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Il Presidente: Discorsi

Cerimonia di riposizionamento della targa realizzata in occasione della prima seduta del Senato del Regno

Discorso pronunciato dal Presidente del Senato nel Cortile d'onore di Palazzo Madama

Senatori,

Signore e signori,

cari ragazzi,

questa cerimonia rappresenta e racchiude in sé il valore della nostra storia e la speranza per il nostro futuro.

Quella che stiamo per svelare è una lapide di foggia antica. Una lastra di marmo che celebra la nascita delle istituzioni nazionali.

Un inno all'Unità e alla libertà d'Italia.

Con la presa di Roma - il 20 settembre del 1870 - si compì l'unificazione del Paese e si avviò il trasferimento nella nuova Capitale di tutte le principali istituzioni.

Dopo quasi 14 mesi - necessari per realizzare l'Aula, sorta dove in precedenza c'era un cortile interno - si tenne quindi la prima seduta del Senato del Regno a Roma, presieduto da Vincenzo Fardella di Torrearsa il 28 novembre del 1871.

Rimossa nel 1938 per far posto ad un gruppo marmoreo celebrante l'Impero fascista, questa lapide celebrativa fu consegnata all'oblio polveroso dei sotterranei;

dai quali riemerse, nel corso della presidenza Schifani, grazie alla tenacia di valenti dipendenti che saluto e ringrazio.

Dopo il restauro effettuato possiamo oggi ripristinare, non solo fisicamente, quella che è la testimonianza diretta di un passaggio fondamentale della nostra storia nazionale. Una storia fatta di lotte, sangue e sacrifici; una storia di simboli e di libertà, di censure e di rinascite.

Sono quindi particolarmente orgogliosa, a distanza di 80 anni, di poter restituire a questa pietra commemorativa il posto che le spetta legittimamente, che la storia le ha assegnato.



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