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Il Presidente: Discorsi

Scopelliti esempio di rettitudine

Intervento del Presidente Alberti Casellati nell'Aula del Senato

Senatori, colleghi,

in questo inizio di legislatura l'Aula del Senato ha avuto modo di ricordare e onorare la memoria di autentici eroi civili della lotta alla mafia e alla criminalità organizzata. Magistrati che per questa causa, insieme alle donne e agli uomini della loro scorta, hanno pagato un tributo altissimo, che non si sono mai piegati, che sono stati esempio di rettitudine e di alto senso dello Stato, e ai quali l'Italia di ieri e di oggi deve molto.

Uomini come Antonino Scopelliti, magistrato chiave nella lotta alla mafia, uno dei più apprezzati procuratori di Cassazione, che il 9 agosto del 1991 fu assassinato in un agguato di 'ndrangheta e al quale chiedo a quest'Assemblea di tributare il doveroso omaggio.

A 27 anni da quel tragico giorno, siamo ancora lontani dal vedere scritta una parola definitiva di verità sull'omicidio Scopelliti.
Di certo c'è solo che venne ucciso perché era temuto; perché scandagliava, approfondiva. Perché aveva un forte senso della giustizia e della legalità. In altre parole, perché faceva il suo lavoro.

Grazie alla Fondazione a lui intitolata, ogni anno la memoria di Antonino Scopelliti viene rinnovata attraverso il ricordo delle sue azioni, perché quella cultura della legalità per la quale si era sempre battuto possa definitivamente attecchire tra le nuove generazioni e soprattutto tra i giovani di una terra martoriata, dove il germe della criminalità organizzata è ancora vivo, come la Calabria.

Invito tutti a un minuto di raccoglimento.



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