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Il Presidente: Discorsi

Inaugurazione del Salone Nautico

Discorso pronunciato a Venezia

Sindaco Brugnaro,
Autorità civili e militari,
signore e signori,

è con piacere, orgoglio e convinzione che partecipo alla cerimonia di inaugurazione di questa prima edizione del Salone nautico di Venezia.
Sentimenti che voglio condividere con voi perché sono certa che grazie a questa magnifica location, ad una organizzazione che non ha lasciato nulla al caso, ad una sinergia totale tra le tante risorse ed eccellenze del territorio e ad una ritrovata ambizione civica, il Salone nautico di Venezia potrà confermarsi negli anni un'intuizione di assoluto successo.
Questo splendido luogo, l'Arsenale, ha da sempre intrecciato i propri destini con la storia di Venezia e rappresenta certamente un valore aggiunto unico: il miglior punto di partenza per una manifestazione che si è sin da subito caratterizzata per originalità e tradizione, potenzialità e concretezza, sinergie e visione.

"L'arte navale torna a casa" è senza ombra di dubbio uno slogan di grande fascino, in grado di rievocare la storia, i successi e le affermazioni di Venezia in tutto il mondo navigabile, con una cantieristica industriale che già nel 500, proprio qui, produceva imbarcazioni innovative e di riconosciuto successo.
Uno slogan che proietta allo stesso tempo Venezia verso il futuro, disegnando una nuova strategia nel rapporto tra la città e il mare, tra le istituzioni, i cittadini e gli amanti della città.
Perché quando si parla di turisti, anche nel comparto business, dobbiamo sempre tener presente l'amore che questa città unica al mondo riesce a trasmettere, a creare e a ricevere. È da lì che si può e si deve partire per realizzare nuove opportunità, nuove infrastrutture - materiali e immateriali - nuove occasioni di sviluppo.

Ed è anche per questo che possiamo affermare che la partenza di questa nuova sfida sia già un successo riconosciuto, anche grazie al sempre suggestivo ed emozionante passaggio delle Frecce Tricolori.
Lo dicono i numeri, straordinari, sia rispetto agli espositori sia ai visitatori previsti; lo dice la qualità delle imbarcazioni presenti, degli eventi collaterali, delle tante esibizioni e dimostrazioni; lo dice la valenza culturale di questo Salone, capace di coniugare l'attrattività della Biennale con la tradizionale voga alla veneta, le imbarcazioni in legno con i nuovissimi motori ibridi e le tecnologie più innovative.
Lo testimoniano le tante partecipazioni e collaborazioni, a partire da quella prestigiosa con la Marina Militare, che ha aperto le porte della base navale e messo a disposizione degli appassionati la possibilità di visitare il sommergibile Dandolo e le tante straordinarie esposizioni del Museo navale. Senza dimenticare la presenza del cacciatorpediniere Andrea Doria, orgoglio della Marina italiana e di tutto il comparto difesa.
Una partnership che si inserisce a pieno titolo nella centenaria potenza militare e mercantile che ha consentito a Venezia di conquistare i mercati e i porti di tutto il mondo, esportando la propria vocazione marittima e commerciale.
Traguardi raggiunti partendo sempre da quel Mar Adriatico che oggi, anche grazie a questa iniziativa, può e deve tornare a rivestire un ruolo di primo piano per questo territorio.

Anche qui uno slogan di grande effetto "venite a Venezia con la vostra barca e la vostra famiglia" riassume perfettamente quel rapporto con l'acqua al quale è legata non solo la storia veneziana, ma anche il suo futuro.
Un futuro da costruire insieme con oculatezza e lungimiranza, con le Istituzioni nazionali chiamate a sostenere e supportare il grande lavoro che stanno compiendo le amministrazioni cittadine e regionali
Lo dimostra l'intuizione di aver presentato questa kermesse, lo scorso gennaio, nell'ambito della vetrina mondiale offerta dalla Fiera di Dusseldorf; lo conferma la capacità di prevedere sin da subito una progettualità triennale. Anche perché il Salone nautico ha tutte le carte in regola per affermarsi come una realtà di primaria importanza a livello nazionale e internazionale.

In conclusione consentitemi una riflessione sulla sostenibilità, un tema che a Venezia assume un rilievo fondamentale.
Le imprese e le città venete sono da sempre all'avanguardia per la capacità di produrre e generare ricchezza preservando e valorizzando il territorio; una capacità che in questa città si è già manifestata con importanti scelte istituzionali e amministrative: mi riferisco sia alla previsione di una nuova filosofia nell'accoglienza crocieristica, sia alla scelta innovativa di puntare su una navigabilità a impatto zero attraverso vaporetti e imbarcazioni a combustibile ecologico.
Scelte giuste e coraggiose, scelte che rappresentano le migliori premesse per poter guardare ai prossimi obiettivi da raggiungere con serenità e fiducia.

Una filosofia che possiamo con orgoglio definire "verde" e che, in un bel gioco di colori e di valori, si integra perfettamente con l'economia blu, l'economia del mare.
Un binomio perfetto per Venezia, per il Veneto, per l'Italia; un binomio perfetto per consegnare alle future generazioni una Venezia ancor più attraente, ancor più affascinante, ancor più bella.
Grazie a tutti



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