Sergio Marchionne è stato un manager eccellente, un uomo illuminato, un grande italiano. Con lui scompare un protagonista indiscusso della produttività italiana nel mondo, esempio di laboriosità, di creatività e di lungimiranza. La sua forza sono state le sue radici, la sua famiglia, che in tante occasioni pubbliche amava ricordare come esempio di rettitudine, di senso del dovere e di coraggio. A Marchionne l'Italia deve molto. Ha capito prima di chiunque altro che in un mercato globale e globalizzato la Fiat non poteva sopravvivere a se stessa senza un cambiamento radicale e un salto che le facesse varcare i confini nazionali, rilanciando la produzione e internazionalizzando l'azienda. Una sfida affrontata e vinta, ma mantenendo sempre un radicamento forte nel nostro Paese, riuscendo perfino a portare l'America in Italia. È stato un personaggio di assoluto valore che mancherà molto. Il mio auspicio è che i frutti delle sue scelte e delle sue intuizioni non vengano dispersi ma possano continuare a vivere per il bene di Fca, dei lavoratori italiani e di tutto il Paese. Ai familiari e alla famiglia Agnelli-Elkann desidero esprimere i sensi del mio profondo cordoglio per la perdita di un amico, un padre e un compagno straordinario.