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Il Presidente: Discorsi

48° anniversario della strage di Piazza della Loggia

Messaggio del Presidente del Senato al Sindaco di Brescia

Gentile Signor Sindaco,

è con sentimenti di forte vicinanza che invio il mio saluto in occasione delle commemorazioni per il 48° anniversario della strage di Piazza della Loggia. Agli orfani, ai familiari delle vittime, a chi ancora porta le cicatrici visibili e invisibili di quella tragica mattina del 28 maggio 1974, rinnovo il mio abbraccio.

Gli anni di piombo, che nella strage di Piazza della Loggia trovarono uno dei loro momenti più vigliacchi e crudeli, hanno segnato profondamente la nostra storia repubblicana.
Furono un vero e proprio attacco armato alla società, alle istituzioni e alla democrazia, perpetrato attraverso atti criminali sciagurati e imperdonabili.

Enorme è il numero delle donne, degli uomini e dei bambini travolti dalla ferocia delle bombe e dei proiettili, e ancora più grande è la cifra delle sofferenze che quell'orrore lacerante ci ha lasciato.

Non dimenticare: è l'imperativo morale che questo anniversario impone alle nostre coscienze, insieme al dovere di contrastare con fermo rigore e massima severità ogni nuova forma di violenza o di terrore, in Italia e nel resto del mondo.
Ecco quindi che commemorare vuol dire raccontare l'orgogliosa solidarietà di un Paese che non volle mai darsi per vinto ed anzi seppe trovare nella coesione dei suoi cittadini la spinta per vincere il terrorismo e la follia della violenza stragista.
Un'Italia unita, coraggiosa e valorosa che abbiamo il dovere di onorare continuando a perseguire, senza esitazioni e compromessi, la ricostruzione della verità storica di quegli anni e di quelle tragiche vicende.

Perché senza verità non può esserci giustizia e senza giustizia non si riscatta il sangue degli innocenti.
Senza verità si resta legati alle ombre di un passato ancora intriso di segreti e oscurità e non si insegna alle giovani generazioni di oggi ed a quelle di domani la vera ricchezza di quel pluralismo di valori, diritti e libertà che è cuore della nostra Costituzione, fondamenta della nostra democrazia, cardine della nostra civiltà.



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