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Il Presidente: Discorsi

Giochi Mondiali estivi Special Olympics

Discorso pronunciato nella Sala Koch di Palazzo Madama all'incontro con la delegazione di atleti in partenza per Abu Dhabi

Care ragazze, cari ragazzi,
presidente Moratti,

è per me un vero piacere incontrarvi alla vigilia della vostra partenza per Abu Dhabi, dove si terranno i Giochi Mondiali estivi Special Olympics.
Personalmente, anche a nome di tutto il Senato della Repubblica, sono orgogliosa di voi, di quello che fate ogni giorno per voi e per gli altri, per lo sviluppo dell'integrazione e dell'inclusione, per il nostro Paese.

So che anche domani avrete una giornata intensa, con gli incontri previsti sia al Coni sia con le altre cariche istituzionali. Questa è la dimostrazione di quanto le vostre gesta, il vostro impegno, i vostri sacrifici siano importanti e non soltanto per il mondo dello sport.
Settimana prossima, negli Emirati Arabi, conoscerete e vi confronterete con migliaia di ragazze e ragazzi provenienti da tutto il mondo. Sono certa che saprete cogliere fino in fondo la bellezza di questa manifestazione, alla quale contribuiscono tanti volontari, tecnici, familiari.
Voi, come delegazione azzurra, avrete tutta l'Italia al vostro fianco. Faremo il tifo per voi da qui, e sono sicura che raggiungerete il traguardo più importante: essere felici.
Come sapete il motto olimpico, attualizzato dal Barone de Coubertin, l'ideatore delle Olimpiadi moderne, è: l'importante non è vincere, ma partecipare.
Il movimento Special Olympics, che a livello internazionale è riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale e a livello nazionale è insignita della qualifica di Associazione benemerita dal Coni, in questi 50 anni è riuscito ad andare oltre il pur meritorio e illuminante motto di de Coubertin.
Stare insieme, condividere le proprie esperienze e le proprie emozioni, gioire anche per i risultati degli altri, aiutare ad inserirsi coloro che altrimenti avrebbero rischiato di isolarsi, sono le vittorie più importanti, le vittorie della vita.

Special Olympics, che in Italia conta oltre 17 mila atleti e organizza più di 200 eventi, è la più evidente ed apprezzabile dimostrazione di come lo sport e la socialità possano aiutare la salute ed il benessere e, allo stesso tempo, combattere contro le discriminazioni e il disinteresse. Attraverso lo sport fate vincere l'educazione, contro ogni egoismo e contro ogni esclusione.
Ritengo inoltre particolarmente prezioso il vostro impegno a favore dei bambini, anche i più piccoli - a partire dai 2 anni di età - e i vostri programmi a sostegno dei ragazzi con disabilità grave o gravissima.
Nel suo discorso di fine anno il Presidente della Repubblica ha fatto riferimento al terzo settore, al volontariato, definendolo il mondo della bontà: voi ne siete l'esempio più bello e più evidente.

Rispetto alla storia di Special Olympics e a tutto quello che questo movimento ha saputo conquistare dal 1968 ad oggi, ritengo doveroso un pensiero per Eunice Kennedy che con la sua intuizione ha cambiato, in meglio, la vita di milioni di persone in tutto il pianeta. La lezione fondamentale che ci ha insegnato - citando le parole del figlio Tim - è che lo spirito umano non ha confini.
Una lezione quanto mai attuale, una lezione che dobbiamo portare sempre con noi.
Consentitemi, a conclusione di questo saluto, un sentito ringraziamento al vostro Presidente, Angelo Moratti.
La sua famiglia è da sempre in prima linea nell'aiutare gli altri, soprattutto i più bisognosi.

Con la sua attività alla guida di Special Olympics ha saputo dimostrare che i sentimenti, quelli puri, non svaniscono con il passaggio delle generazioni. Anzi si rafforzano e consentono di perseguire ulteriori traguardi.
Grazie a tutti e auguri per le vostre gare.
Spero di poterci rivedere presto, anche perché dovete raccontarmi dell'esperienza bellissima che vivrete tra pochi giorni.



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