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Il Presidente: Intervento in Assemblea

In ricordo del Presidente Marini

Il discorso pronunciato in aula dal Presidente del Senato Elisabetta Casellati in ricordo del Presidente Marini

Senatori,
è con profonda commozione che invito questa Assemblea a stringersi nel ricordo del Presidente Franco Marini.
Abruzzese di origini, reatino di adozione, primogenito di sette fratelli in una famiglia di modeste condizioni economiche, Franco Marini è stato un vero uomo del popolo, per tutta la vita al servizio dei cittadini.
Un sindacalista di razza. Sempre pronto al confronto, anche duro quando necessario, ma comunque volto a costruire, mai ad alimentare conflitti.
Un uomo di poche parole, ma ogni volta concrete, autorevoli, incisive.
Un politico appassionato.
Forte di una visione innovatrice del mondo del lavoro ma attenta e sensibile alle istanze dei lavoratori e alla difesa dei loro diritti.
Quei diritti che Franco Marini ha sempre sostenuto con la determinazione di un "lupo"; con l'orgogliosa tenacia di un Alpino.
Che erano il suo tratto distintivo, insieme a quella indole schiva, riservata, burbera talvolta, che tuttavia celava uno spirito generoso, leale e di rara integrità morale.
Esponente storico dei cattolici democratici, ne ha guidato per molti anni l'ala più riformatrice, per poi tramandarne l'eredità culturale e politica nell'esperienza del Partito Popolare e, quindi, del Partito Democratico.

L'impegno sindacale di una vita e il ruolo determinante assunto alla guida della CISL in un'epoca di grandi conflitti sociali e forti tensioni sul fronte della contrattazione collettiva lo portarono alla guida del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale nel VII Governo Andreotti.
Un incarico che Franco Marini seppe interpretare con rigore, responsabilità e profondo rispetto per le istituzioni.
Eletto per la prima volta alla Camera dei deputati nel 1992 con un vero e proprio plebiscito di voti - a testimonianza del suo forte legame con il territorio - Franco Marini è stato parlamentare per ben sei legislature, di cui due in Senato.

Il 29 aprile 2006, in occasione della sua elezione a Presidente di questa Assemblea all'inizio di una legislatura che si preannunciava complessa negli equilibri parlamentari, ebbe a ricordare che: "la forza di una democrazia matura come la nostra risiede anche nel saper convergere insieme sulle decisioni e sulle scelte migliori per il nostro Paese; farlo senza avere il timore di perdere le nostre identità, che sono un bene prezioso, e le stesse responsabilità che hanno maggioranza e opposizione".
Una riflessione che, oggi come allora, rispecchia fedelmente il suo pensiero, l'imparzialità e la saggezza con cui ha guidato il Senato e il suo instancabile impegno per il consolidamento di una democrazia parlamentare dialogante fondata sui valori della Repubblica e della Costituzione.
La sua scomparsa lascia un grande vuoto nella politica italiana.
Nel rinnovare ai familiari del Presidente Franco Marini il mio cordoglio personale insieme alla vicinanza di questa Assemblea e di tutto il Senato della Repubblica, vi invito a osservare un minuto di silenzio.