Saluto del Presidente del Senato, Elisabetta Casellati, al Polo vaccinale di Pescara
Buongiorno a tutti.
È davvero un piacere essere qui con voi. Saluto i Parlamentari, il Presidente della Regione, il Sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali, tutte le Autorità e le Associazioni di volontariato oggi presenti.
Grazie per la calorosa accoglienza e soprattutto per avermi accompagnata nella visita di questo importante polo vaccinale.
Mi era stato detto che si trattava di un centro di assoluta eccellenza, ma dopo averlo visto all'opera, posso dire che la realtà ha senz'altro superato le aspettative.
Un'infrastruttura moderna e funzionale quale è la fiera di Pescara; 24 linee di somministrazione; più di 150 persone impegnate dalla mattina alla sera e un potenziale di quasi 3000 vaccini al giorno.
Non sono dati.
Sono i numeri vincenti di una preziosa partnership tra pubblico e privato rivolta al bene comune: la nostra salute.
Un modello a cui guardare e da imitare.
Perché quella contro il covid è una guerra - lo sapete bene voi che siete in trincea - che riguarda ciascuno di noi: nelle istituzioni così come nella società.
Il virus contro cui ci stiamo confrontando da quasi due anni è un nemico dalle mille risorse.
Lo stiamo vedendo anche in queste ultime settimane, con un tasso di contagi di nuovo in preoccupante salita a causa della cosiddetta variante delta.
Un nuovo pericolo per tutti: per i più anziani, ma anche per i più giovani che, secondo gli ultimi dati, in questo momento sono quelli più esposti al rischio di contagio.
E questo significa ricordarci tutti - e soprattutto ricordare ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze - di essere ancora attenti e prudenti, specie nelle relazioni sociali.
Ma significa soprattutto essere consapevoli che in questo momento la nostra vera difesa per contenere e sconfiggere il virus sono proprio i vaccini: tutti i vaccini.
Se il virus ha ripreso a correre, questa volta dobbiamo correre più velocemente di lui.
Perchè prima portiamo a termine questa fondamentale campagna di immunizzazione, prima potremo restituire ai cittadini quella sicurezza sanitaria che è condizione indispensabile per far ripartire società ed economia.
Per poter tornare a rianimare i padiglioni di questa fiera di eventi commerciali, artistici, scientifici e culturali.
Per rilanciare settori e filiere importanti per questa città e per questa regione, come il turismo, la ristorazione o l'ospitalità alberghiera.
In tale prospettiva, l'approvvigionamento e la distribuzione dei vaccini sono senz'altro una priorità. E su questo tema, le più recenti stime del Governo sulle consistenti quantità di dosi in arrivo nelle prossime settimane rappresentano senz'altro una notizia positiva.
Ma ancora più importante è sensibilizzare i cittadini.
Spiegare loro l'importanza di proteggersi anche per proteggere i loro cari e vincere, con le argomentazioni della scienza e dell'evidenza, preconcetti e pregiudizi.
Un ultimo saluto e un ultimo ringraziamento l'ho tenuto per voi: i medici, il personale sanitario e amministrativo e soprattutto i volontari impegnati in questo Polo vaccinale.
Grazie per il vostro instancabile impegno di ogni giorno e per il clima di fiducia che, con grande umanità, trasmettete alle persone che vengono a vaccinarsi.
Oggi avrei voluto incontrarvi tutti.
Le prescrizioni di sicurezza lo hanno impedito, ma la mia ammirazione e la mia gratitudine va a ciascuno di voi.
Siete davvero il valore aggiunto di questo centro.
Il ritratto di quell'Italia bella, generosa, solidale ed operosa che c'è sempre stata e che l'emergenza pandemica ci ha fatto riscoprire ed apprezzare.
Il mondo del volontariato, in particolare, rappresenta una ricchezza umana da sempre al fianco dei più deboli e dei più fragili che meriterebbe davvero più attenzione e sostegno anche economico da parte delle Istituzioni.
Il mio abbraccio è l'abbraccio riconoscente di ogni cittadino che in ogni luogo d'Italia può tornare a sognare un futuro finalmente libero dalla paura del virus grazie a voi e al grande cuore di tante persone come voi.