Incontro con i rappresentanti della Delegazione Congressuale italoamericana
Onorevole Bill Pascrell, Onorevole Mark Amodei,
Gentili Rappresentanti della Delegazione italoamericana al Congresso,
sono davvero felice di poter realizzare questo incontro nei pochi giorni della mia presenza negli Stati Uniti: desidero innanzitutto ringraziare per questa opportunità.
La comunità degli americani di origine italiana è da sempre estremamente vivace e di successo.
La dimostrazione più limpida viene proprio dalla vostra presenza così qualificata in una Istituzione democratica significativa come il Congresso degli Stati Uniti.
Sono convinta che la capacità di questo grande Paese di riconoscere e valorizzare le potenzialità di tutti, costituisca un elemento di forza unico al mondo. È una delle componenti che fa degli Stati Uniti il punto di riferimento sul piano dello sviluppo non solo economico, ma anche democratico e civile.
Stando alle statistiche, sono quasi 18 milioni gli americani di origine italiana. Un numero molto alto, che davvero colpisce. Così come colpiscono le storie di tanti nostri connazionali: sono storie di impegno, di fatica e di successo. Ancora oggi gli italiani in America sono più di 250 mila. Segno che questo Paese conserva intatto il suo fascino e la sua forza di attrazione.
Anche il Parlamento italiano ha inteso dare un segno di attenzione alle nostre comunità all'estero. Sia il Senato della Repubblica, sia la Camera dei deputati, istituiscono all'inizio di ogni legislatura un Comitato per gli italiani all'estero, che ha proprio il compito di tenere i contatti e valorizzare il rapporto con l'Italia di questi nostri connazionali "non residenti".
Inoltre, in base ad una importante legge approvata nel 2001, le nostre comunità all'estero possono eleggere direttamente propri rappresentanti nel Parlamento italiano. Dodici deputati e sei senatori sono eletti in questo modo e hanno la possibilità concreta di lavorare nel Parlamento italiano. Nella circoscrizione America settentrionale e centrale sono eletti un senatore e due deputati.
Quella che si è appena avviata è per l'Italia una legislatura importante. Il contesto politico è attraversato da forti cambiamenti che però, pur in uno scenario inedito, non toccano le scelte di fondo del nostro Paese. La fedeltà all'Alleanza Atlantica, la lotta al terrorismo internazionale e la conferma delle missioni internazionali rappresentano infatti un caposaldo della politica italiana.
Inoltre, in linea con le esigenze riformatrici legate ad una maggiore velocità nell'effettuare le scelte, anche sotto il profilo legislativo, le istituzioni si sono dotate di nuovi ed efficaci strumenti.
Mi riferisco, in particolare, al nuovo regolamento dell'Istituzione che presiedo, il Senato della Repubblica, con il quale sono state introdotte novità per snellire i tempi di approvazione delle leggi, attraverso un ruolo ancor più rilevante delle Commissioni parlamentari.
Un mondo sempre più veloce e interconnesso ha infatti bisogno di Istituzioni sempre più efficienti e tempestive per poter fornire risposte in tempi brevi alle esigenze dei cittadini.
E' certamente questa una presa d'atto del fatto che ci troviamo in un'epoca contrassegnata da grandi cambiamenti. Dobbiamo fare i conti con una nuova idea di geografia, che avvicina i confini, le mentalità, i costumi. Si spostano facilmente e velocemente le persone, le merci, i capitali.
Sul piano dell'innovazione gli Stati Uniti sono da sempre all'avanguardia. La Silicon Valley rappresenta il polo innovativo più importante del mondo, che tutti considerano un esempio. E questo nonostante la concorrenza di tante altre realtà competitive presenti nel mondo;
e nonostante il web e il mondo dell'informatica abbiano indotto a pensare a modelli di innovazione diffusa, non legati a singoli distretti tecnologici integrati.
Il progresso tecnologico e le nuove connettività consentono accelerazioni nello sviluppo e nella crescita che un tempo sarebbero state impensabili.
È il fenomeno della globalizzazione, che ci costringe ad un approccio complessivo, globale ai problemi. Proprio per questo è necessario che chi ha responsabilità pubbliche, chi ha responsabilità dirette verso gli elettori, debba farsi carico di guidare i processi.
Questa ed altre sfide richiedono un approccio complessivo e condiviso. Gli Stati Uniti sono un grande Paese amico dell'Italia. E questo anche grazie a chi, come voi, porta con sé un po' di Italia in questo Paese. E si impegna ogni giorno affinché Stati Uniti e Italia lavorino insieme e costruttivamente in ogni possibile campo.
Spero davvero che anche questo nostro incontro di oggi possa dare un ulteriore impulso alla collaborazione tra i nostri paesi e tra i nostri parlamenti.
Grazie a tutti.