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Il Presidente: Discorsi

Riunione annuale della Harvard Law School Association of Europe

Villa Magistrale, Roma

Presidente Arena, carissimi Alumnae e Alumni,
con grande piacere ho accettato il vostro invito, davvero molto gradito, a partecipare a questo momento conviviale della Riunione annuale dell'Associazione europea della Harvard Law School. Sono particolarmente orgogliosa che, dopo quarant'anni, l'Italia abbia il privilegio di ospitare nuovamente questo importante appuntamento. Consentitemi di esprimere il mio più sincero apprezzamento nei confronti del vostro Presidente, Salvo Arena, al quale dobbiamo il successo di questa iniziativa e che ha il merito di avervi riunito numerosissimi a Roma.

Ringrazio sentitamente l'Ambasciatore Ronca e l'Ordine dei Cavalieri di Malta per la splendida accoglienza in questa suggestiva cornice di Villa Magistrale. Nel rivolgere un caloroso saluto al Preside John Manning, vorrei estendere ai tanti ospiti di eccezione, che saranno i protagonisti di queste giornate, il mio personale benvenuto in Italia.

Questa Riunione annuale vede un programma di assoluta eccellenza sotto il profilo culturale, istituzionale ed accademico. In questi giorni, state scoprendo alcuni tra i capolavori del patrimonio artistico della nostra Capitale. So che questo pomeriggio avrete l'onore di essere ricevuti dal nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a conferma dell'attenzione che le istituzioni italiane, ai massimi livelli, rivolgono alla vostra realtà associativa.

Domani, per la prima volta nella storia della vostra Associazione, sarete coinvolti in un confronto accademico su temi di straordinaria attualità per chi, come voi, vive quotidianamente la professione legale. Alumnae e Alumni di diverse generazioni, provenienti da tutta Europa e radicati nelle aree più disparate del globo, avranno la possibilità di confrontarsi, ciascuno con il proprio eccezionale bagaglio professionale e di vita, su sfide e percorsi comuni.

E' una opportunità unica che questa Associazione vi offre. L'opportunità di divenire parte attiva di una comunità internazionale di studiosi ed esperti che, con autentico spirito di condivisione, al di là di logiche di interesse o convenienze, si riconosce nell'appartenenza ad un comune percorso formativo.

Anche io provengo dall'esperienza forense, che ho svolto per oltre quarant'anni e che, dal 1994, ho affiancato all'esperienza politica. In vent'anni di mandato parlamentare, ho alternato incarichi di governo a ruoli istituzionali, fino a ricoprire il mandato di componente del Consiglio Superiore della Magistratura e ora, come prima donna nella storia del nostro Paese, quella di Presidente del Senato.

In questo percorso, non ho mai smesso di sentirmi parte integrante della comunità dei giuristi.
Sono quindi più che mai sensibile alle problematiche che domani affronterete nei quattro panel tematici. Mi limito a menzionarne due. Penso alla lotta alla corruzione, che rappresenta una priorità politica per gli Stati e per le organizzazioni internazionali e anche uno specifico dovere etico e professionale per chi vive la professione legale.

E poi, soprattutto, penso al ruolo delle donne nel diritto, tema che, per la mia storia personale, mi è particolarmente caro. Ritengo che davvero le donne impegnate nei diversi ambiti dell'attività giuridica offrano un apporto determinante alla realizzazione della dimensione valoriale e sociale della legge, contribuendo con visione speculativa e pragmatica a fare vivere le norme come risposta concreta agli obiettivi e ai bisogni della società di riferimento.

Gli ultimi decenni hanno visto una trasformazione epocale delle sfide che la professione legale è chiamata ad affrontare. La crescente proiezione globale dei fenomeni che cercano nel diritto la propria regolazione ha cambiato irrimediabilmente gli strumenti e i metodi dell'attività forense. Una realtà contraddistinta da incrementate interconnessioni e complessità, richiede una formazione giuridica sempre più attenta alle contaminazioni tra ordinamenti e ai processi di internazionalizzazione.

Su questo terreno, rispetto al quale da sempre la Harvard Law School rappresenta una eccellenza mondiale, si stanno registrando significativi passi in avanti anche nel contesto italiano, sia accademico che di alta specializzazione. L'auspicio è che sempre di più la vostra Associazione possa consolidare una rete effettiva di scambi e collaborazioni con le nostre eccellenze nazionali, nel campo degli studi superiori, della cooperazione professionale e degli investimenti.

Con questo auspicio, che è anche un impegno affinché la vostra Associazione trovi sempre nel nostro Paese interlocutori attenti e sensibili, vi ringrazio ancora per la splendida accoglienza che mi avete riservato. Sono certa che, grazie anche alla sapiente guida di Salvo Arena, ognuno di voi saprà trovare in questa Riunione sollecitazioni, spunti di riflessione e riferimenti che vi accompagneranno a lungo nella vostra carriera.



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