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Il Presidente: Discorsi

Accademia Militare di Modena

Indirizzo di saluto agli Allievi Ufficiali

Autorità,
cari allievi e allieve,
è per me un vero piacere potervi portare oggi il mio saluto personale e quello del Senato della Repubblica.

Ho sempre creduto, sin dal mio primo incarico pubblico, che il dialogo e la collaborazione tra Istituzioni rappresentino degli elementi fondamentali per operare, tutti, al meglio e nella stessa direzione.
È quindi per me un onore essere in questa splendida Accademia, tra le più antiche del mondo, vero fiore all'occhiello del nostro Paese.
Un luogo di grande fascino e dall'alto valore simbolico, dove si sono formati gli ufficiali che sin dal 1816 hanno guidato le nostre Forze Armate in tutti i contesti, dando lustro alla Patria e rappresentando il cardine dello Stato italiano.
Anche per questo sono consapevole della difficoltà insita nella vita d'Accademia.

Il vostro impegno, i vostri sacrifici, la vostra dedizione vi accompagneranno per tutto l'arco della vita.
Qui si rafforzano gli ideali che sono alla base del nostro Stato di diritto, qui si costruisce quella consapevolezza nei propri mezzi che è fondamentale per qualsiasi attività umana, qui si studia e ci si allena ad affrontare al meglio le sfide del futuro.
120mila Allievi formati in oltre 2 secoli di attività, più di 80mila ricompense individuali al valore militare, 506 medaglie d'oro: basterebbero questi incredibili numeri per descrivere il valore che assume l'addestramento ricevuto in questa Accademia.
Non solo in ambito militare.

Da qui sono passati gli statisti che hanno fatto l'Italia, come Cavour; gli uomini che hanno reso grande l'industria italiana nel mondo, come il fondatore della FIAT Giovanni Agnelli; gli intellettuali che hanno contribuito alla cultura italiana, come Vittorio Alfieri ed Edmondo De Amicis.
È anche in funzione di questa gloriosa storia che a voi è richiesto, ogni giorno, di dare il massimo, nell'addestramento tecnico, nello studio delle materie scientifiche ed umanistiche, nell'attività fisico-sportiva.
La vostra forza deve infatti risiedere nella consapevolezza che, al di là di quelli che saranno i percorsi che ognuno di voi intraprenderà nella vita, la Nazione ha e avrà sempre più bisogno di voi.
Avrà bisogno della vostra forza di volontà, della vostra attitudine, del vostro insostituibile contributo alla vita sociale del Paese.
Voi sarete la classe dirigente di domani.

Perseguite dunque i vostri obiettivi senza esitazioni, con l'entusiasmo che è insito nella giovane età che vi contraddistingue, con la caparbietà e gli insegnamenti unici che l'Accademia militare vi donerà e che vi accompagneranno sempre.
Qui imparerete che nella vita non esistono scorciatoie, che qualsiasi traguardo può essere raggiunto solo attraverso il lavoro, l'impegno, la dedizione.
Voi provenite da tutta Italia.
Nei due anni che state passando in Accademia, prima di proseguire per le rispettive specializzazioni, vivrete sicuramente tante esperienze, anche momenti difficili.
Difficili come può essere il distacco da casa, la lontananza dai familiari e dagli affetti, la necessità di essere ogni giorno pronti ad affrontare nuove sfide.
Siate forti e consapevoli che il domani vi appartiene.
Su di voi ci sarà sempre la certezza di affidabilità, capacità, professionalità. Così come recita il vostro giuramento alla Repubblica per la salvaguardia delle libere Istituzioni.

Se il comparto militare ha storicamente rappresentato un elemento fondamentale per il conseguimento dell'Unità dell'Italia e per il successivo completamento della realizzazione geo-politica della penisola, la contemporaneità ci dice che il ruolo dell'Esercito e dell'Arma dei Carabinieri è sempre più legato alla vita sociale della nostra comunità.
Dalla sicurezza urbana alla lotta alla criminalità organizzata, dalle attività contro le nuove fattispecie di reati - penso ad esempio all'ambito digitale e alla cybersicurezza -, alla difesa del territorio contro le eco-mafie, fino al contrasto al terrorismo, non c'è settore in cui non sarete chiamati a dare il vostro prezioso contributo.

Penso, inoltre, alle tante missioni internazionali, nei luoghi più difficili del pianeta, dove donne e uomini in divisa sono impegnati per portare aiuto, pace e assistenza alle popolazioni civili.
Un impegno che contribuisce direttamente all'autorevolezza e al prestigio dell'Italia nel mondo.

È di pochi giorni fa, purtroppo, la triste notizia del ferimento di 5 militari italiani in Iraq, vittime di un vile agguato attraverso un ordigno esplosivo.
Il loro ruolo, lo sottolineo con gratitudine e orgoglio, è quello di formare ed addestrare le truppe locali contro il pericolo tuttora rappresentato dai miliziani dell'Isis.
Un'azione quindi direttamente legata alla lotta contro il male, contro il fanatismo, contro chi vuole sovvertire la nostra civiltà.
A loro è andata la vicinanza di tutti gli italiani, a loro vada il nostro pensiero e il nostro grazie.



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