Forum nazionale su energia e sostenibilità
Invio con grande piacere un pensiero di saluto in occasione della prima edizione di "Duezerocinquezero", forum nazionale su energia e sostenibilità, promosso dal Comune di Padova in collaborazione con AssoEsco.
Impegni istituzionali non mi consentono di condividere con voi le emozioni ed i pensieri di questa giornata inaugurale, come sarebbe stato mio desiderio, ma voglio congratularmi per lo spirito e l'impegno che hanno contraddistinto l'organizzazione di un appuntamento con il futuro a cui guardo con grande interesse e profonda attenzione.
I temi al centro del ricco calendario di eventi in programma nei prossimi giorni rappresentano infatti alcune delle più importanti tappe di un percorso di modernità, sviluppo e progresso a cui ciascuno di noi deve partecipare con convinzione e determinazione.
Transizione ecologica, fonti rinnovabili, efficienza e autosufficienza energetica, mobilità sostenibile: sono sfide che impongono all'Italia un salto di qualità epocale in vista dell'ambizioso traguardo delle "zero emissioni" fissato dall'Europa per l'anno 2050.
Obiettivi verso i quali le risorse del Recovery Fund, insieme al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, possono dare una spinta eccezionale, ma che potranno essere raggiunti solo se sapremo pianificare con intelligenza e lungimiranza strategie e investimenti.
Fondamentale, in tale direzione, è il contributo di tutti: istituzioni, mondo dell'impresa e dell'industria energetica, della finanza, dell'università e dell'informazione
Preziosi gli esempi che possiamo trarre dallo spirito di iniziativa di Regioni, Comuni ed enti locali, di cui occorre valorizzare le idee e potenziare la capacità realizzativa.
Così come indispensabile è un sinergico patto di crescita tra pubblico e privato per sostenere il coraggio, l'intraprendenza e la creatività di tanti settori delle nostre economie che hanno messo innovazione, sostenibilità, integrazione con l'ambiente ed efficienza energetica al centro dei loro programmi di sviluppo.
Ma ancora più importante è il coinvolgimento dei cittadini. Perchè ogni transizione implica per definizione un'evoluzione della società, ovvero una crescita culturale prima ancora che tecnologica e infrastrutturale.
Le drammatiche conseguenze dei cambiamenti climatici e la sempre più preoccupante crisi delle tradizionali risorse energetiche sono segnali di fronte ai quali occorre promuovere e divulgare tra i cittadini la consapevolezza che investire nella sostenibilità non è più soltanto una scelta meritevole, solida e durevole nel tempo, ma una via obbligata tanto sul piano ambientale, quanto su quello economico e sociale.
Allo stesso tempo le recenti tensioni internazionali, aggravate dall'inaccettabile tragedia umana della guerra in Ucraina, ci obbligano a ripensare gli obiettivi di autosufficienza energetica e il ricorso a fonti rinnovabili anche in termini di sicurezza nazionale, per contrastare ogni possibile vulnerabilità.
Rinnovo pertanto i miei auguri per il pieno successo di questa iniziativa, nell'auspicio che possa consolidarsi nel tempo come prezioso momento di confronto tra competenze ed esperienze, nell'interesse primario dei cittadini e nel dovere morale di assicurare alle generazioni che verranno un lascito di vere speranze e di vere opportunità.