Atto n. 2-00334

Pubblicato il 15 dicembre 2015, nella seduta n. 553
Svolto nella seduta n. 577 dell'Assemblea (11/02/2016)

RICCHIUTI , FRAVEZZI , PEGORER , ALBANO , CASSON , GUERRA , IDEM , ZANONI , BERTUZZI , LO GIUDICE , LAI , SCALIA , RUTA , PUPPATO , SOLLO , PEZZOPANE , CUOMO , FERRARA Elena - Al Ministro della salute. -

Premesso che:

l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e il Centro europeo per il controllo delle malattie (ECDC) hanno diffuso il 1° dicembre 2015, nella giornata mondiale contro l'AIDS, il rapporto annuale sui nuovi contagi da HIV e casi di AIDS tra la popolazione dell'UE, con dei dati alquanto allarmanti:

nel 2014, nei Paesi dell'Unione europea sono stati diagnosticati 4.020 casi di AIDS, con un tasso di 0,8 malati per ogni 100.000 persone; sono inoltre in aumento le infezioni da HIV a causa di rapporti omosessuali, passate dal 30 per cento nel 2005 al 42 per cento nel 2014, mentre la percentuale di contagi tramite rapporti eterosessuali è del 32 per cento;

le vittime di contagio sono per l'11 per cento giovanissimi, tra i 15 e i 24 anni;

in Italia, nel 2014, i casi di nuovo contagio da HIV sono stati 3.695 e quelli di AIDS conclamato sono stati 858;

tra il 2006 e il 2014 le persone sieropositive arrivate allo stadio di AIDS senza essere consapevoli di avere subito il contagio, sono aumentate dal 20,5 per cento al 71,5 per cento;

ogni anno i casi di nuovo contagio sono tra i 3.500 e i 4.000;

la fascia d'età più colpita sono gli uomini tra i 25 e i 29 anni;

considerato che:

l'AIDS è una malattia incurabile, ma grazie alle nuove terapie, con l'assistenza sanitaria adeguata e con una diagnosi tempestiva, le speranze di vita di una persona sieropositiva non sono diverse da quelle di una persona sieronegativa;

la legge n. 135 del 1990 prevede, all'articolo 1, comma 1, lettera a), che la Commissione nazionale per la lotta all'AIDS, presso il Ministero della salute, adotti interventi di carattere poliennale riguardanti la prevenzione, l'informazione, la ricerca, la sorveglianza epidemiologica ed il sostegno dell'attività del volontariato, attuati con le modalità previste dall'azione programmata del Piano sanitario nazionale riguardante la lotta all'AIDS, e nei limiti degli stanziamenti ivi previsti,

si chiede di sapere:

se il Governo intenda prendere delle misure ulteriori, alla luce dei numeri presentati dagli interroganti, rispetto alla campagna di sensibilizzazione sul contrasto all'Aids annunciata il 1° dicembre 2015 dal Ministro Lorenzin, per contrastare questa nuova ondata di contagi e per arginare i numeri di malati di AIDS;

se, in particolare, il Governo non ritenga che vada messa in atto con urgenza una campagna nazionale per promuovere l'utilizzo del test, rivolta soprattutto ai giovani.