Le sfide della pandemia per l'infanzia e per l'adolescenza
Intervento alla celebrazione della Giornata dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza
Sono molto contenta di essere qui con il Presidente Fico in una Sala prestigiosa, quella della Costituzione.
Quest'anno la Giornata dei diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza assume un significato ancora più importante.
La pandemia, che ha colpito milioni di persone nel mondo provocando morte e disagi, rischia di lasciare segni pesanti anche nel nostro futuro. E non soltanto per la salute e l'economia, ma anche sul piano sociale e antropologico.
Domani, sui libri, i bambini e gli adolescenti, che stanno vivendo questo tempo difficile e incerto, sono destinati a essere ricordati come "la generazione CoVid": la generazione dell'infanzia e dell'adolescenza chiusa dietro una porta.
I ragazzi cresciuti nella solitudine e nell'isolamento. I "figli di Internet" che hanno dovuto rinunciare alla socialità e ai rapporti umani per sostituirli con la tecnologia e la realtà virtuale.
Oggi spetta alle istituzioni riflettere sulle strategie e sui rimedi possibili. Penso alla scuola, all'esigenza di investire realmente sulla didattica in presenza, rafforzando le misure di sicurezza e i controlli. Penso all'esigenza di sostenere le famiglie con servizi di supporto, soprattutto a favore dei bambini con disabilità, "i più fragili tra i fragili".
Con l'isolamento, rischiano di aumentare i casi di cyberbullismo. Con sport, cultura e socialità ad intermittenza, bisogna affiancare i genitori nell'inventare nuove attività ricreative ed educative "Covid sostenibili", in presenza e a distanza. E poi non possiamo abbassare la guardia sulla violenza domestica.
A tutti loro, vulnerabili e spesso "invisibili", abbiamo il dovere di dare voce e fiducia, attuando la Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Ai bambini poveri, ai disagiati, agli ultimi, a tutte le piccole vittime dell'infanzia negata, a tutti loro dobbiamo ridare la speranza.
È necessario, infine, che in questa giornata, le istituzioni ricordino che bisogna essere al fianco di tutti coloro che operano per garantire la protezione e il benessere delle generazioni più giovani.
Ringrazio il Presidente Ronzulli e il Ministro Bonetti per avere promosso questa occasione di confronto. Sono certa che la Commissione per l'infanzia e l'adolescenza e il Ministro per le pari opportunità e la famiglia, insieme, sapranno trasformare le sfide dell'oggi in reali prospettive di crescita per i nostri figli e ragazzi.
Concludendo, permettetemi di citare due persone in particolare. La prima è Carla Garlatti, il magistrato al quale, assieme al Presidente Fico, abbiamo scelto di affidare il delicato ruolo di Garante per i diritti dell'infanzia e adolescenza: una figura di alta competenza a professionalità che - ne siamo certi - saprà portare avanti con esperienza, capacità e sensibilità tutte le battaglie necessarie per difendere e sostenere i nostri ragazzi.
E poi, vorrei ricordare il Presidente dell'Unicef Italia, Francesco Samengo, che non c'è più. Un uomo che ha dedicato buona parte della sua vita per aiutare a costruire "un mondo a misura di bambino".
Ci lascia un esempio da seguire e un'esortazione che oggi voglio qui ricordare: "dobbiamo costruire una cultura dei diritti umani dei più piccoli, non solo in termini di promozione e protezione, ma anche di ascolto e protagonismo delle loro voci.