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Il Presidente: Discorsi

Droga, le ragioni del no - Scienza, prevenzione, contrasto, recupero

Messaggio del Presidente del Senato al convegno promosso dal Centro Studi Rosario Livatino

Invio con piacere il mio saluto in apertura di questo prestigioso convegno dedicato alle tossicodipendenze e alle articolate questioni criminologiche, sanitarie e sociali ad esse correlate, promosso dal Centro Studi Rosario Livatino.
Desidero esprimere al Presidente Mauro Ronco, ai Vice Presidenti Domenico Airoma, Alfredo Mantovano e Filippo Vari, nonché agli illustri relatori, il mio profondo apprezzamento per la scrupolosa attenzione che ha contraddistinto l'organizzazione di questo importante momento di confronto a ogni livello istituzionale, accademico e scientifico.

Un appuntamento che, alla luce della recente decisione con cui la Corte costituzionale ha stabilito la non ammissibilità dei quesiti referendari in materia di sostanze psicotrope e stupefacenti, offre una preziosa opportunità di approfondimento su tematiche che, specie in relazione alle cosiddette "droghe leggere", continuano ad essere divisive, tanto nella politica quanto nella società.

Questioni che non possono prescindere dalla considerazione che quando si affronta il delicato e complesso fenomeno della droga e delle tossicodipendenze, la ricerca di un punto di equilibrio tra libertà, tutela della salute e sicurezza dei cittadini, soprattutto dei più giovani e fragili, richiede decisioni consapevoli e responsabili.
Rinnovo pertanto i miei auguri di buon lavoro insieme a un sincero pensiero di stima e riconoscenza rivolto ai tanti giuristi, magistrati, avvocati, docenti universitari e notai che con passione si dedicano alle numerose iniziative informative, formative e culturali promosse dal Centro Studi Rosario Livatino.

Una dedizione che onora la memoria e il sacrificio di un giovane e coraggioso magistrato italiano e che, nell'emozione ancora forte della beatificazione di Rosario Livatino come martire della giustizia e della fede, ricorda ogni giorno la ricchezza della sua eredità civica e morale. Esempio per tutti di amore incondizionato per la vita umana e per una giustizia veramente giusta.



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