Tragedia del Mottarone: un lutto per l'intera comunità nazionale
Senatori,
come è tristemente noto, domenica scorsa la quiete silenziosa della valle alpina ai piedi del Lago Maggiore è stata scossa dal sordo boato causato dal crollo di una cabina della funivia che da Stresa porta alla cima del monte Mottarone.
Un tragico incidente, che ha causato la morte di quattordici persone: famiglie, coppie, giovani e anche due bambini, Mattia di cinque anni e Tom di soli due anni.
Il piccolo Eitan di cinque anni, unico superstite ricoverato in gravi condizioni all'ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino, è stato probabilmente salvato dall'abbraccio eroico del suo papà, che ha fatto scudo con il proprio corpo. Ma non avrà altri abbracci da dare al suo papà, alla sua mamma e al suo fratellino, che su quella funivia hanno perso la loro vita.
Le indagini disposte dalla magistratura consentiranno di ricostruire le dinamiche dell'incidente ed accertare eventuali responsabilità.
Ma adesso è il momento del lutto e del dolore.
Perché questo lutto colpisce nell'intimo una intera comunità nazionale che, in uno dei primi giorni di riapertura, stava riassaporando il ritorno alla normalità attraverso il contatto con la natura e la bellezza.
Le terribili immagini delle lamiere della cabina precipitata nel bosco, piegate dalla violenza dell'impatto, rimarranno un ricordo indelebile in ciascuno di noi. Perché ciascuno di noi si è immedesimato nella speranza spezzata di quegli italiani che alla gita al Mottarone avevano affidato le loro aspettative e la loro voglia di vivere dopo mesi di grandi limitazioni, incertezza e paura.
Oggi vogliamo stringerci ai familiari ed amici di questi quattordici connazionali e dire loro che non sono soli, che il loro dolore è il nostro dolore. Perché è nelle grandi prove, come nelle grandi gioie, che una collettività nazionale deve dimostrare cosa significhi condividere la stessa identità, vivendo in un autentico spirito di comunione anche le sofferenze che straziano il cuore.
Con questo spirito, desidero ringraziare il personale dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Alpino, dei carabinieri e tutti coloro che anche in questa circostanza, tra grandi difficoltà, ci hanno dato l'esempio di un'Italia coraggiosa e generosa.
Nel commosso ricordo delle quattordici vittime innocenti della tragedia di Mottarone invito pertanto l'Aula del Senato a osservare un minuto di silenzio.