Convegno "Querele intimidatorie, minacce e intimidazioni"
Autorità,
Signore e Signori,
impegni istituzionali non mi hanno consentito di accogliere il gradito invito a presenziare a questo importante seminario in occasione della giornata mondiale indetta dall'ONU per mettere fine alle impunità per i crimini contro i giornalisti.
Desidero comunque inviare il mio saluto e congratularmi con Ossigeno per l'Informazione e l'Ordine dei Giornalisti del Lazio per l'impegno profuso nell'organizzazione di questa iniziativa che sono felice si svolga proprio qui in Senato.
Al di là degli aspetti formativi e divulgativi, ritengo che essa rappresenti soprattutto un prezioso momento di condivisione e di confronto su tematiche di sempre più allarmante attualità, a cui anche le Istituzioni hanno il dovere di prestare attenzione nell'interesse di un diritto fondamentale quale è quello ad un'informazione libera da ogni forma di condizionamento o di violenza.
Perchè, se è dovere del giornalista perseguire con scrupolo e responsabilità la ricerca della verità,
è altrettanto sua prerogativa poter svolgere la propria professione in modo pieno e senza limitazione o pregiudizio alcuno.
Il giornalismo, quando è svolto con rigore e con coraggio, costituisce infatti un presidio irrinunciabile della democrazia stessa e un incredibile strumento di tutela della legalità e di lotta al degrado sociale, politico ed economico.
Consentitemi infine di rivolgere un sentito pensiero di vicinanza agli orfani e ai familiari dei tanti - troppi - operatori dell'informazione che, nel mondo, hanno pagato con la vita il prezzo della loro vocazione.
Una vicinanza che voglio estendere a tutti i vostri colleghi che, a causa del loro lavoro, sono vittime di inaccettabili coercizioni, soprusi o ritorsioni fisiche e morali.
Sono certa che anche questo seminario saprà essere occasione per riconoscere il valore del loro contributo e per stimolare idee e progetti efficaci per meglio tutelarne il coraggio e il loro essere irrinunciabili "sentinelle di verità".