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Il Presidente: Discorsi

Salone del Mobile: emblema di una comunità viva che sa progettare e costruire il proprio futuro

Discorso pronunciato all'inaugurazione del Salone Internazionale del Mobile di Milano

Il Salone del Mobile rappresenta il simbolo non solo della città di Milano e del nostro Paese, ma anche l'emblema di una comunità viva che sa progettare e costruire il proprio futuro. Attorno a questa straordinaria manifestazione di ingegno, cultura, creatività si ritrovano accomunati da uno stesso destino imprenditori, artigiani, lavoratori, famiglie, cittadini che riscoprono il valore e il gusto per le cose pratiche, che sanno diventare espressione di bellezza, arte, genialità.

L'ampiezza di questa manifestazione, che vede protagonisti oltre 2.000 espositori al Salone del Mobile, 1.300 al Salone Internazionale del Mobile e del Complemento d'Arredo, 111 ad Euro Cucina, 228 al Salone Internazionale del Bagno e 650 al Salone Satellite, testimonia la capacità di trasformare il "sapere", in cultura del "saper fare".

La sinergia di intelligenze, abilità, esperienze è la dimostrazione tangibile di come l'Italia ancora oggi, più di ieri, possa farcela! Il nostro Paese si riscopre centro che attrae da tutto il mondo le migliori avanguardie, perché sa essere una comunità di donne e uomini, capaci di salvaguardare le tradizioni del passato anche attraverso l'innovazione e la forza di disegnare il futuro. In Italia esistono vere e proprie "scuole" di arti e mestieri che hanno trasmesso fino ai giorni nostri il valore dell'impresa e del lavoro come fondamenti per la stessa coesione sociale.

Trovarsi oggi assieme più che una speranza è una certezza: scoprire e inventare significa contribuire alla crescita economica e culturale, significa rispondere con rinnovata determinazione alle sfide del presente, significa creare nuovo lavoro tenendo unite le generazioni di ieri con quelle di oggi.

Vi è una parola che più di altre sintetizza il percorso ideale della Fiera: interazione.

Interagire significa portare dentro la vita quotidiana di una casa, di un ambiente di lavoro, di un edificio pubblico o privato la freschezza della natura che ci circonda, la ricchezza dei nostri paesaggi, la fatica e la gioia di un'impresa riuscita. Molte delle creazioni esposte rappresentano la capacità di coniugare le esigenze di vita quotidiana con il rispetto per le persone e le cose che ci circondano.

Il Salone del Mobile è quindi sogno e realtà di quanti continuano a credere nel coraggio di trovare le soluzioni migliori anche di fronte ai problemi più difficili.

Il coraggio di interagire, di dialogare, di sentirsi parte di un'unica comunità richiede lo sforzo di ascoltare e di capire le ragioni di tutti, per poter raggiungere insieme il bene condiviso di crescita e prosperità.

Desidero pertanto rivolgere il mio sentito ringraziamento alle Istituzioni pubbliche e private, agli organizzatori, agli espositori, ai visitatori della Fiera perché danno testimonianza di un impegno appassionato e fruttuoso, che rappresenta la migliore risposta ad ogni tentazione rinunciataria e sa invece andare oltre e rilanciare con l'eccellenza l'immagine del nostro Paese.



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