vi siete rialzati, dando a tutto il Paese una grande lezione di dignità e operosità.
Certo, la fase complessa della ricostruzione non può dirsi terminata, ma, anche grazie all'attività di impulso e coordinamento del Commissario Straordinario, sono stati compiuti passi importanti e decisivi.
Ora, la vera scommessa è valorizzare al massimo l'opportunità che ci viene offerta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Un percorso che richiede una strategia di riforme strutturali, destinate ad alimentare crescita e sviluppo, come i progetti che avete recentemente approvato: dalla rigenerazione urbana di borghi, paesi e città al potenziamento di infrastrutture stradali di rilievo nazionale, sino alla riqualificazione di stazioni ferroviarie. Progetti da attuare secondo una tabella di marcia rigorosa, con uno sguardo attento al rispetto delle scadenze.

Questa è la strada da seguire!
Una strada che deve vedere tutte le istituzioni repubblicane unite in un percorso riformatore concreto ed efficiente, alimentato dal contributo delle comunità territoriali e dalla valorizzazione delle migliori energie della società civile.
Sono certa che questa sfida vi vedrà vincenti.
La marchigianità è infatti simbolo di successo e di eccellenza in Italia e nel mondo.
Eccellenza nella cultura, grazie a un patrimonio storico-artistico di straordinaria bellezza, intelligentemente valorizzato, e all'intensa attività di ricerca e studio di istituti universitari di prestigio internazionale.
Eccellenza nell'imprenditoria, che si esprime nella capacità di coniugare abilità e competenze dei "mestieri" artigianali con le più avanzate innovazioni tecnologiche.
Eccellenza nella tradizione enogastronomica, come testimonia una recente classifica internazionale secondo cui il vino bianco più buono del mondo viene proprio dalle Marche.
Eccellenza nell'impegno sociale che vede, in questa Regione, virtuosi esempi di sinergia tra pubblico e privato per rispondere alla domanda di una società più inclusiva e in grado di mettere a frutto lo straordinario valore della diversità.
Eccellenza nello sport, come dimostrano gli importanti riconoscimenti che oggi saranno consegnati al Commissario Tecnico Roberto Mancini, ai campioni Gianmarco Tamberi e Valentino Rossi, agli atleti olimpici e paraolimpici che hanno partecipato alle Olimpiadi di Tokyo.

Sono loro gli esempi che ci fanno guardare al futuro con speranza e ottimismo.
Sono loro che nelle memorabili imprese sportive hanno dato esemplare consistenza a quei valori di sacrificio, passione e coraggio cui è dedicata questa Giornata della Marchigianità.
Questo è il formidabile patrimonio di energia creativa di cui tutto il Paese vi è profondamente grato e riconoscente.
Lo sto sperimentando in prima persona nel corso di questa bellissima visita nella vostra Regione che mi sta consentendo di conoscere i tanti e preziosi volti delle Marche.
Li porterò tutti con me, con grande affetto e sincero orgoglio, certa che questa ricchezza identitaria e produttiva, che vi rende e ci rende unici al mondo, è la carta vincente per scrivere insieme un futuro di grandi speranze per la nostra Italia.
Vi ringrazio