Convegno "Sul futuro abbiamo tante idee", conclusivo del progetto "Ora di Futuro"
Discorso tenuto nella Sala Koch di Palazzo Madama
Autorità,
Signore e Signori,
Care bambine e cari bambini,
ho accolto con piacere la proposta di ospitare qui in Senato la giornata conclusiva del progetto "Ora di Futuro". Un'iniziativa virtuosa e lungimirante, promossa dal Gruppo Generali, a cui ho guardato sin dal primo momento con particolare apprezzamento, per la forte attenzione ad alcune tematiche a cui sono molto legata: i giovani e la famiglia. Saluto l'Amministratore delegato, Marco Sesana, il direttore dei settori della comunicazione e della responsabilità sociale, Lucia Sciacca, e tutti i rappresentanti di questa importante compagnia italiana.
Voglio inoltre ringraziarvi per il convinto impegno dimostrato con i tanti progetti sviluppati, tanto a livello nazionale quanto a livello globale, nell'ambito del welfare e dell'inclusione sociale.
Un impegno che testimonia come creare le condizioni per favorire pari opportunità di vita non deve essere solo una scelta umanitaria ma una precisa strategia di crescita come comunità.
Perchè è evidente che lo sviluppo di un Paese e di ogni sua realtà è indissolubilmente legato alla formazione umana e culturale dei suoi cittadini, anche di quelli più vulnerabili e svantaggiati.
Un percorso che inizia sin dai primi anni di vita e che richiama il ruolo centrale della famiglia e degli istituti scolastici.
Luoghi che devono essere preservati e sostenuti con azioni che, anche sul piano legislativo, diano solidità e sicurezza.
Penso alla tutela delle famiglie, specie di quelle che versano in maggiori difficoltà e con figli in età ancora prescolare, che è parte integrante di questo progetto e ne costituisce il primo obiettivo.
Sostenere concretamente queste situazioni e adoperarsi per rimuovere quegli ostacoli di ordine sociale ed economico che impediscono ai bambini di liberare sin dalla più tenera età tutto il loro potenziale, significa riaffermare il valore della scelta genitoriale come investimento sul futuro dell'umanità.
In questa prospettiva, fondamentale diventa la collaborazione con le ONLUS partner, come "L'Albero della vita", "Centro Salute del bambino" e "Mission bambini" e con le tante altre realtà associative ogni giorno in prima linea per dare un aiuto concreto anche di tipo domiciliare.
Consentitemi di rivolgere ai loro rappresentanti un affettuoso saluto e un sincero ringraziamento per la passione e l'entusiasmo con cui si fanno portatori di speranze e di opportunità.Un saluto e un ringraziamento che desidero estendere anche agli insegnanti e ai rappresentanti degli istituti scolastici il cui contributo è stato altrettanto prezioso per la piena riuscita del secondo obiettivo di questo progetto: quello educativo.
Ed ecco che arriviamo a voi, care bambine e cari bambini, che di questa giornata siete i veri protagonisti.
Sono veramente felice di darvi il benvenuto qui in Senato.
I vostri elaborati, le vostre idee sul futuro, sono il frutto di un progetto che vi ha tenuto occupati per tutto l'anno scolastico.
C'è voluto molto impegno, sia da parte vostra sia da parte di chi in questo progetto vi ha accompagnato con amore, con passione e, soprattutto, con grande senso di responsabilità.
Perchè educare non significa soltanto offrirvi gli strumenti per acquisire nuove conoscenze.
Educare significa prima di tutto aiutarvi a crescere come individui destinati a vivere all'interno di una comunità; aiutarvi ad acquisire fiducia in voi stessi e nelle vostre capacità; a comprendere il valore di fare scelte consapevoli.
Ho particolarmente apprezzato il metodo che avete adottato insieme ai vostri compagni di classe, agli insegnanti e ai vostri genitori: quello del gioco.
Il gioco, infatti, è un veicolo potentissimo per far leva sulla curiosità e sulla creatività, ma anche per stimolare la condivisione delle idee in modo spontaneo e naturale, così da potervi confrontare tra di voi.
Un metodo semplice eppure estremamente efficace per dimostrare come un tema sicuramente complesso - quello della sostenibilità - può essere compreso e affrontato con semplici gesti di quotidiana responsabilità.
Tra pochi minuti toccherà a voi venire qui a esporre le vostre "mozioni di fiducia" e io sarò qui ad ascoltarvi con la massima attenzione e con la stessa emozione che in questo momento state provando.
Perchè il vostro impegno deve essere riconosciuto, premiato e valorizzato.
Perchè la vostra voce è la voce di chi verrà dopo di noi, di chi erediterà il mondo.
E avete il diritto di raccontarci come vorreste che fosse.
Una voce che deve ispirare il nostro agire oggi con lo stesso entusiasmo, la stessa passione e lo stesso spirito di responsabilità e di aiuto reciproco che ha ispirato voi.
E' un dovere che abbiamo verso di voi come genitori, come educatori, come operatori sociali e come istituzioni.